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Fisco, a dieci giorni dalla nomina dell’esecutivo Confedercontribuenti chiede intervento di equità a favore dei contribuenti con disagio economico

Tra i provvedimenti elencati nel contratto di governo si evidenzia la voce “Pace fiscale” che avrebbe lo scopo sia   di   favorire l’estinzione del debito mediante un saldo e stralcio,  che reperire risorse necessarie per le altre misure in contratto.

Risultati immagini per carico fiscaleIn attesa che la manovra venga perfezionata con tutti i dettagli  con un provvedimento ad ok e al fine di garantire equità tra i contribuenti, Carmelo Finocchiaro, il presidente nazionale di Confedercontribuenti,   l’organizzazione che  ha dato in passato l’input di un “patto fiscale” tra contribuenti e Stato, dichiara in merito:  – “In attesa di tale provvedimento è necessario che il nuovo esecutivo ne faccia uno d’urgenza che sposta i termini per la rottamazione dei ruoli previsti a luglio prossimo in modo da garantire a tutti i contribuenti in difficoltà la stessa possibilità”.  

Confedercontribuenti: lotta all’evasione di Ruffini solo propaganda mediatica

Con la relazione  del direttore Ruffini, Confedercontribuenti specifica che non si tratta di lotta all’evasione bensì recupero fiscale. Solo propaganda mediatica.

L’evasione fiscale è un fenomeno che caratterizza chi per volontà e inclinazione non paga le imposte o i tributi  godendo però dei servizi a discapito della comunità.

Il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate Ruffini ha presentato i risultati annuali dell’attività nel 2017 dichiarando un record nel recupero dell’evasione.

“Il recupero di cui parla Ruffini  è solo frutto di una campagna mediatica  perché è  frutto della volontà di contribuenti morosi per difficoltà di natura economica o lavorativa. – interviene il presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro –  Infatti una forte azione di recupero per il fisco lo si è registrato con la richiesta da parte dei contribuenti di aderire alla rottamazione e a ravvedimenti. Pertanto se si vuole continuare ad avere un fisco più vicino ai contribuenti innanzitutto non bisogna usare il termine evasore nei confronti delle vittime della crisi economica e magari punendo i veri e grandi evasori che ancora nei fatti restano impuniti. Inoltre continuiamo a sostenere – conclude Finocchiaro – che per recuperare una buona parte delle imposte o tasse non riscosse si dovrebbero cambiare le regole di  rateizzazione in base alle reali capacità di reddito del contribuente”.

Legge di Bilancio 2018, Confedercontribuenti si fa promotrice di un emendamento

Questa è la settimana decisiva in commissione bilancio per consultare ed apportare ritocchi alla legge di bilancio che sarà portata in discussione al Senato da mercoledì 15 novembre. Confedercontribuenti si fa promotrice di un emendamento al fine di agevolare l’incontro contribuente e  fisco.

La legge di bilancio è una legge della Repubblica Italiana con la quale viene approvato il bilancio dello Stato. E’ lo strumento previsto dall’Articolo 81 della Costituzione italiana attraverso il quale il Governo, con un documento contabile di tipo preventivo, comunica al Parlamento le spese pubbliche e le entrate previste per l’anno successivo.

Dal 2016, la legge di bilancio costituisce un unico testo legislativo con la legge di stabilità.

Leggendo il testo della legge e soprattutto tastando da anni il polso e la salute dei contribuenti italiani  vessati dal fisco e burocrazia, Confedercontribuenti, dopo aver scongiurato l’aumento degli anni per la prescrizione dei debiti e la cessione a terzi dei debiti dei contribuenti,   si fa promotrice di un emendamento aggiuntivo alle disposizioni in materia fiscale.

“Nella proposta di emendamento – informa il presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro –   si ribadisce che al fine di garantire il gettito erariale e previdenziale sono da abolire le sanzioni sui ritardati pagamenti per tutte le imprese che nel periodo 2006 – 2017 sono state coinvolte in uno stato di grave crisi economico-finanziaria.  I criteri di difficoltà si estendono a tutte le famiglie e ai contribuenti colpiti dalla crisi, per effetto della riduzione dell’orario di lavoro o riduzione dello stipendio. Abbiamo richiesto  una moratoria dei pagamenti di un anno per cassintegrati, esodati, lavoratori in mobilità e/o licenziati.   E cosa importante  della nostra proposta è che le rate non potranno eccedere il quinto del reddito dichiarato, salvo l’adesione volontaria da parte dell’impresa o del contribuente a versare una somma maggiore. Richiediamo che siano  cancellate d’ufficio per coloro che aderiranno alla rateizzazione tutte le misure cautelari, quali ipoteche, pignoramenti e fermi amministrativi.  Naturalmente sarà a cura dell’amministrazione finanziaria di verificare la situazione patrimoniale e finanziaria di chi accede al beneficio della rateizzazione agevolata, al fine di verificare l’effettivo stato di bisogno e le cause che lo hanno prodotto.  Nel caso fosse accertata una situazione diversa da quella dichiarata dal contribuente si dovrà procedere immediatamente alla decadenza dei benefici e alla re-iscrizione delle misure cautelari”.

