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Tik Tok: rimossi negli Usa oltre 300 mila video inneggianti all’odio

Di
Redazione
|
24 Agosto 2020

Tik Tok: rimossi negli Usa oltre 300 mila video inneggianti all’odio

Di Daiana De Luca (Responsabile Comunicazione Confedercontribuenti)


Alzi la mano chi non ha ceduto, almeno una volta, alla tentazione di utilizzare la battigia come sfondo ad un mini video da condividere su Tik Tok. No, non diteci che non conoscete l’attualissima app di proprietà cinese che spopola sul web fa sbizzarrire giovani, ma anche meno giovani, nella realizzazione di video divertenti creativi e di breve durata che spaziano da un tema all’altro. Ma se pensate che Il social media 2.0 di cui vanno pazze anche le stars, sia solo una piattaforma goliardica, vi sbagliate.

Pensate che di recente Tik Tik è stato accusato dal governo statunitense di essere un potenziale strumento di spionaggio comunista ( ipotesi degna di diventare la trama di un film di spionaggio americano) e per questo si “candida” ad essere inserito nella “lista nera” del dipartimento del commercio Usa, seguendo, in pratica, le stesse sorti di Huawei… Ricordate?

Ma la notizia attuale che riguarda la piattaforma è ancora più preoccupante, se vogliamo… Infatti proprio Tik Tok ha recentemente  rimosso dal social network oltre 380 mila video negli Usa che inneggiano all’odio; la società ha fatto, inoltre, sapere che ha bandito ben oltre 1300 account che avevano violato le regole sui contenuti e comportamenti inneggianti all’odio, distruggendo anche circa 63 mila commenti su temi simili. “Questi numeri non rappresentano un successo al 100%-spiega il capo della sicurezza Usa di Tik Tok, Enri Han- ma confermano il nostro impegno sul tema”. E sulle accuse mosse dalla Casa Bianca relative ai legami tra Tik Tok ed il governo cinese, la società coglie l’occasione per respingere quelle che definisce solo “voci” e “disinformazione”.

Insomma, considerata la vicenda dei video eliminati dal social media, forse, il president USA Donald Trump, farebbe bene a bloccare l’attività della piattaforma in Usa, non tanto per il pericolo di spionaggio del governpo cinese, quanto per l’utilizzo improprio ed infelice che I suoi cittadini ne fanno.

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Fonte: Dal Quotidiano dei contribuenti
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