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Confedercontribuenti – Puglia salva immobile di famiglia alberobellese

Il Giudice Michele De Palma del Tribunale di Bari (II sezione civile) con sentenza datata 11 gennaio 2018  “ha salvato” dalla vendita dell’immobile,  una famiglia di Alberobello supportata da Confedercontribuenti – Puglia con l’ausilio legale dell’Avv. Giuseppe Baldassarre del foro di Bari e perizia dello studio DMS di Bari.

Il Giudice ha dedotto l’usurarietà delle condizioni economiche in due mutui uno del  29.4.2010 e l’altro del 26.7.2012.

Per tale ragione ai sensi dell’ex art. 624 c.p.c.  ha predisposto la  sospensione dell’esecuzione e le relative operazioni di vendita condannando alle spese l’istituto di credito.

In merito l’avv. Baldassarre  che ha presenziato a molti convegni in materia bancaria fa presente: –  “le  problematiche conseguenti  rapporti di mutuo o di conti correnti: superamento del tasso soglia a causa di condizioni non sempre pattuite o chiare e l’incalzare della crisi economica   portano spesso a richieste di rientro, segnalazione alla CRIF e procedure esecutive.  La nostra associazione ne registra un aumento di tali situazioni in  molti utenti bancari anche del comprensorio della Murgia dei Trulli.   Consiglio  pertanto al ricevimento di un sollecito da parte della banca oppure se si abbiano delle rate non pagate di far analizzare la propria situazione”. Si ricorda  che per gli associati a Confedercontribuenti la pre-analisi è gratuita.

Ogni giorno deve essere 25 novembre, ogni giorno contro ogni violenza!

Con questo messaggio Confedercontribuenti vuole rendere rispetto ed onore alle Donne del mondo.

Almeno una donna su tre nel mondo ha subìto una qualche forma di violenza nella propria vita: a casa, a lavoro, a scuola, in strada.

L’ONU nel 1999 istituì la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, spronando i governi, le organizzazioni non governative e quelle internazionali a partecipare attivamente dando vita a attività volte a educare su questo argomento che, purtroppo, risulta ancora attualissimo.

Nel mondo si moltiplicano le iniziative in occasione del 25 novembre.

In questi ultimi 10 anni l’Italia ha fatto enormi passi avanti in termini di legislazione per quanto riguarda la violenza di genere.

Ma nei fatti come è la situazione?

Nonostante le  leggi ci troviamo di fronte ancora con una mentalità retrograda che  concepisce il prossimo come propria proprietà: “la mia…/il mio…”.

Ci troviamo di fronte a forze dell’ordine, soprattutto nei piccoli centri, che davanti ad una richiesta di aiuto immediato non darebbero giusta risposta.  Ci troviamo in questo momento di forte crisi economica ancora di più davanti ad una prepotenza e sudditanza economica.

Ben vengano queste giornate di sensibilizzazione forti ma dovremmo educare al rispetto dell’altro e perseverare in tale direzione affinché la violenza, in ogni sua forma e non necessariamente solo fisica, sia solo un brutto capitolo della storia dell’umanità.

 

Insediamento del nuovo Procuratore antimafia e antiterrorismo

Insediamento del nuovo Procuratore antimafia e antiterrorismo, il messaggio di Confedercontribuenti “è necessaria certezza della pena e tempi più celeri”

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Pool di inchiesta sulle banche, “ottima proposta” secondo Confedercontribuenti

Il vice presidente del CSM Giovanni Legnini propone una super procura per indagare sulle banche. Il presidente nazionale di Confedercontribuenti appoggia tale proposta.

In una intervista su La Stampa il vice presidente del CSM Legnini  lancia una proposta interessante al fine di ripristinare la fiducia nei cittadini e tutelare il risparmio.

Risultati immagini per crisi banche

Il presidente nazionale di Confedercontribuenti, l’organizzazione che tutela anche gli utenti bancari, ha così commentato la dichiarazione di Legnini: – “Creare  un pool  specializzato di magistrati per combattere le illegalità delle banche e dei banchieri come contro le mafie è un ottima proposta e ci auspichiamo venga presa presto in considerazione”.

“Cambio di testimone al 41bis- arrestate Matteo Messina Denaro!” La richiesta di chi lotta alla mafia come Confedercontribuenti

Il colpevole della morte e del  sangue versato di tante vittime innocenti tra i quali quelle degli indimenticabili giudici Falcone e Borsellino e le tante vittime dopo 25 anni passati al 41 bis lascia la vita terrena.

La morte del “capo dei capi” così come veniva definito il Boss mafioso fa ritornare a galla tutte le atrocità commesse. Nè il suo arresto e tantomeno la sua morte però mettono freno alla criminalità che continua con altre modalità, continua perché in giro ci sono 5 latitanti.

Il primo della lista è Matteo Messina Denaro.

La cupola con la morte di Riina dovrebbe passare lo scettro a Matteo Messina Denaro. Lo Stato dovrebbe passargli  il testimone del 41 bis.

Riina stava scontando 26 condanne all’ergastolo per decine di omicidi e stragi. Era malato da anni, malanni legati all’età e negli ultimi tempi le sue condizioni erano peggiorate tanto da sottoporto  due volte  ad intervento chirurgico nelle scorse settimane.

Sia a Totò Riina che a tutti gli altri detenuti sono garantite le prestazioni sanitarie erogate dal Servizio sanitario nazionale  ai sensi  dell’art. 18 del D.P.R. 230/2000 vietando che  venga richiesta alla persona detenuta o internata alcuna forma di partecipazione alla spesa per le prestazioni stesse. Questo diritto alle cure sarebbe stato sottolineato anche dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

Molte volte però tra quello che detta la legge e la vita reale c’è di mezzo un abisso.

Totò Riina, capo della Mafia, al 41bis sono state garantite le cure come per legge. Molti però pur non avendo ucciso nessuno, solo perché in stato di insolvenza  non possono permettersi neanche di avere in esenzione delle cure dentali o per aver un servizio devono produrre carte su carte.