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CONFEDERCONTRIBUENTI, RAI UN CARROZZONE TRAINATO DAGLI ITALIANI

Roma, 24 luglio 2016 – La RAI la televisione di Stato continua a sfornare amare sorprese a beffa dei contribuenti italiani.  Ultima ciliegina sulla torta, l’operazione “trasparenza” di mamma-RAI che veda la pubblicazione oltre che dei curriculum anche degli stipendi dei circa 13 mila dipendenti in organico il cui costo medio ammonterebbe a  89 mila euro.

Mamma Rai  risulta però avere debiti per una cifra che si aggirerebbe sugli 800 milioni di euro. Per far fronte a questa tragica situazione, viale Mazzini è costretta a chiedere ingenti prestiti alle banche e a mettere mano nelle tasche degli italiano aumentando il canone dell’1,4% a 112 euro.

 “Noi non contestiamo la trasparenza, contestiamo però gli importi faraonici dei dirigenti e degli artisti. Come detto in altre occasione la RAI dovrebbe prestare un servizio agli italiani ma a noi pare che sia soprattutto un servizio a carico degli italiani. Che l’on. le Brunetta sia soddisfatto per questa pubblicazione a noi che ogni giorno combattiamo a fianco degli italiani non ci importa, noi cerchiamo equità di trattamento e soprattutto rispetto. Per le varie manovre a favore delle imprese e famiglie non ci sarebbero mai fondi mentre per i compensi faraonici si trova sempre una soluzione. Abbiamo famiglie che rischiamo di essere sbattute fuori dalla loro case perché non riescono a pagare il mutuo, spesso con tassi usurai, che potrebbero essere saldati con un paio di anni di stipendio di un dirigente!” – commenta il presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro.

NELL’ITALIA DELLA CRISI LA RAI SPENDE MILIONI DI EURO IN SONDAGGI, INDIGNAZIONE DI CONFEDERCONTRIBUENTI

Roma, 22 luglio 2016 – Il 15 luglio scorso è stato trasmesso alla gazzetta ufficiale europea il bando di gara della RAI (TV di Stato) per l’affidamento del servizio di monitoraggio continuativo del gradimento dell’offerta, del valore di quasi 2 milioni di euro.
Il servizio richiesto prevede un monitoraggio a 360 gradi che spazia dal confronto con altri competitori, alla colonna sonora scelta sino alle emozioni che il programma avrebbe suscitato.
“Ci sembra un ennesimo smacco nei confronti delle numerose famiglie italiane che stentano ad arrivare a metà mese o alle numerose imprese che continuano a chiudere. Come si può pensare di spendere tale cifra per futili servizi mentre c’è gente che continua a togliersi la vita?” – interviene Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.
Proprio in questo periodo gli italiani riceverenno in bolletta il canone RAI.
“Il canone lo dobbiamo pagare per un servizio pubblico che possa essere da cassa da risonanza per i problemi degli italiani oltre allo svago. La RAI non parla mai di usura bancaria, delle vessazioni del fisco e di equitalia, insomma dei temi importanti che affliggono il contribuente. Di contro invece assistiamo sempre più ad un servizio pubblico di cui ne traggono benefici solo alcuni privilegiati” – conclude Finocchiaro.

CASO RIINA: CONFEDERCONTRIBUENTI, DENUNCIA DI APOLOGIA DI REATO PER BRUNO VESPA E I VERTICI RAI.

Nelle prossime ore l’Avv. Cristian Leonardi, su incarico del Presidente Nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro, presenterà una denuncia per APOLOGIA DI REATO nei confronti del giornalista Bruno Vespa, del Presidente della RAI Monica Maggioni e del Direttore Generale Antonio Campo dell’Orto per il programma “Porta a Porta” in cui è stato ospite Salvo Riina.

Roma, 7 aprile 2016 – Bruno Vespa alla trasmissione “Porta a Porta” su RAI1 di mercoledì 6 ha invitato il figlio del
mafioso Toto Riina per la presentazione del suo libro. Questo atteggiamento a dir poco scabroso e si aggiunge a quello di qualche mese fa quando invitò in trasmissione i parenti dei Casamonica.

“Perché Bruno Vespa, che è in cerca di scoop, invece di dare spazio mediatico alle mafie,  non dà spazio alle problematiche degli italiani: pressione fiscale, equitalia, anatocismo ed usura bancaria, suicidi dettati dalla disperazione?” – chiede disgustato il presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro.

L’ ennesimo attacco alla legalità e alla lotta alla mafia che denota mancanza di rispetto per le vittime, i loro familiari e tutti gli italiani onesti.

“Questo atteggiamento colpisce ancora una volta le vittime della criminalità mafiosa. Noi di Confedercontribuenti che abbiamo fatto della lotta alle mafie e la diffusione della legalità uno dei nostri scopi sociali, senza bavagli e censure chiediamo che  Bruno Vespa e  la dirigenza RAI   vengano perseguiti per apologia di reato poiché  con il denaro degli italiani hanno  contribuito a diffondere la “cultura mafiosa”, di chi ha già 8 ergastoli, come Toto’ Riina, e una condanna a 8 anni di carcere, come il figlio, improvvisamente diventato scrittore.” – conclude Finocchiaro.