L’indice Nfib, che misura l’ottimismo delle piccole imprese negli Stati Uniti, è salito a 90,5 nel mese di maggio, il valore più alto degli ultimi cinque mesi, rispetto all’89,7 di aprile e al di sopra delle previsioni di 89,8. Il 22% dei titolari ha dichiarato che l’inflazione è il problema più importante nella gestione della propria attività, un dato invariato rispetto ad aprile e che rappresenta il principale ostcolo per le imprese.
“I piccoli imprenditori hanno bisogno di sollievo perché l’inflazione non si è attenuata molto”, ha dichiarato Bill Dunkelberg, economista capo della Nfib. Nel frattempo, l’8% degli imprenditori ha giudicato le scorte di magazzino attuali “troppo basse”, con un calo di quattro punti rispetto ad aprile e la lettura più bassa dall’ottobre 1981. I piani di assunzione sono aumentati di tre punti, raggiungendo un 15% netto, il valore più alto dell’anno. Inoltre, un 28% netto di intervistati prevede un aumento dei prezzi a maggio, con un incremento di due punti rispetto al mese precedente. Il 6% dei gli imprenditori infine ha dichiarato che i finanziamenti sono il principale problema delle aziende a maggio, il valore più alto dal giugno 2010. (AGI)