Finocchiaro (pres. Confedercontribuenti): il nuovo Parlamento riprenda sovranità su leggi fiscali. Stop ad Agenzia Entrate legislatore di fatto

Da molti anni l’agenzia delle Entrate è stato il vero “legislatore” sulle questioni fiscali e sul contenzioso tributario. Il Parlamento ha “abdicato” sostanzialmente il proprio “dovere costituzionale” agli uomini del Fisco, che da anni parla di “compliance fiscale” , a condizione che i comportamenti siano adeguati alle esigenze dei dettami dell’Agenzia.

Agenzia che in nome dei numeri “mastodontici” dell’evasione fiscale mai dimostrata e che resta sempre la stessa nelle sue dimensioni in qualsiasi periodo storico, sempre 100 miliardi in profonda crisi o in post crisi. Qualcosa sembra non funzionare, se non per la stampa affamata di numeri “falsi”.  Mentre i veri evasori continuano ad evadere, quelli delle multinazionali e del sistema finanziario, coperto dal sistema, loro procedono a colpire chi lavora, fatica e presenta le dichiarazioni dei redditi, senza mai porsi il problema fra chi non puo’ pagare e chi non vuole pagare. A denunciare tutto cio’ da sempre e in solitudine il Presidente di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro, che lancia un appello agli uomini e alle donne dei due rami del Parlamento. “Riprendetevi il potere delle scelte, non lasciate ai burocrati del MEF e dell’Agenzia delle Entrate di decidere le sorti dei contribuenti italiani. Loro il Paese non lo comprendono, e guadagnano su quanti piu’ accertamenti sfornano, indipendentemente da risultati effettivi per le casse dello Stato. Fermatevi se davvero si vuole fare una “compliance” per un Fisco equo e giusto. Se volete fare di questa legislatura, quella che vuole cambiare l’Italia.

Finocchiaro (pres. Confedercontribuenti): ritorni in campo con forza e idee il mondo dell’associazionismo. Fermare le “lobby” dei potenti.

Ridare ruolo e dignità ai cosiddetti “corpi intermedi” rappresenta un elemento fondamentale per una partecipazione attiva e democratica alla vita del Paese e al suo sviluppo sociale ed economico. Ad affermarlo il Presidente nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, che chiede di recuperare il tempo perduto in questo ultimo decennio. Il tentativo di fare dell’associazionismo sociale, d’impresa e del sindacato, semplici “strumenti” prestatori di servizi e non piu’ interlocutori delle istanze dei soggetti rappresentati, ha costituito un fallimento, per lo stesso mondo associativo e per l’intero sistema di idee e relazioni, utile in ogni Paese.  Ben venga il richiamo all’importanza dell’associazionismo  fatto da Giorgia Meloni. Se il Governo che probabilmente andrà a presiedere, mostrera’ di cambiare passo, rispetto agli ultimi anni, non potra’ che avere tutto il nostro apprezzamento.  I valori dello “stare insieme”, del “fare squadra”, del “fare rete”, dovranno evitare i rischi della disgregazione e dell’isolamento e costituiscono le fondamenta sulle quali bisogna ricostruire un percorso di sviluppo. Senza comunità di intenti e condivisione di obiettivi si finisce per non far crescere l’economia e la società.

Cosa  sarebbe il nostro Paese senza associazioni di rappresentanza degli interessi delle imprese e della società? Sarebbe quello che hanno tentato di fare una gran parte di classe politica, ovvero tentare di disgregare quella rete di relazioni, solidarietà, stimoli, mutualismo,  spinta a migliorare il nostro sistema imprenditoriale, sociale e sindacale. Il silenzio serve ad una classe politica autorefenziale.  Adesso bisogna invertire la rotta. Bisogna rendere democratica la “partecipazione” dei corpi intermedi, evitando di dare rappresentanza solo a quelle delle lobby potenti.  Su questo ci batteremo noi di Confedercontribuenti con tutte le nostre forze, conclude Finocchiaro.

53 milioni per gli sport dilettantistici. Confedercontribuenti plaude.

Carmelo Finocchiaro, presidente della Confedercontribuenti esprime soddisfazione “perché le Federazioni sportive ogni anno creavano ‘buchi neri’ nei bilanci societari con fondi pubblici. I contributi dallo Stato dovranno essere giustificati e rendicontati”. È però necessario evitare che “gli investimenti così ripartiti vadano solo alle Federazioni meglio organizzate, con tanti tesserati, sfavorendo così quelle medie e piccole, che sopravvivono solo per passione e amore dello sport”

di redazione

La sottosegretaria con delega allo sport Valentina Vezzali lo aveva annunciato qualche giorno addietro: “Il decreto attuativo per i gestori di impianti sportivi è stato registrato dalla Corte dei conti. All’inizio della prossima settimana Sport Governo pubblicherà le modalità̀ di accesso al beneficio e di erogazione del contributo“.

