ACCOLTA LA RICHIESTA DI CONFEDERCONTRIBUENTI, NOMINATO COMMISSARIO ANTI RACKET E ANTI USURA

Durante il 6. Consiglio dei Ministri  del Governo Gentiloni, il Ministro dell’Interno Minniti su proposta del Presidente del Consiglio ha nominato  il dott. Domenico Cuttaia, già prefetto di Venezia, Commissario Straordinario anti racket ed anti usura.

Il dottor Cuttaia, nato ad Agrigento nel 1953 si è laureto in Giurisprudenza e porta con se l’esperienza emotiva provata nel territorio veneto a causa della crisi economica.

“Siamo soddisfatti,  grazie alla nostra perseveranza e diplomazia siamo riusciti a sollecitare la nomina del commissario straordinario anti racket e anti usura. Ringraziamo chi si è prodigato in vari modi affinché come richiesto dalle nostre missive anche chi sceglie la strada della legalità  possa trascorrere delle serene festività. Auguriamo un buon lavoro al neo commissario e la nostra disponibilità nella lotta al vortice del racket ed usura sia criminale che bancaria” – il commento di Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.

CONFEDERCONTRIBUENTI, L’ONOREVOLE ALBANELLA DEL PD PRESENTA OGGI INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA SULLA NOMINA DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO ANTI USURA E ANTI RACKET

L’onorevole Albanella del PD, molto attenta ai problemi sociali  non lascia nulla al caso ed ha fatto sue le richieste di Confedercontribuenti in rappresentanza della numerose vittime di usura e racket che attendono da fine luglio la nomina del Commissario straordinario anti usura e anti racket.

Roma, 21 dicembre 2016 – Questa mattina  l’onorevole Luisa Albanella del PD presenta una interrogazione a risposta scritta circa la nomina del commissario straordinario anti usura e anti racket.

L’interrogazione parlamentare consiste nella domanda rivolta per iscritto da un parlamentare al Governo o ad un Ministro per verificare la conoscenza di una determinata situazione ed eventualmente quali misure si intendono adottare.

A seguito delle missive e comunicati inoltrati a firma del Presidente Nazionale di Confedercontribuenti, l’onorevole Albanella che era presente anche al convegno nazionale  “Contro tutte le Usure” organizzato lo scorso marzo alla Camera dei Deputati ha dato seguito al suo impegno a favore di chi lotta per affermare la legalità.

“L’usura è un fenomeno diffuso in tutta Italia che da sempre purtroppo accompagna la storia dell’uomo ma non per questo dobbiamo accettarla. Dobbiamo perseverare nella  lotta al fenomeno del racket e dell’usura che prevede da un lato azioni e misure repressive nei confronti di coloro che gestiscono le attività illegali e dall’altro il sostegno delle istituzioni e delle leggi dello Stato alle vittime. Purtroppo  da luglio 2016 si sono accumulate una serie di pratiche sul tavolo vacante del Commissario Straordinario anti usura e anti racket, già gravate da lungaggini burocratiche, a cui sono legate le speranze e il sostentamento di chi ha deciso la strada della legalità. Abbiamo il dovere di  far uscire dal disagio gli imprenditori e le famiglie che desiderano ripartire liberi dal vortice dell’usura e racket” – commenta questa mattina l’onorevole Albanella.

Il presidente Finocchiaro ha commentato così: “Un grazie di cuore all’On. le Luisa Albanella del PD per la sensibilità ad una battaglia di Confedercontribuenti per la legalità. L’interrogazione parlamentare che presenterà questa mattina  sollecita e pone l’urgenza affinché sia nominato subito il Commissario Antiracket e Antiusura. Le vittime non possono più aspettare. E da Luglio che tutte le pratiche sono bloccate”.

L’USURA FATTURA PIU’ DI UNA IMPRESA, PER CONFEDERCONTRIBUENTI NECESSARIO UN INTERVENTO IMMEDIATO DEL GOVERNO

Roma, 7  settembre 2016 – Secondo una indagine Eurispes negli ultimi 2 anni  circa il 12%  delle famiglie si sarebbe rivolto  a soggetti privati (non parenti o amici) per ottenere un prestito, non potendolo ottenere dal sistema bancario.

L’usura di strada ha registrato purtroppo un  giro d’affari di 82 miliardi di euro l’anno scorso, più di quanto fattura la maggiore azienda italiana, l’Eni.

