Abi convoca Casl urgente per evitare rottura

Roma, 21 nov. – Il presidente del Casl (Comitato sindacale e del lavoro) di Abi ha riunito per le ore 10,30 di oggi i rappresentanti delle banche a Roma per dare una risposta alle organizzazioni sindacali nell’ambito del negoziato per il rinnovo del contratto nazionale di 270.000 bancari. La riunione, secondo quanto riferiscono fonti bancarie, è urgente e si è resa necessaria per colmare le distanze con le sigle su tutti gli aspetti economici sul tavolo: tranche dell’aumento da 435 euro medi mensili, arretrati e tfr: per questi ultimi due temi si tratta di definire la data di decorrenza, con i sindacati che chiedono 1 gennaio 2023 e le banche orientate a spostare la data il più avanti possibile. Le distanze restano e il rischio di rottura appare ancora concreto.
La riunione del Casl ha modificato l’agenda degli incontri tra l’Abi e i segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin (Lando Sileoni, Riccardo Colombani, Susy Esposito, Fulvio Furlan, Emilio Contrasto): l’incontro previsto alle ore 10 di oggi è stato posticipato alle ore 12,30. In quella sede, Dalla Riva dovrà portare al tavolo le risposte, condivise con il Casl, per rispondere adeguatamente alle rivendicazioni delle cinque sigle sindacali.

Banche: “No a chiusura sportelli”, camper Uilca a Catanzaro

Catanzaro, 14 nov. – E’ arrivato a Catanzaro, in piazza Matteotti, il camper della Uilca, il sindacato dei bancari della Uil, nell’ambito dell’iniziativa organizzata per dire no alla desertificazione bancaria e alla chiusura delle filiali. “Chiusura filiali? No, grazie”, è una campagna di sensibilizzazione sui problemi che il fenomeno della desertificazione bancaria produce sui territori coinvolti. “Con questa manifestazione – ha detto Andrea Sità, segretario generale della Uilca Calabria – vogliamo consegnare un messaggio di speranza per la nostra regione, costruito recuperando il ruolo sociale delle banche che, partendo dal modello di banca fisica e relazionale, siano più presenti ed attente ai bisogni del territorio e della cittadinanza”.

Per la Uilca, le filiali bancarie ed i lavoratori del settore costituiscono, infatti, un presidio di sviluppo e sostegno per i territori e le comunità, oltre a rappresentare un modello di vicinanza alla clientela. Per contrastare questo fenomeno è stato organizzato un camper personalizzato che porta il sindacato tra le piazze del Paese, con le persone, attraverso incontri istituzionali, dibattiti, interviste, permettendo a tutti di partecipare al sondaggio che misura l’effetto del fenomeno sulla popolazione.
Sono i numeri diffusi durante la manifestazione a dare un contorno preciso alla mobilitazione. In Calabria, infatti, dal 2018 a 2022 sono stati chiusi 77 sportelli bancari (con un incidenza percentuale del 19%), mentre si fissa al 27,9% la percentuale degli abitanti calabresi che non hanno uno sportello bancario sul proprio territorio di residenza e al 71% quella dei comuni che sono sprovvisti di una banca. “Vogliamo  far conoscere alla cittadinanza – ha detto Santo Biondo, segretario confederale della Uil, presente all’iniziativa – l’avidità del sistema bancario. Non si socializzano gli extraprofitti rispetto a un sistema bancario che accumula 16 miliardi in questo trimestre e quindi si rinuncia alla missione sociale da parte delle banche e si chiudono gli sportelli desertificando i territori, togliendo sostegno al sistema produttivo e mettenmdo i cittadini in grosse difficoltà. Questo non può essere accettato  e tollerato anche perché – ha aggiunto il sindacalista – quando non c’è un sistema regolare del credito in un territorio dove c’è una presenza forte della criminalità organizzata il rischio di cadere nelle maglie dell’usura è molto alto”.