Per gli impianti sportivi sono in arrivo 53 milioni di euro a sostegno di associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd e Ssd). Il provvedimento fissa termini e modalità di accesso ai fondi previsti dal Sostegni-ter e dal decreto Energia 2022 per gli enti che gestiscono impianti sportivi.

Tra i beneficiari rientrano le sole Asd e Ssd, che dovranno possedere due requisiti: a) siano affiliate ad un organismo sportivo del Coni (Federazione sportiva nazionale, Fsn, Disciplina sportiva associata o Ente di promozione sportiva, Eps); b) che risultino iscritte, alla data del 2 marzo scorso, nel Registro Nazionale delle attività sportive dilettantistiche.

Vi sono altri requisiti oggettivi che l’ADS/SSD dovrà avere: che sia gestore di un impianto sportivo – a titolo di proprietà; affitto; concessione o altro titolo che ne giustifichi possesso o detenzione – e con un numero di tesserati almeno pari a 200 o 30 unità, se il tesseramento avviene rispettivamente con un Eps o una Federazione.

L’affiliazione agli Organismi sportivi Coni costituisce presupposto essenziale, tenuto conto che le istanze possono essere presentate solo per il tramite degli Organismi stessi.

Non meno importante, tra le dichiarazioni da allegare alla domanda di contributo, quella di un tecnico abilitato circa la regolarità dell’impianto sportivo e quella di un commercialista attestante il numero di tecnici della Asd/Ssd destinatari di compensi sportivi (e relativo ammontare).

Semplice no? Il Presidente della Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro precisa “Come Confederazione tuteliamo le società sportive dilettantistiche nell’aspetto contabile amministrativo e ci rendiamo conto delle difficoltà operative che ci sono nella loro gestione. Come sindacato esprimiamo la nostra soddisfazione perché le Federazioni sportive ogni anno creavano ‘buchi neri’ nei bilanci societari con fondi pubblici. Speriamo che questo malvezzo tutto italiano sia finito. I contributi dallo Stato dovranno essere giustificati e rendicontati. Noi ci siamo per rendere trasparenti, secondo le norme, i loro bilanci nel rispetto della legalità amministrativa”.

Occorrono, però, progetti precisi e finalizzati, non saranno più consentiti finanziamenti a pioggia come in passato. Troppa discrezionalità in capo al Coni che da una parte distribuiva soldi a palate e senza criteri alle Federazioni, istituti che hanno funzioni pubbliche, ma che si comportavano come società private e dall’altra parte le stesse Federazioni eleggevano il presidente.

Oggi, quindi, vale la pena investire nello sport. Uno degli ultimi atti del governo Draghi, visto che la firma del Dpcm è arrivata giusto prima della crisi.

A breve il Ministero “Sport e Salute” pubblicherà 5 bandi: il 35% sarà destinato a programmi rivolti a bambini e settori giovanili; il 30% alle scuole; il 28% a over 65, ceti fragili e immigrati; il 5% alle attività motorie di base come nuoto e ginnastica; il 2% alla formazione di gestori e operatori; altre somme saranno stanziate per la preparazione di Sport invernali (Fisi) e Sport del ghiaccio (Fisg), in vista dei Giochi di casa a Milano-Cortina nel 2026. L’obiettivo è finanziare l’attività di base sul territorio, rivitalizzare le palestre scolastiche, ridurre la sedentarietà e l’obesità nelle fasce più a rischio, come giovanissimi e anziani.

Nelle disposizioni emanate c’è però un vulnus”, prosegue Finocchiaro, “È probabile che gli investimenti così ripartiti vadano solo alle Federazioni meglio organizzate, con tanti tesserati, sfavorendo così quelle medie e piccole, che sopravvivono solo per passione e amore dello sport. La Confedercontribuenti si pone al loro fianco per non sprecare questa opportunità!”.

L’auspicio che si torni a fare sport in tutti gli ambiti compreso quello scolastico, ricreativo e ludico. Siamo un paese che pratica sempre meno sport, causa pandemia, soprattutto tra i bambini.

Un cambio di passo è necessario. Chiediamo trasparenza e premialità per chi investe nel settore. Se tutto poi deve avere i connotati del bizantinismo, allora, come succede spesso nel nostro bel Paese, per dirla alla Tommasi di Lampedusa: “si cambia tutto per non cambiare nulla!”.

