Aste monitorate, nasce iniziativa Confedercontribuenti contro mafie e giudici corrotti

Nasce il monitoraggio delle “aste giudiziarie”. Lo fa la Confedercontribuenti attraverso uno dei suoi uomini di punta, oggi responsabile nazionale antiracket-antiusura, Alessandro Scuderi, ispettore superiore in quiescenza, uno degli investigatori di punta della Squadra mobile etnea e prima di quella, nella difficilissima Palermo, ispiratore del libro “Ad un passo da Provenzano” scritto da Giampiero Calapa’. I cittadini che ritengono di trovarsi in procedure “viziate” possono chiedere l’intervento della Confederazione, che acquisirà atti e verificherà i fatti per poi procedere ad inviare alla direzione nazionale antimafia e alle direzioni distrettuali antimafia la richiesta di intervento per accertare eventuali illegalità. Inoltre saranno inviati i nominativi dei partecipanti alle aste, affinche’ Agenzia delle Entrate, Gdf e autorità preposte all’antiriciclaggio, accertino le capacità reddituali dei partecipanti e se operano in proprio o come prestanomi. Inoltre si procederà ad individuare tutti i magistrati che operano in contraddizione con le normative di legge in vigore, consentendo aste al ribasso oltre la terza, dunque in regime di illegalità, oltre ai nominativi di custodi e curatori nominati senza rotazione dai tribunali. Una battaglia contro le mafie e le illegalità è questa l’iniziativa che vogliamo portare avanti, afferma il presidente nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, perchè è finita l’era dei post su facebook ed è iniziata quella della lotta senza quartieri contro i poteri forti e illegali.  Una battaglia di civilta’ a supporto di migliaia di famiglie e imprese lasciate sul lastrico da uomini senza scrupoli.

Confedercontribuenti: usura bancaria e usura criminale non possono uccidere le imprese. Patto fra gli onesti subito ai tempi del coronavirus.

«Usura e infiltrazioni mafiose sono pericoli concreti quanto subdoli che vanno combattuti, partendo dal denunciare le banche che negano il credito agli onesti, segnalando tutte le anomalie di accesso al credito». A chiederlo è il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, che chiede una mobilitazione forte da parte delle forze dell’ordine. Il coronavirus non puo’ essere un momento per garantire impunità all’usura criminale, che dato l’attegiamento delle banche creano la strada fertile per attecchire, e rovinare imprese e imprenditori.
Oggi serve inasprire con forza, le pene verso l’usura, compresa quella bancaria, battaglia da sempre portata avanti dalla nostra associazione e dal nostro passionario della lotta all’usura bancaria, Alfredo Belluco.
Confedercontribuenti è a disposizione degli imprenditori e delle imprese sane, per contrastare l’usura criminale e bancaria. La battaglie e complicata e noi non ci arrendiamo.
    Ai tempi del coronavirus, bisogna impedire che con l’usura la mafia si appropri delle aziende sane. Ma serve anche lavorare a modificare tutte le normative antiracket e riformare le norme che consente di accedere a fondi antiracket ad avventurieri che della lotta alla mafia e al racket e usura non fanno nulla.

Confedercontribuenti, crollano le denunce per usura criminale in Italia.

Calo delle denunce,  per Confedercontribuenti bisogna avviare fase nuova per incentivare a denunciare.

“Il dato è assolutamente preoccupante”  – afferma Carmelo Finocchiaro presidente Nazionale della Confedercontribuenti, dopo avere letto i dati forniti dalla Polizia di Stato. Sono state ‘solo’ 163 nel primo trimestre di quest’anno contro le 218 dello stesso periodo dell’anno scorso. In pratica il 25% in meno.  Dati che contrastano con un business che, calcola l’Eurispes, raggiunge gli 82 miliardi di euro.

“ Credo che emerga, – sottolinea Carmelo Finocchiaro,  sempre più una sfiducia nelle istituzioni, dati i tempi lunghi per ottenere il ristoro dallo Stato e magari rivedere i propri aguzzini dopo poco tempo di nuovo liberi ad aggirarsi per la via della città. Il calo delle denuncie diventa preoccupante proprio nel momento in cui le Banche hanno dimezzato il livello di concessione dei prestiti quasi del 50%. Parliamo in valore assoluto di oltre 42 miliardi di erogazioni in meno. Forse tanti imprenditori sono costretti a ricorrere al mercato degli strozzini, proprio per evitare di andare incontro a protesti o peggio ancora al sempre più incessante pressing fatto dalle società di riscossione crediti, frutto anche di quel mercato degli NPL, che consente a varie società di velocizzare le misure cautelari per la riscossione dei crediti e  finire nella rete degli strozzini diventa terribilmente facile. A fronte di questi dati drammatici, bisogna ripensare alle politiche di contrasto, partendo anche dall’inasprimento delle pene e potenziando i sostegni con tempi certi e brevi per l’imprenditore vittima. Si potrebbe pensare,-  aggiunge Finocchiaro – di inserire i beni confiscati agli usurai al Fondo Antiusura e Antiracket e contestualmente sburocratizzare  le procedure per l’ottenimento del ristoro, creando un criterio unico nazionale nella determinazione dei parametri per il mutuo agevolato a tasso zero. Oggi, malgrado l’impegno del Prefetto Cuttaia, assistiamo a ritardi nelle erogazioni anche di anni, e così le imprese che denunciano, rischiano di restare eroi della legalità, ma abbandonati a se stessi.” 

