Turismo sostenibile a Gorizia, presentato oggi masterplan alla Regione

Sono stati presentati oggi all’Assessore alle Infrastrutture e Territorio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Cristina Amirante, gli esiti del progetto “Valorizzazione della fruibilità ciclopedonale della provincia di Gorizia e delle zone limitrofe” promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.
La Fondazione mette a disposizione delle Istituzioni, nel rispetto dei rispettivi ruoli, il Masterplan per la messa a sistema di infrastrutture, progetti e servizi e per la definizione di un modello di gestione finalizzato alla promozione del territorio tramite il cicloturismo e il cosiddetto “slow tourism“.

Coordinato da una Cabina di Regia guidata dalla Fondazione e composta da Camera di Commercio della Venezia Giulia, GECT, Consorzio per lo Sviluppo Economico della Venezia Giulia, Ente di Decentramento Regionale di Gorizia, PromoTurismoFVG e Comune di Grado, il progetto – che è realizzato con la consulenza della società SINLOC – coinvolge una rete di 37 Comuni, di cui i 25 Comuni della provincia di Gorizia e 12 Comuni della provincia di Udine. A questi si aggiungono Aeroporto Fvg, APT – Azienda Provinciale Trasporti di Gorizia, Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia, EDR di Udine e Consorzio di Bonifica della Pianura Friulana. Il Masterplan si compone di un piano di opere a completamento dei circuiti esistenti, di un programma per l’attivazione di servizi dedicati al cicloturismo e di un modello di gestione sostenibile della rete ciclabile e dei relativi servizi”.

“Siamo stati orgogliosi di presentare oggi il Masterplan di questo importante progetto di sistema, avviato dalla Fondazione nel 2021 con la volontà di sostenere il territorio nell’accesso ai Bandi del PNRR, e che nel tempo si è ampliato incontrando l’interesse di una vasta rete di soggetti locali”, dichiara il Presidente Alberto Bergamin, “Il tema del cicloturismo costituisce un elemento strategico per l’area interessata dal progetto, anche in vista di GO2025!, e crediamo che questo progetto possa essere il punto di partenza di un importante opera di valorizzazione del territorio”. “Ho espresso all’Assessore Amirante”, conclude il Presidente, “grande apprezzamento per l’attenzione, l’incoraggiamento e il progressivo sostegno assicurati, sin dall’inizio, dall’Amministrazione Regionale a questo nostro lavoro: attenzione e pieno sostegno confermati dallo stesso Assessore nel corso dell’incontro odierno”.

L’Assessore Amirante, nel ringraziare per la presentazione del Masterplan, conferma la disponibilità della Regione a sostenere in modo fattivo il progetto presentato oggi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e aggiunge: “La Regione Friuli Venezia Giulia ha la necessità di sviluppare modelli di gestione della rete ciclabile regionale esistente e, soprattutto, di prossima realizzazione (tramite il braccio operativo di Fvg strade spa e degli Edr), al fine di valorizzare e di rendere efficiente il servizio offerto per il turismo lento. E il modello gestionale proposto oggi potrebbe essere la soluzione da applicare non solo nel contesto di ciclabili proposto dai 37 Comuni delle Province di Gorizia e Udine, ricadenti entro il Masterplan, ma di tutta la Regione.”

Fonte: Goriziaoggi.news

Inflazione: turismo al collasso

I dati Istat relativi a giugno mostrano un aumento del prezzo dei biglietti aerei che quasi raddoppia rispetto al 2021 e segna +90,4%. Rispetto al mese precedente l’incremento è del 23,8%. Aumentate anche le polizze viaggio. I rincari, con i prezzi dei carburanti alle stelle, riguardano anche in generale i servizi relativi ai trasporti (+7,2% annuo; +2% da maggio), compreso noleggio e car sharing. Ed è più costoso anche dormire in albergo, B&B o villaggio. I prezzi di servizi di alloggio segnano infatti +18,1% annuo e +5,8% su base mensile

di Ivana Pollicina

I contribuenti e italiani sono sull’orlo di una crisi di nervi. Gli aumenti di questi giorni hanno fatto saltare tutti i bilanci familiari.

Non si salva il settore del turismo, che dovrebbe essere l’elemento trainante della nostra economia.

Si registrano aumenti di alberghi, hotel e B&B, con prezzi alle stelle. Non di meno le case vacanze.

Gli italiani, per chi può permetterselo, quest’anno spenderanno di più rispetto agli anni passati. Gli altri resteranno nel bel Paese e rinunceranno ad un viaggio fuori i confini.

I dati Istat relativi a giugno mostrano un aumento del prezzo dei biglietti aerei che quasi raddoppia rispetto al 2021 e segna +90,4%. Rispetto al mese precedente l’incremento è del 23,8%. Aumentate anche le polizze viaggio. I rincari, con i prezzi dei carburanti alle stelle, riguardano anche in generale i servizi relativi ai trasporti (+7,2% annuo; +2% da maggio), compreso noleggio e car sharing. Ed è più costoso anche dormire in albergo, B&B o villaggio. I prezzi di servizi di alloggio segnano infatti +18,1% annuo e +5,8% su base mensile. (fonte Ansa)

Una delle voci di spesa aumentate di più è sicuramente quella dei carburanti. Quest’anno è stato superato ogni record d’aumento. Tutta colpa della crisi Ucraina-Russia? Non necessariamente Neanche la proroga fino al 2 agosto del taglio delle accise decisa dal Governo sembra aver posto rimedio al caro carburanti, considerando che il prezzo medio di benzina e gasolio continua a stazionare attorno alla quota di 2 euro al litro.