“Oltre alle famiglie purtroppo tanti imprenditori si sarebbero rivolti all’usura criminale pensando di risollevare le sorti delle proprie aziende ma di fatto le precipitano ancora di più” – interviene Carmelo Finocchiaro di Confedercontribuenti.

Secondo la ricerca, il fenomeno riguarderebbe un’azienda su dieci soprattutto nei settori dell’agricoltura, del commercio e dei servizi.

L’usuraio non è  sono solo legato alle organizzazioni criminali, mafia in testa, ma anche una serie di “insospettabili” che  approfittano della crisi per arricchirsi a scapito di chi è finito con l’acqua alla gola.

“Ormai tutto il paese è vittima di questo vortice ma non finiremo mai di sensibilizzare a non cadere in questa piaga, a denunciare eventuali abusi e soprattutto a farne partecipi con azioni a favore delle imprese e famiglie le autorità di governo sollecitando la nomina del nuovo commissario antiracket ed antiusura e sburocratizzazione dell’iter legato alla denuncia” – conclude Finocchiaro.

A 25 ANNI DALLA MORTE DI LIBERO GRASSI, CONFEDERCONTRIBUENTI CHIEDE CERTEZZE E TUTELA PER CHI SCEGLIE LA LEGALITA’

Roma, 29 agosto 2016 – Libero Grassi era un imprenditore tessile che per essersi ribellato al racket ed aver scelto la legalità fu ucciso in via Alfieri a Palermo nel 1991.

“Nel ricordare questo grande uomo, esempio per molti, vorremmo fortemente rimarcare la necessità di perseverare nell’educare alla legalità e nella denuncia ma che allo stesso tempo chi intraprende questa nobile strada abbia il supporto dalle istituzioni di aver agito bene con la certezza della pena  e la massima tutela. Ci siamo stancati di assistere a continue ingiustizie e lungaggini burocratiche tipo quella all’imprenditore agricolo Maurizio Ciaculli a cui non è stata ancora assegnata una scorta  oppure a Pino Masciari a cui vorrebbero toglierla” – interviene Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.

In memoria di Libero Grassi ed altre vittime della criminalità, Confedercontribuenti supporta tutti gli imprenditori  e cittadini vessati.  Per info: antiracket@confedercontribuenti.it

“Senza se e senza ma, Confedercontribuenti non ha paura di lottare contro tutti i criminali siano essi in cravatta o con la coppola” – conclude Finocchiaro.

Giornata Memoria Vittime Mafia 2016: Confedercontribuenti ogni giorno con le forze dell’ordine a fianco di chi sceglie la legalità

Roma, 21 marzo 2016 – Oggi si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno per le vittime della mafia deliberata ufficialmente dal Senato affinché l’impegno duri tutto l’anno.

“L’obiettivo di questa Giornata della Memoria e dell’Impegno serve non solo a ricordare le vittime innocenti delle mafie, ma anche a rinnovare l’impegno nella dura lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata. Per combattere la mafia serve  maggiore potere delle forze dell’ordine affinché abbiano mano libera, nel quadro ovviamente, delle norme costituzionali, per fermare il dilagante fenomeno criminale e mafioso. Gli imprenditori e i cittadini in generale devono essere salvaguardati dallo Stato, non possono correre il rischio di lasciarsi ammazzare nel tentativo di una legittima difesa. In questa giornata particolare rinnoviamo la richiesta di  una modifica delle norme che spesso rallentano le azioni di polizia nella prevenzione e nella lotta quotidiana, costretti ad attendere i tempi dell’autorità giudiziaria, spesso lenta, perché carica da troppe incombenze. Serve velocità nelle azioni repressive, e dunque bisogna lasciare massima autonomia alle forze dell’ordine anche in fase di indagine. L’eccessivo garantismo mortifica lo Stato di diritto, e i cittadini italiani pagano le imposte anche per vedersi garantire la propria sicurezza, senza dover dubitare dell’efficienza dello Stato” dichiara  il Presidente di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro.

La Giornata della Memoria in ricordo delle vittime della mafia serve anche per stare vicino alle persone che non vogliono rassegnarsi alla violenza mafiosa e agli abusi di potere.

“Facciamo appello anche a tutti i  Cittadini affinché dimostrino realmente di essere contro la mafia e con la legalità. Non possiamo assistere impassibili a dimostrazioni di affetto e ammirazione verso i boss come avvenuto a Castelvetrano, a Bari o a Roma.   Noi affianchiamo  e supportiamo chi denuncia,  Non è vero che lo Stato non c’è! Non c’è solo quando ci si affida alla mafia”  ha concluso Finoccchiaro.