Finocchiaro (pres. Confedercontribuenti) a giugno occupazione al 60,1%, record dal 1977. A Settembre gli italiani diano al paese un governo per lo sviluppo e la ripresa

I dati che l’Istat ha diffuso sull’occupazione a giugno, che sale al 60,1% (valore record dal 1977), mentre il tasso disoccupazione è stabile all’8,1% e il tasso di inattività scende al 34,5%. Si pensi ai benefici derivanti da sisma bonus ed ecobonus, dichiara Finocchiaro, presidente Confedercontribuenti. E’ stata azzerata la disoccupazione in edilizia e nell’industria che produce materia prima per le costruzioni. Adesso aggiunge Finocchiaro,  serve che gli italiani diano al Paese un  governo credibile che mantenga la possibilità di crescita che il nostro Paese sta vivendo.

Andando nel dettaglio dei dati di giugno, l’Istat sottolinea come, dopo il calo registrato a maggio, il numero di occupati torni ad aumentare per effetto della crescita dei dipendenti permanenti, superando nuovamente i 23 milioni. Rispetto a giugno 2021, il numero di occupati sale dell’1,8% (+400mila), incremento determinato dai lavoratori dipendenti che, a giugno 2022, ammontano a 18,1 milioni, il valore più alto dal 1977, primo anno della serie storica.

Rispetto a maggio l’occupazione aumenta (+0,4%, pari a +86mila) per entrambi i sessi, per i dipendenti permanenti e in tutte le classi d’età, con l’eccezione dei 35-49enni tra i quali diminuisce; in calo anche gli autonomi e i dipendenti a termine. Il tasso di occupazione sale al 60,1% (+0,2 punti).

Il lieve calo del numero di persone in cerca di lavoro (-0,2%, pari a -4mila unità rispetto a maggio) si osserva tra le donne e tra chi ha più di 25 anni d’età. Il tasso di disoccupazione è stabile all’8,1% e sale al 23,1% tra i giovani (+1,7 punti).

La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 ei 64 anni (-0,7%, pari a -91mila unità) coinvolge uomini e donne e le classi d’età al di sotto dei 50 anni. Il tasso di inattività scende al 34,5% (-0,2 punti).

Confrontando il secondo trimestre 2022 con il primo, si registra un aumento del livello di occupazione pari al +0,4%, per un totale di 90mila occupati in più.

La crescita dell’occupazione registrata nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione sia delle persone in cerca di lavoro (-3,8%, pari a -81mila unità), sia degli inattivi (-0,5%, pari a -61mila unità).

Il numero di occupati a giugno 2022 supera quello di giugno 2021 dell’1,8% (+400mila unità). L’aumento è trasversale per genere ed età. L’unica variazione negativa si registra tra i 35-49enni per effetto della dinamica demografica; il tasso di occupazione, in aumento di 1,6 punti percentuali, sale infatti anche tra i 35-49enni (+0,9 punti) perché, in questa classe di età, la diminuzione del numero di occupati è meno marcata di quella della popolazione complessiva.

Rispetto a giugno 2021, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-13,7%, paria -321mila unità) e il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,0%, pari a -400mila).

Finocchiaro (pres. Confedercontribuenti): si acceleri sulla riforma della giustizia tributaria. Si ai giudici togati tributari. No alla patente di fedeltà fiscale.

Una mediazione rafforzata per il processo tributario e patente, no al bollino di fedeltà fiscale per il contribuente. Un csm tributario con funzioni ispettive e autonomia finanziaria, una prova testimoniale più facile e un tetto al pensionamento dei giudici a 72 anni con decalage. Su tutto questo noi di Confercontribuenti siamo pienamente d’accordo e chiediamo l’immediata approvazione della riforma.

Ci auguriamo che il voto sia calendarizzato già per la settimana prossima. L’approvazione di un testo modificato dall’accordo di tutti i partiti potrebbe essere la spinta per un’ulteriore accelerata alla prima lettura del Senato.   Per quanto riguarda la mediazione una novità importante è che la struttura di quella applicata nel processo civile sarà innestata anche nel processo tributario con conseguente aumento anche del tetto per cui si potrà far ricorso allo strumento. Una vera arma deflattiva per evitare il crearsi di ulteriori imbuti in Cassazione.

  C’è poi una novità affiancata all’intento di ridurre il carico dei ricorsi, nell’ottica di conferire una premialità ai contribuenti che risultino essere in regola con il fisco e che si trovino ad affrontare il contenzioso. Su questo conclude Finocchiaro siamo in totale disaccordo. Il processo deve essere giusto ed equo al di la’ dei soggetti che ricorrono. La “patente” darebbe in sede processuale un vantaggio tale da  non  garantire piu’ il giusto processo, l’equita’ nel giudizio e l’autonomia del collegio giudicante.