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LIBERO GRASSI, IMPRENDITORE CORAGGIO ED ESEMPIO ANCORA VIVO PER TUTTI
/in Antiracket /da ConfedercontribuentiSiamo a 26 anni dalla tragica morte di Libero Grassi, imprenditore-coraggio nato a Catania ed ucciso da “Cosa Nostra” all’età di 67 anni a Palermo per essersi opposto al racket.
“Se tutti si comportassero come me,non si distruggono le aziende,ma gli estorsori” – questa una delle tante frasi-denuncia di Libero Grassi.
Libero Grassi non aveva peli sulla lingua e mettendoci la faccia senza se e senza ma perseverava nella sua lotta per la legalità.
“Noi di Confedercontribuenti abbiamo i valori per i quali questo grande uomo ha lottato sino alla morte. Noi continueremo la nostra vocazione di supporto a chi sceglie di essere LIBERO promuovendo tutte le azioni che mirano ad educare alla legalità ma anche spronare le istituzioni affinché la giustizia non sia legata a numerosi cavilli burocratici che portano a desistere alcune volte dalla denuncia. Come diceva Libero nelle sue numerose campagne mediatiche: – Io non sono pazzo a denunciare, non pago perché non voglio dividere le mie scelte con i mafiosi, perché io ho fatto semplicemente il mio mestiere di mercante” – interviene Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti nel ricordo di Libero Grassi.
CONFEDERCONTRIBUENTI RICORDA IL GIUDICE PAOLO BORSELLINO
/in Le posizioni di Confedercontribuenti /da ConfedercontribuentiRoma, 19 luglio 2016 – Nel 1992, nella giornata di oggi, un Uomo simbolo della lotta alla mafia, morì tragicamente; il giudice Paolo Borsellino assieme alla sua scorta fu ucciso in via D’Amelio.
“Per noi di Confedercontribuenti che ogni giorno lottiamo e perseguiamo per affermare le legalità è doveroso ricordare il giudice Borsellino che assieme al suo collega e amico Giovanni Falcone sono tutt’ora il simbolo della giustizia contro i tentacoli della mafia. Sono tentacoli molto lunghi che sembrerebbero avere radici ovunque. Proprio quei tentacoli avrebbero eliminato prima il giudice Falcone e dopo Paolo Borsellino. Per non lasciare invano ed inutile il loro lavoro non DOBBIAMO AVERE PAURA di continuare questa lotta che per noi di Confedercontribuenti è missione.” – interviene il presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro.
Confedercontribuenti supporta, come da statuto, con il valido supporto delle forze di polizia tutti i vessati dalla burocrazia e dalla criminalità accompagnandoli nella denuncia e nella ricerca della verità.
CASO RIINA: CONFEDERCONTRIBUENTI, DENUNCIA DI APOLOGIA DI REATO PER BRUNO VESPA E I VERTICI RAI.
/in Ingiustizie /da ConfedercontribuentiNelle prossime ore l’Avv. Cristian Leonardi, su incarico del Presidente Nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro, presenterà una denuncia per APOLOGIA DI REATO nei confronti del giornalista Bruno Vespa, del Presidente della RAI Monica Maggioni e del Direttore Generale Antonio Campo dell’Orto per il programma “Porta a Porta” in cui è stato ospite Salvo Riina.
Roma, 7 aprile 2016 – Bruno Vespa alla trasmissione “Porta a Porta” su RAI1 di mercoledì 6 ha invitato il figlio del
mafioso Toto Riina per la presentazione del suo libro. Questo atteggiamento a dir poco scabroso e si aggiunge a quello di qualche mese fa quando invitò in trasmissione i parenti dei Casamonica.
“Perché Bruno Vespa, che è in cerca di scoop, invece di dare spazio mediatico alle mafie, non dà spazio alle problematiche degli italiani: pressione fiscale, equitalia, anatocismo ed usura bancaria, suicidi dettati dalla disperazione?” – chiede disgustato il presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro.
L’ ennesimo attacco alla legalità e alla lotta alla mafia che denota mancanza di rispetto per le vittime, i loro familiari e tutti gli italiani onesti.
“Questo atteggiamento colpisce ancora una volta le vittime della criminalità mafiosa. Noi di Confedercontribuenti che abbiamo fatto della lotta alle mafie e la diffusione della legalità uno dei nostri scopi sociali, senza bavagli e censure chiediamo che Bruno Vespa e la dirigenza RAI vengano perseguiti per apologia di reato poiché con il denaro degli italiani hanno contribuito a diffondere la “cultura mafiosa”, di chi ha già 8 ergastoli, come Toto’ Riina, e una condanna a 8 anni di carcere, come il figlio, improvvisamente diventato scrittore.” – conclude Finocchiaro.
IL FIGLIO DEL MAFIOSO TOTO’ RIINA OSPITE NELLA TELEVISIONE DI STATO: IL DISPREZZO DI CONFEDERCONTRIBUENTI
/in Ingiustizie /da ConfedercontribuentiL’ ennesimo attacco alla legalità e alla lotta alla mafia viene dalla TV di Stato.
Roma, 6 aprile 2016 – Bruno Vespa alla trasmissione “Porta a Porta” su RAI1 di che andrà in onda questa sera ha invitato il figlio del mafioso Toto Riina per la presentazione del suo libro. Questo atteggiamento a dir poco scabroso si aggiunge a quello di qualche mese fa quando invitò in trasmissione i parenti dei Casamonica.
“Perché Bruno Vespa, che è in cerca di scoop, invece di dare spazio mediatico alle mafie, non dà spazio alle problematiche degli italiani: pressione fiscale, equitalia, anatocismo ed usura bancaria, suicidi dettati dalla disperazione?” – chiede disgustato il presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro.
L’ ennesimo attacco alla legalità e alla lotta alla mafia che denota mancanza di rispetto per le vittime, i loro familiari e tutti gli italiani onesti.
“Questo atteggiamento schifoso sembrerebbe flagellare ancora una volte le vittime . Noi di Confedercontribuenti che abbiamo fatto della lotta alle mafie e la diffusione della legalità uno dei nostri scopi sociali, senza bavagli e censure denunciamo Bruno Vespa e la dirigenza RAI che con il denaro degli italiani sponsorizza i mafiosi.” – conclude Finocchiaro.