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Terrorismo: Genova snodo cruciale tra nord Africa e nord Europa

Di
Redazione
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17 Ottobre 2023

Genova, 17 ott. – Abdesalem Lassoued, presunto attentatore di Bruxelles, è solo l’ultimo dei nomi che si inserisce nella lista di terroristi o fiancheggiatori transitati per Genova. Uno snodo cruciale per la vicinanza col confine francese, ma anche per la presenza del porto dal quale con notevole frequenza partono e arrivano traghetti da e per il Nord Africa. Mentre si cerca di capire la ragione del passaggio di Lassoued nel capoluogo ligure, forse dovuta alla necessità di un passaporto da richiedere presso il consolato tunisino, è utile ricordare come un anno fa, la procura di Genova aveva smantellato una vera e propria cellula terroristica pakistana, “Gabar”. Il gruppo sarebbe stato legato a Zaheer Hassan Mahmoud, 27enne che nel settembre 2020 attaccò la ex sede del giornale satirico Charlie Hebdo, a Parigi, ferendo a colpi di mannaia due persone. Nel 2017 invece, la Digos – coordinata dal pm Federico Manotti – aveva arrestato Nabil Benamir, pronto a immolarsi per l’Isis: l’uomo era stato condannato a 5 anni e 10 mesi, con conferma della condanna in Cassazione nel 2020. Benamir viveva a Genova e venne arrestato dopo aver picchiato la moglie. Il suo nome spiccava tra quelli dei combattenti, ma aveva anche funzioni di addestratore e proselitismo in ambito jihadista. Nel suo cellulare erano state trovate le istruzioni su come costruire bombe con vecchi telefonini, o come pianificare attacchi utilizzando tir. Nel corso delle intercettazioni era stato sentito dire che aveva ricevuto la chiamata del Chiamante: per gli inquirenti è il segnale che un combattente è pronto a immolarsi compiendo stragi. Nello stesso anno gli inquirenti avevano accertato un passaggio dalla Liguria di Anis Hannachi, il fratello del killer di Marsiglia Ahmed che uccise due cugine. L’uomo sarebbe stato solo di passaggio dopo avere superato il confine francese. Nel 2016, infine, gli inquirenti hanno documentato che Noureddine Chouchane, il tunisino ucciso in un raid americano il 19 febbraio a Sabrata e ritenuto la mente di diversi attentati, tra i quali quello al museo del Bardo, era passato nel capoluogo ligure a gennaio 2011 per ritirare il passaporto dal consolato tunisino.