Confedercontribuenti: auguri di buon lavoro al Governo Meloni, ma il Ministro dell’Economia, Giorgetti, ci ascolti con urgenza!

“Riforma tributaria subito, compliance seria e ristabilimento della parità del rapporto fisco contribuente, nuova rottamazione subito con rate compatibili con il quinto del proprio reddito, salvare i soggetti imprenditoriali coinvolti nel 110, emissione immediata di BTP finalizzati al recupero edilizio nazionale, Riforma del sistema bancario e della burocrazia fiscale. Questo chiediamo nel primo semestre” di Redazione […]

Finocchiaro (pres. Confedercontribuenti): il nuovo Parlamento riprenda sovranità su leggi fiscali. Stop ad Agenzia Entrate legislatore di fatto

Da molti anni l’agenzia delle Entrate è stato il vero “legislatore” sulle questioni fiscali e sul contenzioso tributario. Il Parlamento ha “abdicato” sostanzialmente il proprio “dovere costituzionale” agli uomini del Fisco, che da anni parla di “compliance fiscale” , a condizione che i comportamenti siano adeguati alle esigenze dei dettami dell’Agenzia.

Agenzia che in nome dei numeri “mastodontici” dell’evasione fiscale mai dimostrata e che resta sempre la stessa nelle sue dimensioni in qualsiasi periodo storico, sempre 100 miliardi in profonda crisi o in post crisi. Qualcosa sembra non funzionare, se non per la stampa affamata di numeri “falsi”.  Mentre i veri evasori continuano ad evadere, quelli delle multinazionali e del sistema finanziario, coperto dal sistema, loro procedono a colpire chi lavora, fatica e presenta le dichiarazioni dei redditi, senza mai porsi il problema fra chi non puo’ pagare e chi non vuole pagare. A denunciare tutto cio’ da sempre e in solitudine il Presidente di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro, che lancia un appello agli uomini e alle donne dei due rami del Parlamento. “Riprendetevi il potere delle scelte, non lasciate ai burocrati del MEF e dell’Agenzia delle Entrate di decidere le sorti dei contribuenti italiani. Loro il Paese non lo comprendono, e guadagnano su quanti piu’ accertamenti sfornano, indipendentemente da risultati effettivi per le casse dello Stato. Fermatevi se davvero si vuole fare una “compliance” per un Fisco equo e giusto. Se volete fare di questa legislatura, quella che vuole cambiare l’Italia.

Finocchiaro (pres. Confedercontribuenti): ritorni in campo con forza e idee il mondo dell’associazionismo. Fermare le “lobby” dei potenti.

Ridare ruolo e dignità ai cosiddetti “corpi intermedi” rappresenta un elemento fondamentale per una partecipazione attiva e democratica alla vita del Paese e al suo sviluppo sociale ed economico. Ad affermarlo il Presidente nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, che chiede di recuperare il tempo perduto in questo ultimo decennio. Il tentativo di fare dell’associazionismo sociale, d’impresa e del sindacato, semplici “strumenti” prestatori di servizi e non piu’ interlocutori delle istanze dei soggetti rappresentati, ha costituito un fallimento, per lo stesso mondo associativo e per l’intero sistema di idee e relazioni, utile in ogni Paese.  Ben venga il richiamo all’importanza dell’associazionismo  fatto da Giorgia Meloni. Se il Governo che probabilmente andrà a presiedere, mostrera’ di cambiare passo, rispetto agli ultimi anni, non potra’ che avere tutto il nostro apprezzamento.  I valori dello “stare insieme”, del “fare squadra”, del “fare rete”, dovranno evitare i rischi della disgregazione e dell’isolamento e costituiscono le fondamenta sulle quali bisogna ricostruire un percorso di sviluppo. Senza comunità di intenti e condivisione di obiettivi si finisce per non far crescere l’economia e la società.

Cosa  sarebbe il nostro Paese senza associazioni di rappresentanza degli interessi delle imprese e della società? Sarebbe quello che hanno tentato di fare una gran parte di classe politica, ovvero tentare di disgregare quella rete di relazioni, solidarietà, stimoli, mutualismo,  spinta a migliorare il nostro sistema imprenditoriale, sociale e sindacale. Il silenzio serve ad una classe politica autorefenziale.  Adesso bisogna invertire la rotta. Bisogna rendere democratica la “partecipazione” dei corpi intermedi, evitando di dare rappresentanza solo a quelle delle lobby potenti.  Su questo ci batteremo noi di Confedercontribuenti con tutte le nostre forze, conclude Finocchiaro.

Fisco: Mef, proroga al 31 maggio stop cartelle. Confedercontribuenti, serve soluzione concreta non proroghe

Il ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che è in corso di definizione il provvedimento normativo che differirà al 31 maggio 2021, il termine di sospensione delle attività di riscossione, attualmente fissato al 30 aprile 2021 dall’art. 4 del decreto-legge n. 41/2021 (cd. Decreto Sostegni). La Confedercontribuenti, attraverso il suo presidente nazionale, Carmelo Finocchiaro, interviene chiedendo una soluzione definitiva, compatibile con le difficoltà che stanno vivendo le famiglie e le imprese. Bisogna rifare una rottamazione lunghissima e procedere con l’annullamento di tutte le cartelle prescritte. Le proroghe non servono e creano incertezza in tutti.  La sospensione, introdotta a partire dall’8 marzo 2020 dall’art. 68 del decreto-legge n. 18/2020 (cd. Decreto Cura Italia) – ricorda il ministero – riguarda tutti i versamenti derivanti dalle cartelle di pagamento, dagli avvisi di addebito e dagli avvisi di accertamento esecutivi affidati all’Agente della riscossione, nonché l’invio di nuove cartelle e la possibilità per l’Agenzia di avviare procedure cautelari o esecutive di riscossione, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti.

    Restano sospese, inoltre, le verifiche di inadempienza che le pubbliche amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica devono effettuare, ai sensi dell’art. 48 bis del Dpr 602/1973, prima di disporre pagamenti di importo superiore a cinquemila euro.

Buon anno ai contribuenti e alle contribuenti dal Presidente nazionale Carmelo FInocchiaro

Si chiude un anno complicato per l’intera popolazione mondiale. L’anno del Covid ha trasformato radicalmente il nostro modo di vivere, la nostra economia, il nostro sistema relazionale ma ha creato anche nuove consapevolezze. Innanzitutto sull’esigenza di una sanità pubblica da rafforzare e da rendere centrale per evitare che eventuali, nuove emergenze sanitarie possano  provocare in futuro le migliaia di vittime mietute dal Covid. Continua a leggere