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Un turismo dolce e sostenibile, la risorsa strategica di ‘Valore Paese Italia’

Di
Redazione
|
17 Dicembre 2020

Un turismo dolce e sostenibile, la risorsa strategica di ‘Valore Paese Italia’

Un “Progetto Paese”, «ricco dal punto di vista delle Istituzioni coinvolte e della rappresentanza», anche «con una visione strategica e da sviluppare in collaborazione con le associazioni di categoria e la società civile». Così il Direttore Generale Turismo Flaminia Santarelli è intervenuta al workshop su “Valore Paese Italia” , promosso dall’Agenzia del Demanio, giovedì 17 dicembre 2020, per un tavolo di confronto sul turismo sostenibile, per la promozione del Sistema Paese e della sua competitività a livello internazionale attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, nell’ambito di un progetto di sviluppo nella sinergia tra cultura, turismo, ambiente e impresa.

Il progetto, presentato nello scorso mese di ottobre, in collaborazione con la Direzione Generale Turismo del MiBACT, con i Ministeri dell’Ambiente, delle Infrastrutture, della Giustizia e della Difesa, con ENIT- Agenzia Nazionale Italiana del Turismo e Invitalia, ANCI, ANAS e Ferrovie dello Stato, nonché con le Associazioni di settore.

Ha aperto i lavori il Ministro Dario Franceschini, insieme al Direttore dell’Agenzia del Demanio, Antonio Agostini. Le conclusioni sono state presentate dal Sottosegretario Lorenza Bonaccorsi, con delega al Turismo. Per il MiBACT, è intervenuto anche Paolo Piacentini, dell’Ufficio di Gabinetto, esperto in Cammini.


La Direzione Generale Turismo – ha affermato Santarelli – è «impegnata su più fronti in un “Progetto Paese”, per vincere le sfide del futuro riaprendo le porte al settore turistico, tra i più penalizzati dalla pandemia, ma che è anche la risorsa per il rilancio nazionale». Tra gli obiettivi di un piano strategico di sviluppo, per il Direttore Generale, infatti, è prioritario «riposizionare la competitività italiana nel settore turistico, con particolare attenzione alla pluralità del mercato interno, alla sostenibilità dell’offerta e alla sicurezza». Due le “parole chiave“, per «un nuovo turismo, fuori dagli schemi, che si integra al turismo tradizionale, in sinergia tra soggetti pubblici e privati e con una visione strategica, condivisa con le associazioni», ha detto Santarelli: “cautela” e “sicurezza“. A queste, se ne aggiungono altre due: fiducia e coraggio.

Quest’incontro, ha detto il Sottosegretario Bonaccorsi, rappresenta «una tappa importante di un percorso iniziato qualche mese fa, per provare a “buttare il cuore oltre l’ostacolo”». La crisi provocata dall’emergenza sanitaria rappresenta un’opportunità, di «ripensare il modello e l’offerta del turismo per un rilancio dell’asset economico-strategico di “cultura e bellezza”, che costituiscono la grande ricchezza dell’identità italiana».

Come ha affermato il Ministro Franceschini nei saluti di apertura, i tempi sono maturi per realizzare un progetto di sviluppo sostenibile che fino a qualche anno fa era “profetico”, di valorizzazione e insieme di tutela dei territori, in rete tra soggetti pubblici e privati, in «un turismo diverso da quello finora conosciuto, rispettoso della fragilità del nostro patrimonio storico artistico, capace di apprezzare luoghi, paesaggi e siti culturali minori e in grado di portare crescita armoniosa alle comunità». Le case cantoniere, gli edifici storici, le ferrovie, i fari, le fortificazioni, le riserve naturali, i cammini e i percorsi – ha concluso il Ministro –fanno parte di questo progetto e «rappresentano la bellezza, la ricchezza e l’unicità del nostro Paese».

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Fonte: beni culturali