Rimborsi al 100% a imprese danneggiate dalla Brexit
Copertura al 100% delle spese sostenute dalle imprese per contrastare gli impatti negativi della Brexit. È quanto prevede l’avviso pubblico dell’Agenzia della coesione territoriale, pubblicato sul sito della stessa, che prevede di rimborsare le spese sostenute dal 1° gennaio 2020.
Per accedere agli incentivi, le imprese devono presentare una proposta di finanziamento che può essere compilata a partire dalle 12 del 13 aprile 2023 fino alle 12 del 12 luglio 2023. Le domande saranno valutate con un procedimento a sportello fino a esaurimento delle risorse.
Possono beneficiare del contributo le imprese private iscritte nel Registro delle imprese, danneggiate dal recesso del Regno Unito dall’Unione europea. Sono ammesse piccole, medie e grandi imprese.
Contenuto delle proposte
Le proposte di finanziamento dovranno prevedere iniziative che evidenzino il collegamento diretto con gli effetti negativi della Brexit, conformemente ai criteri di ammissibilità e selezione degli interventi previsti. Ciascuna proposta deve evidenziare i danni subiti, la relativa entità in termini economici e la coerenza con le finalità della Riserva di adeguamento alla Brexit.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese sostenute dal 1° gennaio 2020 fino alla data di presentazione della proposta di finanziamento; le proposte di finanziamento che prevedano spese effettivamente sostenute di importo complessivo non inferiore a 10 mila euro, al netto dell’Iva; spese relative a costi del personale e spese di viaggio (biglietti per aerei e treni); le spese di soggiorno, incluse le assicurazioni di viaggio, vitto, soggiorni, visti; i costi per consulenze e servizi esterni quali studi, formazione, sistemi informatici, creazione, modifiche e aggiornamenti di siti web, attività di promozione, comunicazione, pubblicità o informazione collegate all’iniziativa, altre consulenze e servizi specifici necessari, verifiche tecniche.
Sono ammissibili anche le spese per infrastrutture e per attrezzature connesse all’attuazione della proposta di finanziamento (hardware e software, strumenti e macchinari, attrezzi o dispositivi) . Ai costi possono essere aggiunte le spese generali, d’ufficio e amministrative (canoni, utenze, forniture per ufficio, manutenzione, pulizia, calcolate su base forfettaria fino al 7% dei costi diretti ammissibili).
Per l’acquisto o l’utilizzo di beni a utilità pluriennale sono ammesse al finanziamento solo le spese sostenute dal 1° gennaio 2020 fino alla presentazione della proposta di finanziamento.
Entità del contributo
Il contributo finanziario è concesso in regime de minimis. Il bando prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto pari al 100% della spesa ritenuta ammissibile, fino a massimo 200 mila euro. L’aiuto sarà assegnato sotto forma di rimborso delle spese sostenute e documentate nelle proposte di finanziamento.
Dalla richiesta dovrà emergere un approfondimento del nocumento subito. Dovrà essere allegata la documentazione attestante il compimento dei percorsi formativi, la documentazione relativa all’incremento dei costi dei controlli doganali, fitosanitari e quella attestante l’incremento dei costi per etichettatura Ukca. Dovrà essere presente anche una descrizione del contesto di riferimento ed evidenziato l’impatto negativo subito.
Invio dal 13 aprile
Il proponente può presentare una sola proposta di finanziamento, da compilare entro i termini fissati.
L’ammontare complessivo delle risorse a disposizione è pari a 112 milioni di euro. In caso di ulteriori disponibilità finanziarie, l’amministrazione comunicherà tempestivamente, con avviso sul proprio sito istituzionale, l’aumento della dotazione finanziaria.
Considerando che il bando prevede un contributo del 100% della spesa, non è prevista cumulabilità con altri aiuti pubblici concessi per le stesse spese inserite nella proposta di finanziamento.
Fonte: NT Norme e Tributi
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Source: Per le imprese
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