Unicredit: plafond di 200 mln con Fondo di garanzia per Pmi

 Milano, 13 nov. – UniCredit lancia sul mercato il collocamento di un nuovo portafoglio di finanziamenti garantiti dal Fondo di Garanzia per le Pmi, strumento utilizzato dalla banca al fine di agevolare l’accesso al credito delle imprese sin dal lontano 2014 e che ha portato all’erogazione di oltre 3 miliardi di euro a sostegno del tessuto imprenditoriale italiano con questo particolare strumento. Il plafond di complessivi 200 milioni di euro sarà destinato a finanziare investimenti e/o progetti di ricerca e innovazione, con importo massimo per singola azienda fino a 4 milioni di euro e della durata massima di 60 mesi oltre ad un preammortamento massimo di 18 mesi (durante i quali si pagheranno solo gli interessi). Saranno ammissibili anche operazioni per circolante e di rinegoziazione del debito, con erogazione di credito aggiuntivo in misura pari ad almeno il 10%. Il collocamento, che prevede l’intervento del Fondo di Garanzia per le Pmi a copertura di una quota delle prime perdite sul portafoglio, si rivolge non solo alle Piccole e Medie Imprese (Pmi) ma anche alle small Mid-cap (imprese diverse dalle Pmi, aventi un numero di dipendenti non superiore a 499) alle quali oggi è precluso l’accesso alla garanzia diretta.

Risparmio: Profumo, fermo su conti, eroso da inflazion

 Roma, 31 ott. – Il risparmio degli italiani, concentrato nelle mani delLe famiglie più abbienti, è fermo sui conti correnti e il suo valore è stato eroso dall’inflazione.
Lo ha affermato il presidente di Acri, Francesco Profumo, nel suo intervento alla 99esima Giornata Mondiale del Risparmio.
“Cresciuto copiosamente nei due anni di pandemia, nel biennio successivo il risparmio degli italiani, nella sua complessità, non ha visto sostanziali contrazioni. Ma il dato assoluto deve necessariamente essere letto alla luce di due considerazioni imprescindibili. Innanzitutto, il risparmio italiano è prevalentemente fermo sui conti correnti, e questo ha determinato una forte erosione del suo valore reale a causa dell’impennata dall’inflazione, seguita alla crisi energetica e che, seppur in fase di rallentamento, non è ancora tornata a livelli accettabili”, ha sottolineato Profumo. “Inoltre – ha aggiunto – il risparmio degli italiani è distribuito in maniera fortemente diseguale e risulta radicalmente concentrato: si stima che il 60% di queste risorse appartengano al 20% delle famiglie più abbienti”.

Bce: prosegue inasprimento criteri credito nel III trimestre

Roma, 24 ott. – Le banche dell’area dell’euro hanno inasprito nuovamente i criteri per la concessione di prestiti all’economia nel terzo trimestre, ma a un ritmo più lento rispetto ai tre mesi precedenti. Il dato emerge dalla “Lending Survey” della Bce, il cui direttivo si riunirà giovedì per fissare l’orientamento di politica monetaria.
Da luglio a settembre, rileva il tradizionale sondaggio trimestrale condotto presso gli istituti di credito dall’Eurotower, “le banche dell’area dell’euro hanno indicato che i loro criteri di credito per i prestiti alle imprese si sono ulteriormente inaspriti”. L’inasprimento osservato tra luglio e settembre è tuttavia “attenuato” rispetto al ritmo segnato nei trimestri precedenti.
La percentuale netta di banche che hanno inasprito i criteri di approvazione dei prestiti nel terzo trimestre è stata del 12%, contro il 14% del secondo trimestre. Il dato risulta comunque “superiore alle aspettative delle banche nel trimestre precedente”. Anche i criteri per i mutui alle famiglie sono stati inaspriti a un ritmo più lento rispetto al trimestre precedente.