Solo 36% usufruisce bonus bollette. 800.000 famiglie su oltre 2.2 milioni

Rispetto alla platea dei potenziali aventi diritto ai bonus sociali sulle bollette “si è raggiunto il 36%, peraltro con una significativa variabilità territoriale e per di più con un rapporto inversamente proporzionale alla concentrazione di potenziali destinatari”. Così il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, nella sua prima relazione annuale. “Su 2,2 milioni di famiglie con una certificazione Isee utile per l’accesso ai bonus, solo 800 mila nuclei familiari hanno effettivamente usufruito del bonus elettrico”, ha aggiunto. Per il superamento dei regimi di tutela per l’energia elettrica e il gas “a luglio 2020 potrebbe presentarsi una situazione non ottimale, ma è altrettanto evidente che l’eventuale ulteriore rinvio della scadenza rappresenterebbe un elemento di incertezza”.

Fonte: Ansa.it

Reddito di inclusione (REI)

Il Reddito di inclusione (REI) è una misura di contrasto alla povertà dal carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica. Dal 1. dicembre 2017 sarà possibile presentare le domande, come e dove.

Verrà erogato dal 1° gennaio 2018 e sostituirà il SIA (Sostegno per l’inclusione attiva) e l’ASDI (Assegno di disoccupazione).

Il REI si compone di due parti:

1. un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta REI);

2. un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia dei servizi sociali del Comune.

Oltre ai requisiti di residenza e soggiorno da almeno 2 anni,

Il nucleo familiare deve trovarsi in almeno una delle seguenti condizioni:

  • presenza di un minorenne;
  • presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore o un suo tutore;
  • presenza di una donna in stato di gravidanza accertata (nel caso in cui sia l’unico requisito familiare posseduto, la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto e deve essere corredata da documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica).
  • presenza di un componente che abbia compiuto 55 anni con specifici requisiti di disoccupazione.

Il nucleo familiare deve essere in possesso congiuntamente di:

  • un valore ISEE in corso di validità non superiore a 6 mila euro;
  • un valore ISRE (l’indicatore reddituale dell’ISEE, ossia l’ISR diviso la scala di equivalenza, al netto delle maggiorazioni) non superiore a 3 mila euro;
  • un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20 mila euro;
  • un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 10mila euro (ridotto a 8 mila euro per la coppia e a 6 mila euro per la persona sola).

Per accedere al REI è inoltre necessario che ciascun componente del nucleo familiare:

  • non percepisca già prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NASpI) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria;
  • non possieda autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi antecedenti la richiesta (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
  • non possieda navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).

l beneficio economico varia in base al numero dei componenti il nucleo familiare (vedi tabella ) e dipende dalle risorse economiche già possedute dal nucleo medesimo.

Numero componenti
Beneficio massimo mensile
​1
​187, 50 €
​2
​294, 50 €
​3
​382, 50 €
​4
​461,25 €
​5
​485,41 €

Il beneficio viene concesso per un periodo massimo di 18 mesi e, se necessario, potrà essere rinnovato per ulteriori 12 mesi.

Per fruire del REI occorre avere una attestazione ISEE in corso di validità. Poiché l’ISEE ordinario scade a gennaio di ogni anno, al fine di evitare la sospensione del beneficio, chi presenta la domanda per il REI nel mese di dicembre 2017 dovrà rinnovare l’ISEE entro marzo 2018. Invece, coloro che presentano la domanda per il REI dal 1° gennaio 2018, devono essere già in possesso dell’attestazione ISEE 2018.

Il versamento del beneficio decorre dal mese successivo alla richiesta. Condizione necessaria per accedere al beneficio è aver sottoscritto il Progetto personalizzato, con il quale la famiglia è tenuta a svolgere determinate attività.

La domanda può essere presentata dall’interessato o da un componente del nucleo familiare a partire dal 1° dicembre 2017.

Si consiglia di interfacciarsi per la consegna ed eventuale compilazione cartaceo oppure on line del modulo con l’ufficio dei servizi sociali del comune di residenza.

 

TELEFONIA MOBILE – Confedercontribuenti: “FREE-MOBILE, troppo entusiasmo in Francia per chi bleffa?”

A seguito alla fusione di WIND e 3 si è aperta la porta del bel Paese  per un altro gestore di telefonia che farà il suo ingresso entro inizio 2018. Confedercontribuenti segnala le prime stranezze.

Il quarto gestore di telefonia mobile sarà  Free Mobile, un operatore telefonico francese che fa parte del gruppo Iliad, azienda fondata da Xavier Niel, che  in Italia si chiamerà ho.mobile”.

Questo gestore si è sempre contraddistinto per la sua natura low-cost: infatti a dicembre 2013 è stato il primo operatore francese a rendere disponibile gratuitamente la frequenza 4G, scatenando una guerra al ribasso tra gli altri gestori francesi.

condizioni free mobile francia

 

“Consultando il sito ufficiale francese oltre a leggere tariffe a prima vista molto accattivanti scorrendo sui dettagli si leggono già delle stranezze: Sardegna e Sicilia  pur essendo isole  sono comunque Italia ma vengono inserite separatamente. La stessa cosa anche per le Isole elleniche. Le nazioni sono inserite due volte creando illusione e confusione nel numero dei paesi raggiungibili. Ci auguriamo che gli errori gravi finiscano con la geografia. Confidiamo nei controlli che sempre contraddistinguono l’Italia  e che sia garantita pertanto la massima chiarezza, trasparenza a garanzia per gli utenti e della  leale concorrenza” – interviene Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.

