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TURISMO: Il turismo religioso un settore in crescita. di Ettore Minniti – Responsabile Turismo e Sport di ConfederContribuenti.

Di
Redazione
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23 Settembre 2020

TURISMO: Il turismo religioso un settore in crescita.

Un tempo si parlava di turismo devozionale, oggi, in maniera più appropriata, di turismo religioso integrato da cultura e arte.

L’Italia dai mille campanili è un pozzo senza fine: santuari, chiese, conventi, abbazie, eremi e luoghi sacri. In ogni angolo del Paese trovi un piccolo gioiello da visitare, fotografare, scoprire; 100 mila chiese, 1.700 santuari che richiamano turisti da tutto il mondo, più di 6 milioni di persone l’anno, oltre 4 miliardi di euro il volume d’affari.

In Italia il turismo religioso è in forte crescita (al netto dell’attuale emergenza sanitaria). Tante le offerte delle agenzie di viaggio specializzate.

Non solo fede o spiritualità, ma anche cultura, arte, conoscenza, un patrimonio inestimabile generato dalle diverse invasioni dominanti. Costruito nel tempo dal genio dei nostri maestri di pittura e della scultura. Scalpellini, intarsiatori, lavoratori della pietra, architetti, ingegneri, geometri. Una popolo di geni, formato anche da artisti minori.

Ecco spiegato perché, ai giorni nostri, turisti, pellegrini, viaggiatori, e con essi tanti giovani, desiderano soggiornare in luoghi mistici per un turismo esperienziale da ripetere nel corso della vita. Oltre 4mila le strutture di ospitalità religiosa; secondo l’Istat l’1,6% dell’offerta ricettiva turistica italiana proviene dal settore dell’ospitalità religiosa.

Un settore quello del turismo religioso tutto da esplorare, ma sul quale gli imprenditori del turismo si possono scommettere per il business e la valorizzazione del territorio e il suo sviluppo, con itinerari alternativi alle mete tradizionali.

Una interessante prospettiva d’impresa. La valorizzazione e la promozione dei delle aree interne del nostro Paese, attraverso la fruizione del patrimonio religioso e culturale per creare nuove opportunità di crescita e di sviluppo culturale, sociale ed economico.

Obiettivo un nuovo marketing promozionale, una rete d’imprese che sappia lavorare in sinergia con gli enti locali e quelli religiosi. Le Diocesi in questo ambito dovrebbero assumere un ruolo fondamentale.

Le “politiche” del turismo del domani provengono da richieste dal basso, dai fruitori, da coloro che vivono il territorio (e non devono essere imposte dall’alto), con servizi multidisciplinari per soddisfare le richieste dei numerosissimi turisti della fede.

Come sempre, ConfederContribuenti sarà al fianco degli imprenditori che vorranno scommettersi in questo particolare settore che non conosce crisi e si propone come formatore per ‘corsi di specializzazione per operatori del turismo culturale e religioso’.