LIBERO GRASSI, IMPRENDITORE CORAGGIO ED ESEMPIO ANCORA VIVO PER TUTTI

Siamo a 26 anni dalla tragica morte di Libero Grassi, imprenditore-coraggio nato a Catania ed ucciso da “Cosa Nostra” all’età di  67 anni a Palermo per essersi opposto al racket. 

“Se tutti si comportassero come me,non si distruggono le aziende,ma gli estorsori” – questa una delle tante frasi-denuncia di Libero Grassi.

Libero Grassi  non aveva peli sulla lingua e mettendoci la faccia senza se e senza ma  perseverava nella sua lotta per la legalità.

“Noi di Confedercontribuenti  abbiamo i valori  per i quali  questo grande uomo ha lottato sino alla morte.  Noi continueremo la nostra vocazione di supporto a chi sceglie di essere LIBERO promuovendo tutte le azioni che mirano ad educare alla legalità ma anche spronare le istituzioni affinché la giustizia non sia legata a numerosi cavilli burocratici che portano a desistere  alcune volte dalla denuncia. Come diceva Libero nelle sue numerose campagne mediatiche:  – Io non sono pazzo a denunciare,  non pago perché non voglio dividere le mie scelte con i mafiosi, perché io ho fatto semplicemente il mio mestiere di mercante” – interviene Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti nel ricordo di Libero Grassi.

Il Commissario Straordinario Antiusura e Antiracket riceve delegazione di Confedercontribuenti

Alle 13 una delegazione di Confedercontribuenti guidata dal presidente nazionale Carmelo Finocchiaro è stata ricevuta dal prefetto dott. Domenico Cuttaia per proposte in materia di lotta all’usura.

Roma, 7 febbraio 2017 – La delegazione di Confedercontribuenti guidata dal presidente nazionale Carmelo Finocchiaro e composta dal vice presidente nazionale avv.  Bruno Viaggio, dagli avvocati Concetta Italia, Alessandro Palermo e Giuseppe Baldassarre dell’Ufficio Legale Nazionale, dall’avv. Pierpaolo Pelosi di Confedercontribuenti Campania e da Paolo De Carlo di Confedercontribuenti Puglia,  alle 13 è stata ricevuta dal dott.  Domenico Cuttaia, tema dell’incontro la  lotta all’usura e ripresa dell’attività per le vittime che scelgono la legalità.

“Il Prefetto si è dimostrato molto disponibile all’ascolto e alle proposte  che mirano all’educazione alla legalità” – ha dichiarato Carmelo Finocchiaro all’uscita.

Tra gli argomenti che sono a cuore  di Confedercontribuenti anche l’usura bancaria che spesso verrebbe  trattata diversamente in sede di giudizio.

“Il Prefetto ha giustamente ribadito che l’USURA è reato che non subisce  differenziazioni sia che venga commesso dalla criminali che dal sistema bancario. Ha sollecitato a non arrenderci e continuare nelle costituzioni di parte civile nei processi e ha mostrato massima disponibilità affinché ci possa essere anche  per le vittime di usura praticata all’interno di istituti di credito   la possibilità di accedere al fondo di solidarietà. Ha inoltre sottolineato che sarà creato un metodo unico di valutazione per tutte le Prefetture in modo che non ci siano discriminazioni tra le vittime” – ha riferito l’avv. Concetta Italia.

Le imprese  e i soggetti vittime di usura e racket  sono quasi sempre segnalate alla centrale rischi perdendo il merito creditizio, e spesso sono gravate da procedure esecutive  che provocano  non pochi problemi per la ripresa reale  a cui effettivamente mira il fondo.

“In merito a tale argomento il dottor Cuttaia  ha preso nota della osservazione che girerà alla Banca d’Italia in modo da trovare un sistema che permetta  di oscurarne i dati concordando le modalità caso per caso.” – chiarisce l’avv. Pelosi.

La lunga attesa della nomina del Commissario che ha visto la sede vacante per circa 6 mesi, la si starebbe compensando con la professionalità, sensibilità  e competenza del Prefetto Cuttaia nel curare al massimo questa piaga sociale al fine di risanare il nostro Paese e la sua imprenditoria.