A molti sarebbe sfuggita la “pecca geografica”  nelle offerte della compagnia telefonica d’oltralpe ma come sempre Confedercontribuenti si è dimostrata attenta nella segnalazione a tutela del contribuente.

SUONA LA CAMPANELLA MA NON CI SONO GLI INSEGNANTI

A un mese dall’avvio delle lezioni mancano gli insegnanti di sostegno, Confedercontribuenti chiede intervento immediato delle istituzioni.

Nonostante siano stati messi a bando per il sostegno  6.101  posti e le domande si sarebbero dovute presentare entro il 30 marzo u.s, con richiesta per  una sola regione,  numerose  classi con ragazzi “speciali”  d’Italia non hanno ancora l’insegnante di sostegno.

 “Dopo un mese dall’inizio della scuola non è concepibile che manchino gli insegnanti e soprattutto quelli di sostegno. Le richieste di organico di solito vengono inviate a maggio dell’anno scolastico precedente ma puntualmente a pagarne le conseguenze sono i più deboli” – interviene Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.

I dirigenti scolastici alle continue richieste dei genitori pare rispondano che bisogna aspettare i posti in deroga. Pare che le graduatorie ad esaurimento GAE sia terminate. La legge “BUONA SCUOLA  ha previsto che comunque entro la metà di settembre sarebbero state coperte le cattedre vacanti e previsto l’arrivo dei  docenti del potenziamento. Ma ancora in molte classi d’Italia mancano gli insegnanti.

 “Abbiamo assistito a casi di  insegnanti che facevamo le loro rimostranze per un posto di lavoro in regione diversa da quella di residenza e conseguente richiesta di avvicinamento che ha però causato danni agli alunni.  Ci auguriamo che nel ritocco della riforma della Buona Scuola  per il sostegno  previsto a breve ci sia realmente meno burocrazia e docenti più preparati e soprattutto certezza dei servizi” – conclude Finocchiaro.

Per il momento gli alunni “speciali” sono assistiti da educatori  che anche se non dovrebbero sostituirsi agli insegnanti danno un valido supporto ma le ore assegnate non sono comunque sufficienti a garantire l’assistenza necessaria. Inoltre gli educatori sono nominati ad personam e finanziati dai Piani Sociali di Zona  mentre gli insegnanti sono nominati alla classe e pagati dalla Stato.

SI PARTE. INSIEME CONFEDERCONTRIBUENTI E INFOCONS PER UN NUOVO PATTO FRA ITALIA E ROMANIA

A Catania a seguito del primo incontro avvenuto a Bucarest qualche settimana fa, InfoCons per la Romania e Confedercontribuenti per l’Italia hanno firmato un protocollo d’intesa seguito da un incontro in questura al fine di contrastare il reato di furto d’identità.

 L’impegno di Confedercontribuenti nel supporto alle imprese per il loro sviluppo economico continua anche nei rapporti internazionali  e si è concretizzato con un incontro  a Bucarest tra il presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro  e  il presidente  Sorin Mierlea  dell’Associazione Nazionale della protezione dei consumatori Romania, unica organizzazione della Romania con pieni diritti fondata sui principi democratici, che difende i diritti dei consumatori.

“Il primo incontro a Bucarest ha rappresentato la prima  tappa importante per la realizzazione degli obiettivi che riguardano  il  partenariato Rumeno-Italiano e Italiano-Rumeno con  un programma che vuole mettere a disposizione di tutti i cittadini, delle imprese,  della Romania e dell’ Italia, le informazioni necessarie per poter conoscere sia i propri diritti che gli obblighi che ognuno deve rispettare” – interviene Carmelo Finocchiaro.

Venerdì 7 ottobre u.s., il presidente InfoCons Sorin Mierlea ha ricambiato la visita del presidente Finocchiaro raggiungendo l’Italia, Catania per concretizzare nei fatti il partenariato di cui si erano poste le basi a Bucarest. Accompagnato dal Presidente Finocchiaro è stato ricevuto anche in questura a Catania per discutere della problematica del furto d’identità.

“Abbiamo firmato un protocollo d’intesa per l’assistenza degli oltre 1.500.000 cittadini rumeni residenti in Italia. Assistenza che sarà garantita da Confedercontribuenti per varie pratiche che vanno da problemi con il fisco,  a contratti di lavoro, affitto  e banche. Diciamo problemi pratici e burocratici che il cittadino rumeno potrebbe incontrare. Al momento i servizi saranno attivati subito a Catania, nel Veneto e Lazio, ma presto amplieremo la nostra rete di assistenza. L’iniziativa sarà presentata ufficialmente a Roma, nelle prossime settimane e data l’importanza dell’accordo chiederemo di farla in una sala del Parlamento.” – conclude Finocchiaro.