Si auspica nella sensibilità e il tatto di proporre la proposta di Confedercontribuenti e soprattutto accettarla.

Confedercontribuenti: Il personale ex Equitalia non legittimato ad operare senza concorso pubblico. Violata la Costituzione.

A causa della cancellazione della società di riscossione EQUITALIA S.p.A.  avvenuta dal 1° Luglio 2017, i dipendenti si sono ritrovati ad essere immediatamente da dipendenti privati  a dipendenti pubblici. Quali ripercussioni sulle cartelle e procedure?

Dal 1 luglio 2017 l’Equitalia è  diventata  Agenzia delle Entrate – Riscossione. Da società privata si passa ad un ente pubblico e secondo il DPCM del 5 giugno 2017  tutti i dipendenti della ex Equitalia passano direttamente nel nuovo ente e le sedi territoriali restano le stesse, con sede centrale a Roma.  Tale decreto contraddice quello che invece sancisce  la Costituzione Italiana all’art. 97 e le numerose sentenze della Consulta ovvero la necessità di assumere lavoratori pubblici, esclusivamente tramite concorso.

Questo dubbio circa la disparità di trattamento tra dipendenti pubblici  è stato sottoposto al Consiglio di Stato che  con ordinanza del 27 luglio u.s. ha rimandato la patata bollente al Tar del Lazio che deve ancora pronunciarsi.

“Intanto sono partite le pratiche seppur proibitive della Rottamazione e si pensa già a quella bis. Se davvero il passaggio dei lavoratori del nuovo ente, da quelli agli sportelli fino ai nuovi dirigenti, sarà valutato come illegale, si ipotizzerebbe la nullità di tutti gli atti e le cartelle che dal 1° luglio sono arrivate ed arriveranno agli italiani potrebbero risultare annullabili proprio in virtù di questo vizio tecnico” – interviene l’avv. Maria Grazia Piccinini della direzione nazionale Confedercontribuenti.

Tra passate decisioni della Consulta,  l’attesa sentenza del TAR Lazio e cosa ben più grave, l’avvallo dei maggiori sindacati  ad una norma illegittima costituzionalmente, chi ne paga le conseguenze sono sempre i contribuenti .

“La  regola costituzionale della necessità  del concorso pubblico  per l’accesso alle pubbliche amministrazioni, va rispettata da tutti, anche in caso di passaggio dai soggetti privati ad enti pubblici. Noto infatti con grande disappunto, che sempre più la Costituzione sta stretta ai nostri Governi e sempre più norme, decreti , leggi e leggine, vengono annullate dalla corte Costituzionale perché non rispettano il dettato costituzionale.  Si tratta di ignoranza oppure ci provano?” – conclude l’avv. Piccinini.

Confedercontribuenti è disposizione  degli associati per la verifica delle cartelle emesse e segnalare la migliore strada da intraprendere.

Confedercontribuenti, rottamazione bis, rottamazione beffa

La legge di bilancio in esame ora al Senato prevede varie misure tra cui  la rottamazione bis delle cartelle esattoriali, per Confedercontribuenti è una presa in giro.

Il Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio in  esame al Senato prevede tra le varie misure la rottamazione bis delle cartelle esattoriali.

In particolare il Decreto Legge n. 148/2017 prevede da un lato la possibilità di “recuperare” la vecchia rottamazione, dalla quale, ad esempio, si era decaduti per mancato pagamento delle rate nei termini,  dall’altro la possibilità di chiedere la definizione agevolata per i nuovi ruoli, consegnati all’Agente della riscossione tra il 1 gennaio e il 30 settembre 2017. Ma non è tutto oro quello che luccica.

“La rottamazione bis delle cartelle esattoriali è un imbroglio nei confronti dei contribuenti. Chi non ha aderito alla prima perché per esempio non aveva liquidità o costanza economica adesso non potrà farla. Il governo e la sua maggioranza non sono capaci di capire i problemi della gente e delle imprese. Ingiusto non inserire per tutti la possibilità di rottamare, gravissimo chiedere a chi in difficoltà di pagare a Novembre 3 rate in una unica soluzione o la rateizzazione in 5 rate.  Ci siamo attivati per una modifica parlamentare anche sul numero delle rate sensibilizzando sul tema anche Armando Siri della Lega” – interviene Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.

Pertanto se nulla cambia si tratta di un’altra sfida grave contro i diritti dei contribuenti, quelli onesti