Finocchiaro (pres. Confedercontribuenti) a giugno occupazione al 60,1%, record dal 1977. A Settembre gli italiani diano al paese un governo per lo sviluppo e la ripresa

I dati che l’Istat ha diffuso sull’occupazione a giugno, che sale al 60,1% (valore record dal 1977), mentre il tasso disoccupazione è stabile all’8,1% e il tasso di inattività scende al 34,5%. Si pensi ai benefici derivanti da sisma bonus ed ecobonus, dichiara Finocchiaro, presidente Confedercontribuenti. E’ stata azzerata la disoccupazione in edilizia e nell’industria che produce materia prima per le costruzioni. Adesso aggiunge Finocchiaro,  serve che gli italiani diano al Paese un  governo credibile che mantenga la possibilità di crescita che il nostro Paese sta vivendo.

Andando nel dettaglio dei dati di giugno, l’Istat sottolinea come, dopo il calo registrato a maggio, il numero di occupati torni ad aumentare per effetto della crescita dei dipendenti permanenti, superando nuovamente i 23 milioni. Rispetto a giugno 2021, il numero di occupati sale dell’1,8% (+400mila), incremento determinato dai lavoratori dipendenti che, a giugno 2022, ammontano a 18,1 milioni, il valore più alto dal 1977, primo anno della serie storica.

Rispetto a maggio l’occupazione aumenta (+0,4%, pari a +86mila) per entrambi i sessi, per i dipendenti permanenti e in tutte le classi d’età, con l’eccezione dei 35-49enni tra i quali diminuisce; in calo anche gli autonomi e i dipendenti a termine. Il tasso di occupazione sale al 60,1% (+0,2 punti).

Il lieve calo del numero di persone in cerca di lavoro (-0,2%, pari a -4mila unità rispetto a maggio) si osserva tra le donne e tra chi ha più di 25 anni d’età. Il tasso di disoccupazione è stabile all’8,1% e sale al 23,1% tra i giovani (+1,7 punti).

La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 ei 64 anni (-0,7%, pari a -91mila unità) coinvolge uomini e donne e le classi d’età al di sotto dei 50 anni. Il tasso di inattività scende al 34,5% (-0,2 punti).

Confrontando il secondo trimestre 2022 con il primo, si registra un aumento del livello di occupazione pari al +0,4%, per un totale di 90mila occupati in più.

La crescita dell’occupazione registrata nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione sia delle persone in cerca di lavoro (-3,8%, pari a -81mila unità), sia degli inattivi (-0,5%, pari a -61mila unità).

Il numero di occupati a giugno 2022 supera quello di giugno 2021 dell’1,8% (+400mila unità). L’aumento è trasversale per genere ed età. L’unica variazione negativa si registra tra i 35-49enni per effetto della dinamica demografica; il tasso di occupazione, in aumento di 1,6 punti percentuali, sale infatti anche tra i 35-49enni (+0,9 punti) perché, in questa classe di età, la diminuzione del numero di occupati è meno marcata di quella della popolazione complessiva.

Rispetto a giugno 2021, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-13,7%, paria -321mila unità) e il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,0%, pari a -400mila).

Finocchiaro (Pres. Confedercontribuenti): bene incentivi su energie rinnovabili. Serve “autorità nazionale” unica per rilascio veloce autorizzazioni

Raffica di incentivi per sviluppare la produzione di energia da fonti rinnovabili. In particolare, attraverso nuovi impianti alimentati a biogas, biomasse, solare termodinamico, geotermico-elettrico ed eolico off-shore. Tali impianti, però, dovranno essere realizzati entro tempi prefissati (tabella a lato), con una deroga di 6 mesi per quelli delle p.a.. Bene ma queste iniziative devono tenere conto della burocrazia delle regioni, sottolinea il presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, che chiede che tali iniziative siano soggette ad autorizzazioni “superveloci” rilasciate da una “sola” autorità nazionale.

Essere innovativi e avere impatto ridotto su ambiente e territorio, significa snellire anche la burocrazia. Per accedere alle agevolazioni, ogni impianto, a seconda della fonte utilizzata, dovrà rispettare requisiti ben precisi: gli impianti a biogas e biomasse non dovranno superare i 300 kW elettrici di potenza nominale; quelli solari termodinamici non dovranno avere potenza superiore a 5.000 kW; l’eolico offshore dovrà essere realizzato su piattaforme galleggianti ancorate al fondale tramite cavi, o a fondazioni fisse, o recuperando impianti dismessi.

 

Finocchiaro (pres. Confedercontribuenti): si acceleri sulla riforma della giustizia tributaria. Si ai giudici togati tributari. No alla patente di fedeltà fiscale.

Una mediazione rafforzata per il processo tributario e patente, no al bollino di fedeltà fiscale per il contribuente. Un csm tributario con funzioni ispettive e autonomia finanziaria, una prova testimoniale più facile e un tetto al pensionamento dei giudici a 72 anni con decalage. Su tutto questo noi di Confercontribuenti siamo pienamente d’accordo e chiediamo l’immediata approvazione della riforma.

Ci auguriamo che il voto sia calendarizzato già per la settimana prossima. L’approvazione di un testo modificato dall’accordo di tutti i partiti potrebbe essere la spinta per un’ulteriore accelerata alla prima lettura del Senato.   Per quanto riguarda la mediazione una novità importante è che la struttura di quella applicata nel processo civile sarà innestata anche nel processo tributario con conseguente aumento anche del tetto per cui si potrà far ricorso allo strumento. Una vera arma deflattiva per evitare il crearsi di ulteriori imbuti in Cassazione.

