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Ogni giorno deve essere 25 novembre, ogni giorno contro ogni violenza!

Con questo messaggio Confedercontribuenti vuole rendere rispetto ed onore alle Donne del mondo.

Almeno una donna su tre nel mondo ha subìto una qualche forma di violenza nella propria vita: a casa, a lavoro, a scuola, in strada.

L’ONU nel 1999 istituì la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, spronando i governi, le organizzazioni non governative e quelle internazionali a partecipare attivamente dando vita a attività volte a educare su questo argomento che, purtroppo, risulta ancora attualissimo.

Nel mondo si moltiplicano le iniziative in occasione del 25 novembre.

In questi ultimi 10 anni l’Italia ha fatto enormi passi avanti in termini di legislazione per quanto riguarda la violenza di genere.

Ma nei fatti come è la situazione?

Nonostante le  leggi ci troviamo di fronte ancora con una mentalità retrograda che  concepisce il prossimo come propria proprietà: “la mia…/il mio…”.

Ci troviamo di fronte a forze dell’ordine, soprattutto nei piccoli centri, che davanti ad una richiesta di aiuto immediato non darebbero giusta risposta.  Ci troviamo in questo momento di forte crisi economica ancora di più davanti ad una prepotenza e sudditanza economica.

Ben vengano queste giornate di sensibilizzazione forti ma dovremmo educare al rispetto dell’altro e perseverare in tale direzione affinché la violenza, in ogni sua forma e non necessariamente solo fisica, sia solo un brutto capitolo della storia dell’umanità.

 

Francesca Capizzi, nominata responsabile nazionale “Donne di Confedercontribuenti” – Serve una legge per un “fisco” amico delle donne

“Sono soddisfatta per il ruolo che mi è stato conferito dal Presidente Nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro e da tutta la Giunta Nazionale”. – dichiara emozionata Francesca Capizzi.
La donna, oggi, va supportata nelle scelte che essa stessa vuole fare. Ecco perché serve una fiscalità di vantaggio per le donne che lavorano, siano manager o vogliano fare attività d’impresa. Una legge che defiscalizzi per almeno il 30% il proprio reddito, che serva a premiarle nel doppio lavoro di madre e di moglie.
“Lo Stato non garantisce quasi nulla alle donne che lavorano e producono e su questo vogliamo scommetterci, non per chiedere privilegi per le donne, ma un giusto riconoscimento. Il nostro è un lavoro a 360 gradi. Abbiamo tante donne all’interno della nostra associazione, che vengono tutelate, seguite e aiutate. Donne che in Confedercontribuenti hanno trovato e trovano la loro più alta espressione in Franca Decandia, eroe dell’antiracket e dell’antiusura. Sì, perché in Confedercontribuenti e anche in ANVU-Confedercontribuenti vi sono tante donne che hanno trovato il coraggio di denunciare i loro estorsori, donne vittime di violenze domestiche e tante altre storie ‘toccanti’, ‘forti’, e poi ci sono quelle donne ‘coraggio’, che oltre a denunciare, trovano la voglia di aprire attività, di buttarsi nel mondo dell’imprenditoria, in un periodo non facile”. – dichiara Francesca Capizzi.