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Riforma Fiscale: Focus sul Lavoro Autonomo nel Disegno di Legge Delega

Di
Redazione
|
10 Agosto 2023

Nel quadro della riforma fiscale, il disegno di legge delega assegna un’attenzione significativa al lavoro autonomo, rappresentando una parte sostanziale della ristrutturazione del modello di imposizione sui redditi delle persone fisiche.

Aggiunta di Obiettivi nella Fase Parlamentare

La fase dei lavori parlamentari ha introdotto ulteriori obiettivi nell’articolato della legge delega, mantenendo l’impostazione originaria. Nella transizione alla Camera dei Deputati, è stata aggiunta l’obiettivo di razionalizzare la distribuzione temporale del carico fiscale sulle persone fisiche in regime di partita IVA. Questo aspetto si riscontra nella lettera f) del comma 1 dell’articolo 5 del disegno di legge, che si concentra sui redditi di lavoro autonomo. Questa lettera si compone ora di due parti ben distinte:

  1. La prima parte mira a consentire ai lavoratori autonomi, agli imprenditori individuali e in generale a coloro ai quali si applicano gli studi di settore la possibilità di effettuare i versamenti degli acconti e dei saldi delle imposte sui redditi con frequenza mensile.
  2. La seconda parte si focalizza sulla semplificazione e razionalizzazione dei criteri per definire il reddito derivante da attività professionali e artistiche.

Nuovi Meccanismi di Versamento e Definizione del Reddito

Per quanto riguarda il primo punto, è probabile che con l’implementazione di questa delega, i contribuenti interessati avranno la possibilità di optare per il versamento rateizzato del secondo acconto delle imposte sui redditi, simile a quanto già possibile per il saldo e il primo acconto.

Per quanto concerne la seconda parte, il fine sarà raggiunto attraverso cinque azioni specifiche.

  1. Riduzione delle Deducibilità: Si prevede l’inclusione nel reddito di lavoro autonomo di tutti gli importi e i valori ottenuti da qualsiasi fonte durante l’esercizio dell’attività professionale o artistica. Le spese sostenute dal professionista e rimborsate successivamente dal cliente non saranno più deducibili dal reddito imponibile.
  2. Cambiamenti nella Temporalità degli Incassi: Si propone una revisione del criterio di registrazione temporale dei compensi incassati dai professionisti, allineandolo al momento in cui viene effettuata la ritenuta da parte dei committenti. In altre parole, l’imputazione avverrà quando le somme escono dalla disponibilità del cliente, piuttosto che al momento dell’accredito.
  3. Equiparazione tra Acquisto e Leasing: Si intende equiparare l’acquisto in proprietà degli immobili strumentali o adibiti all’esercizio professionale all’acquisizione tramite leasing. Attualmente, i canoni leasing possono essere dedotti per almeno 12 anni, mentre per gli immobili acquisiti in proprietà non è possibile.
  4. Riduzione delle Ritenute d’Acconto: Si mira a evitare che i professionisti accumulino situazioni creditorie verso l’Erario attraverso una riduzione delle ritenute d’acconto per coloro che dipendono da professionisti con dipendenti e collaboratori.
  5. Aggregazioni Professionali: Si prevede l’applicazione del principio di neutralità fiscale alle operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali, inclusa la trasformazione da associazioni professionali a società tra professionisti.