Dal primo ottobre sono entrate in vigore le nuove norme sull’anatocismo bancario, la pratica di ricapitalizzare gli interessi bancari. Gli istituti di credito stanno inviando ai correntisti lettere con cui invitano il cliente a sottoscrivere un’ autorizzazione preventiva da inviare entro il 1 Marzo 2017 che le autorizza ad addebitare gli interessi, altri costi sul conto ordinario, diversamente paventandogli, se il cliente non lo facesse, interessi di mora. I correntisti devono quindi scegliere se autorizzare maturati al 31 dicembre di ogni anno, che così diventano capitale e producono altri interessi, oppure se estinguerli con afflussi freschi di denaro. Confedercontribuenti invita i clienti delle banche a non firmare alcun modulo che le banche stanno inviando. La reintroduzione dell’anatocismo è avvenuta tramite la delibera del CICR – Comitato Interministeriale Credito e Risparmio – del 3 agosto 2016, intitolata “Modalità e criteri per la produzione degli interessi nelle operazioni poste in essere nell’esercizio dell’attivita’ bancaria”(pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 10 settembre), che attua le nuove norme sull’anatocismo previste dal secondo comma dell’art. 120 del Testo unico bancario (Tub), come riformato dall’articolo 17-bis del decreto legge 14 febbraio 2016, e ripristina l’anatocismo su base annua, offrendo al debitore la scelta tra autorizzare l’addebito degli interessi sul conto corrente al momento in cui questi divengono esigibili, dando attuazione alla loro capitalizzazione, oppure estinguerli entro 60 giorni (1 marzo) dal momento in cui diventano esigibili con l’afflusso di nuovi capitali cash. Nei prossimi giorni annuncia il presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, insieme al Vice Presidente Belluco e agli altri componenti della Direzione “stabiliremo un calendario di mobilitazione, per fermare una norma indegna e usuraia”.