  C’è poi una novità affiancata all’intento di ridurre il carico dei ricorsi, nell’ottica di conferire una premialità ai contribuenti che risultino essere in regola con il fisco e che si trovino ad affrontare il contenzioso. Su questo conclude Finocchiaro siamo in totale disaccordo. Il processo deve essere giusto ed equo al di la’ dei soggetti che ricorrono. La “patente” darebbe in sede processuale un vantaggio tale da  non  garantire piu’ il giusto processo, l’equita’ nel giudizio e l’autonomia del collegio giudicante.

Confedercontribuenti: UnipolMove inizio disastroso e la Sicilia non è Italia!

Il sistema è un disastro – denuncia del presidente Carmelo Finocchiaro – non legge il transito e addebita agli ignari utenti automobilisti l’intero pedaggio della tratta con la dicitura ‘biglietto smarrito’. Dei rimborsi poi non si hanno traccia o giungono al destinatario con tempi lentissimi. Anche il sito appare pachidermico

di redazione

Il Gruppo Unipol ha lanciato un nuovo servizio di pagamento dei pedaggi autostradali. Un telepass acquistabile presso tutte le agenzie UnipolSai.

UnipolMove è stata definito dai vertici del gruppo bolognese un’«alternativa nel mondo del telepedaggio». Come riportano i media del settore, si tratta di un servizio di pagamento dei pedaggi autostradali offerto da UnipolTech, società del Gruppo Unipol che si pone l’obiettivo di progettare, sviluppare ed erogare servizi innovativi basati su telematica, IoT e utilizzo dei big data per gli ecosistemi mobility, property e health.

La compagnia bolognese tende ad acquistare una fetta di mercato importante con questo device, innovativo, che consentirà di saldare il pedaggio autostradale in forma telematica, sul modello del Telepass, oltre a consentire il pagamento di una serie di servizi legati alla mobilità, come multe, bollo auto, parcheggi, Ztl e rifornimento di carburante.

Il nuovo servizio espande l’offerta di Unipol nel campo della mobilità dove la compagnia assicurativa è già presente anche nei servizi di assistenza e soccorso stradale, nella manutenzione e riparazione diretta dei danni, nel noleggio a lungo termine e nella compravendita di veicoli usati con una sua piattaforma online.

Ma non tutto sembra essere andato per il verso giusto, dopo i proclami iniziali.

Il sistema è un disastro. Non legge il transito e addebita agli ignari utenti automobilisti l’intero pedaggio della tratta con la dicitura ‘biglietto smarrito’. Dei rimborsi poi non si hanno traccia o giungono al destinatario con tempi lentissimi. Anche il sito appare pachidermico”, non utilizza mezzi termini il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro.

Il sistema sembra poi non funzionare in Francia e Spagna. E soprattutto non è attivo in Sicilia, alla faccia della modifica dell’articolo 119 della Costituzione che prevede che lo Stato: promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità.

Un ulteriore disagio per gli automobilisti.

Il Gruppo Unipol getta acqua sul fuoco, tentando di tranquillizzare i propri clienti. Scaricando l’App di UnipolSai o accedendo all’area riservata del sito UnipolSai si può gestire l’offerta, ricevere assistenza e consultare i movimenti.

Per promuovere Unipolmove, il Gruppo assicurativo lo ha offerto gratis per i primi sei mesi e successivamente al prezzo di un euro al mese, a fronte di un canone annuo, post- aumento, di circa 22 euro da parte di Telepass.

Una concorrenza che dovrebbe fare bene al mercato automobilistico”, prosegue Finocchiaro, “ma se il disservizio costa avvocati, spese legali, incazzature, perdite di tempo, è meglio lasciar perdere e tornare al passato. Centinaia le telefonate che riceviamo in Confederazione e che ci segnalano tanti disservizi”.

Un tale complesso servizio ha bisogno di tempo e di rodaggio, ma i termini sono scaduti e la pazienza anche!

 

Finocchiaro (pres. Confedercontribuenti): Senza aiuti alle imprese, primo Maggio diventa ricorrenza retorica

Se chi governa il Paese, in questo momento fra Guerra e post pandemia, non individua e legifera un piano “Marshall” per salvare il vero motore propulsivo del nostro Paese che è la piccola e media impresa, la Festa del Lavoro, del primo Maggio, rischia di diventare una scadenza retorica. A dirlo il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro. Lo sforzo delle imprese e degli imprenditori per rilanciare nel post pandemia l’economia è notevole, ma il silenzio del Governo sull’aumento esasperato dei prezzi delle materie prime e dei beni necessari all’attività delle imprese rischia di vanificare tutto. Accanto a tutto cio’ il sistema fiscale italiano non è stato capace di agire come motore propulsivo dello sviluppo, avviando una vera e propria compliance con i contribuenti. Si tenta una riforma fiscale, dannosa per le imprese e dove prevale la logica questa si, populista di  trovare soluzioni solo verso le fascie debolissime della popolazione, ma non comprendendo che senza aiuti alle imprese, la popolazione debole restera’ sempre piu’ debole. Sport nazionale è diventato parlare sempre dell’abbasamento del cuneo fiscale, senza farlo mai. Il primo Maggio dunque e necessario che diventi il punto di partenza per un grande rilancio delle imprese, unica condizione per festeggiare la festa del lavoro.  Questo serve, conclude Finocchiaro, perchè altrimenti anche il PNRR diventa uno slogan per gli italiani e un grande business per le grandi lobby.