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Turismo, crisi e segnali di speranza per il futuro

Di
Redazione
|
29 Dicembre 2020

Turismo, crisi e segnali di speranza per il futuro

Il turismo è tra i settori più colpiti dagli effetti negativi della pandemia da COVID-19, con una perdita netta di circa 55miliardi di euro, un calo di oltre 57milioni di presenze e una riduzione nel volume di affari di circa il 95%. Secondo gli ultimi dati Istat, nel solo periodo estivo, luglio-settembre 2020, le presenze negli esercizi ricettivi sono diminuite di quasi il 37% rispetto all’anno precedente, con una drastica riduzione soprattutto degli ospiti stranieri (di oltre il 60%).

L’impresa turistica con il suo indotto contribuisce per circa il 13% al PIL nazionale. Secondo le stime di Banca d’Italia, le riduzioni sono state di più del 9% nel 2020.

Per affrontare questo momento difficile per il comparto del turismo e della cultura, il MiBACT ha stanziato finora oltre 11miliardi di euro in interventi economici di contrasto agli effetti negativi della pandemia. Circa 1,2miliardi di euro sono stati destinati a sostenere i lavoratori stagionali, intermittenti e a tempo determinato nel settore turistico e termale. È stato costituito un fondo per il turismo con una dotazione di 150milioni di euro per l’acquisizione e la valorizzazione di immobili destinati alla ricezione turistica. Per il ristoro degli esercizi commerciali nei centri storici delle Città d’Arte sono stati impegnati 500milioni di euro, 10milioni di euro per le mete del turismo religioso, 5milioni di euro per i bus turistici panoramici. Ammontano a 450milioni di euro i contributi a fondo perduto per le strutture ricettive e gli stabilimenti termali, 370milioni di euro per gli operatori di fiere, congressi e allestimenti. Nel triennio 2021-2023 sono previsti 300milioni di euro per lo sviluppo di attività turistiche nelle aree interne del Paese, 36milioni di euro per investimenti nelle aree dismesse. Nell’ambito del Piano Strategico Nazionale del Turismo, per la promozione turistica, sono stati stanziati 40milioni di euro.

Il Parlamento ha aggiunto nella Legge di Bilancio l’ulteriore stanziamento di 505milioni di euro per interventi di sostegno al comparto nel 2021. Di questi, 225milioni di euro sono stati varati per l’esenzione della prima rata IMU per le strutture turistiche ricettive, gli stabilimenti balneari e termali, fiere e congressi, discoteche e sale da ballo. Iltax credit per le locazioni è stato esteso all’intero settore, comprese le agenzie di viaggio e i tour operator, fino ad aprile 2021, con uno stanziamento di 160milioni di euro. È stato aumentato a 200milioni di euro nel 2021 il fondo del tax credit per le ristrutturazioni degli immobili destinati alla ricezione turistica; nel biennio 2020-2021 sono stati destinati 380milioni di euro. Sono stati impegnati 680milioni di euro per gli aiuti di Stato di ristoro per le perdite subite nel 2020 per agenzie di viaggio e tour operator (625milioni di euro), guide e operatori turistici (45milioni di euro).

Sempre secondo le stime di Banca d’Italia, la ripresa economica nel 2021 in Italia potrebbe segnare un +3,5% del PIL, grazie ai fondi del cosiddetto “Next Generation EU”, meglio conosciuto come Recovery Fund. Una componente importante, e strategica, sarà rappresentata dalla ripartenza e dal rilancio del settore turistico.

Tra le “buone notizie”, che danno un segnale di speranza e di fiducia, per autorevolezza e affidabilità della fonte, vanno evidenziati i dati pubblicati dal Segretariato Generale del World Tourism Organization, l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite. Benché il 2021 resti “critico” per le attese turistiche, almeno fino alla prossima primavera, a causa dell’ipotizzato perdurare dell’emergenza sanitaria, tuttavia, l’Italia sembrerebbe registrare un calo del turismo internazionale inferiore a quello di altri Paesi a vocazione turistica, per quanto piuttosto ingente, e un’aspettativa di ripresa nell’anno entrante migliore rispetto ai Competitors su scala mondiale. Se, infatti, il BelPaese mantiene da anni un dignitoso quinto posto nella classifica delle mete turistiche preferite su scala planetaria, secondo le opinioni degli esperti dell’Organizzazione Mondiale del Turismo dell’ONU, potrebbe ambire al secondo posto nel prossimo futuro, se non addirittura posizionarsi prima nel ranking mondiale del 2021.

Certamente saranno “favorite” le piccole e medie imprese che avranno investito nell’innovazione tecnologica, nella riqualificazione dell’offerta turistica e nella digitalizzazione.

L’offerta plurale e diversificata dell’Italia offre il potenziale per un nuovo “turismo dolce e lento”, alla scoperta dei tesori nascosti del patrimonio culturale nazionale, materiale e immateriale, che può rappresentare la risorsa strategica, il valore aggiunto e il futuro volano del BelPaese nel mercato turistico internazionale.

l’elenco completo degli interventi economici sul sito web istituzionale del MiBACT, nella rubrica dedicata al COVID-19, all’indirizzo http://www.beniculturali.it/covid2020

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Fonte: beni culturali