Nonostante questo calo significativo, per la World Bank i prezzi delle materie prime rimarranno generalmente quasi del 30% al di sopra del livello dei cinque anni precedenti la pandemia di Covid. “Un calo dei prezzi delle materie prime e migliori condizioni di offerta possono fungere da cuscinetto contro gli shock geopolitici”, ha affermato in una nota il capo economista della Banca Mondiale, Indermit Gill. Ma questi due fattori faranno ben poco “per alleviare la sofferenza dei prezzi elevati dei prodotti alimentari nei Paesi in via di sviluppo, dove l’inflazione alimentare è il doppio della norma nelle economie avanzate”, ha aggiunto.
La Banca Mondiale prevede che i prezzi alimentari scenderanno del 9% quest’anno e di un ulteriore 4% nel 2025, circa il 25% in più rispetto ai livelli osservati tra il 2015 e il 2019.
Allo stesso tempo, secondo l’organizzazione con sede a Washington, i prezzi dell’energia dovrebbero scendere del 6% l’anno prossimo e di un altro 2% nel 2026. (AGI)