In un’ottica di risparmio non ci rimane che viaggiare in treno, la cui spesa, udite – udite, è calata del 10% circa.

Anche le terme non si sottraggono a questa regola.

“Siamo alla canna del gas per contribuenti e famiglie italiane” dice Ivana Pollicina, componente settore Turismo di Confedercontribuenti, “L’inflazione ci sta mettendo in ginocchio. Ad esempio gli aumenti sproporzionato degli alimenti incide negativamente sulla gestione del bilancio familiare. In tanti cominciano a rinunciare alle vacanze estive”.

A pagarne un prezzo altissimo gli impianti terminali.

Il bonus vacanze di 200 euro è stato un flop”, prosegue la Pollicina, specializzata nelle vacanze termali, “Le piscine termali e i centri benessere hanno già dovuto sostenere ingenti spese di adeguamento in relazione alle disposizioni ministeriali anti-Covid per la riapertura delle strutture inclusi trattamenti alla persona e inalatori”.

Nessuna soluzione all’orizzonte, se non lo sconforto di una situazione che sta degenerando.

Mi chiedo come fa la famiglia di un operaio a portare i propri figli al mare, quando i costi di lettino e ombrellone aumentati del 10%”, conclude Pollicina, “Siamo alla follia pura. Sono fortunati coloro che cercheranno, come una volta, un po’ di relax e refrigerio sotto il vecchio albero di fichi in campagna”.

Questa sarà un’estate di passione, caldo torrido e portafoglio o conto corrente sempre più rosso e non per colpa dei venti africani.

Sicilia: il turismo delle banane

Mentre in altre regioni le aperture sono previste dal primo aprile, nell’isola il governo regionale decide di far cominciare la stagione dal primo maggio.  Un ritardo inspiegabile che porterà la stagione balneare ad entrare nel vivo soltanto a giugno inoltrato

di Ettore Minniti*

Ruggero Razza, assessore alla salute del Governo della Regione Siciliana, presieduto da nello Musumeci, ha predisposto il calendario della stagione, per l’apertura dei lidi balneari; si parte il primo maggio e si chiude a fine ottobre. Mentre in altre regioni, che hanno ben chiaro cosa vuol dire fare turismo, le aperture sono previste dal primo aprile.

La Sicilia prepara un piano per consentire l’apertura di lidi balneari e spiagge attrezzate. Nell’isola la stagione inizia, formalmente, il primo maggio. Nel frattempo, ci si predispone per le campionature delle acque, fondamentali per predisporre le autorizzazioni, i divieti e le limitazioni alla balneazione in vista dell’estate.

Dalla prossima settimana potrebbero essere consentiti i lavori di manutenzione nelle strutture fisse. Poi potrebbero essere autorizzate le opere di pulizia delle spiagge e di montaggio delle strutture mobili dei lidi balneari in vista della stagione.

Se così fosse ci vorrebbero almeno tre settimane per definire la qualità dell’acqua e predisporre i decreti di balneabilità e dunque la stagione balneare potrebbe partire intorno ai primi giorni di giugno.

Con il covid che è sempre dietro l’angolo, dovranno comunque rispettarsi alcune limitazioni.

Gli operatori del settore non ci stanno dopo due anni di pandemia, vedersi sfuggire di mano la settimana di Pasqua, alla quale si aggiunge la crisi dovuta alla guerra con l’evitabile perdita dei flussi turistici provenienti dalla Russia, ritengono che il danno sia totale.

Rimane non risolta la questione dello sgravio fiscale dei canoni demaniali.

La Regione fa troppi proclami e pochi fatti, – dichiara Ivana Pollicina di Confedercontribuenti Turismo – facciamo appello all’assessore al turismo, Manilio Messina, a far sentire la propria voce a tutela di tutto il comparto. Oltre il danno la beffa. Così non si può andare avanti!”

Recenti studi di settore hanno certificato che la scelta dei turisti di venire in Sicilia è legata ad una voglia di natura e di libertà, un turismo esperienziale ed enogastronomico, mentre la stampa internazionale ha scelto l’isola la Sicilia per rilanciare il turismo straniero in Italia, senza dimenticare quello ‘autoctono’. Un sondaggio tra i natii ha evidenziato che la maggioranza dei siciliani ha dichiarato che coglierà l’occasione per scoprire luoghi nascosti della propria terra (39%), mentre il 22% degli intervistati ha confessato che resterà vicino casa.

Un comparto che conta circa tremila esercenti che danno lavoro a centomila persone.

Tutte le imprese piccole e medie che gravitano nel settore – continua Ivana Pollicina – garantiscono reddito e tutela ambientale. Imprese che vanno tutelate e non vessate con provvedimenti cervellotiche”.

Ci chiediamo perché il calendario non abbia previsto il mese di aprile per la riapertura dei lidi?

Un’occasione perduta per venire in Sicilia in questo mese di aprile, le cui temperature cominciano ad essere gradevoli, godersi qualche giorno di mare e magari vedere, come da tradizione, le rappresentazioni sacre che si svolgono in tanti paesi, città e borghi dell’isola, convinti che sia “il posto più bello del mondo”.

 

* Segretario nazionale Confedercontribuenti

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