Dal 1 gennaio 2000 io e mio marito partendo da zero io e mio marito abbiamo aperto una falegnameria, abbiamo preso in affitto un capannone e a rate abbiamo pagato i primi macchinari.. avevamo parecchio lavoro quindi iniziamo ad acquistare altri macchinare e assumere dipendenti, uno allo volta, fatturato in salita costante anno per anno. Nel 2004 decidiamo di acquistare un capannone perché l’affitto era tanto quanto la rata di un mutuo. accendiamo un mutuo. 2005 2006 2007 tutto bene, paghiamo tutto e arriviamo nel 2007 a 500.000 euro di fatturato e 4 dipendenti più io in amministrazione e mio marito in produzione. Ordini in aumento e quindi chiediamo alla banca ulteriore supporto finanziario. gli elementi erano tutti positivi ma la banca fa un processo alle intenzioni… Prevede già la crisi del settore edile e dubita dei nostri futuri incassi dai clienti che per la maggior parte erano imprese edili… Decidiamo che possiamo farcela anche senza ulteriore aiuto dalla banca… nel frattempo salgono i tassi e la rata del mutuo lievita… La banca (preferisco non fare il nome visto che dopo 9 anni di guerra l’anno scorso abbiamo raggiunto un ottimo accordo stragiudiziale per il quale ho l’obbligo del silenzio) ci ostacola in tutti i modi, ci segnala alla centrale rischi e le altre banche con cui avevamo fidi ci revocano tutto. Rientro con tutte ma con questa banca con cui avevo il mutuo non c’è modo di trovare un accordo (questo dura per anni fino al 2017 quando finalmente cede le armi)
Da quando la banca ha iniziato ad ostacolarci ho iniziato ad avere la sensazione che qualcosa non andava. Facevo continuamente versamenti e i soldi non bastavano mai, il direttore telefonava sempre dicendo che dovevo versare perché il conto era sconfinato. Vedevo addebitate spese e commissioni in continuazione e ogni trimestre interessi folli… troppo per i fidi che avevo… Ho iniziato a cercare su internet ed ho scoperto il “favoloso mondo dell’usura bancaria“, scoprivo che era abbastanza frequente e che quasi tutte le banche la applicavano spesso e volentieri ben sapendo di rimanere impunite un po’ per la loro figura istituzionale (pensare comune che la banca non può essere disonesta) e un po’ perché nel 2008-2009 le cause per usura bancaria erano molto poche… Quando nel 2009 andavo dicendo in giro che volevo fare la causa alla banca per usura, la maggior parte delle persone mi rideva in faccia, mi dicevano che ero pazza, che ero un piccolo Davide contro il gigante Golia, che le banche hanno i migliori avvocati, ecc… ecc…. (tutto falso). Io la mia causa l’ho vista ed è stata rilevata usura in quasi tutti i trimestri… La gente se ne può accorgere relativamente. Quando hanno la sensazione che ho avuto io tanti anni fa devono far controllare i conti a chi, come me, fa le perizie ed è in grado di valutare se ci sia usura o anche altri illeciti.
La piccola e media impresa fa molta fatica a sopravvivere soprattutto perché principalmente manca la fiducia del sistema bancario nell’imprenditoria italiana medio piccola… le banche preferiscono finanziare solo la grande industria. Per il sistema bancario i piccoli sono fondamentalmente incapaci, non sanno investire o fanno investimenti sbagliati e la maggior parte delle volte non guadagnano e non sono patrimonializzati… bisogna stringere i denti, essere virtuosi… cercare di incassare in tempi brevi e concordare con i fornitori pagamenti lunghi non avendo fido per coprire il cash flow.
La commissione di massimo scoperto è stata abolita nel 2009 ed era, oltre al tasso di interesse sul fido, un ulteriore costo a carico dell’azienda… tale commissione che a tutti gli effetti si configurava come un doppio interesse sul fido e in molti casi l’entità della csm applicata era paradossalmente 2-3-4 volte tanto l’interesse. Ho visto conti correnti dove l’interesse del trimestre era 300 euro e cms di 1.500 euro e anche casi più estremi…. l’usura bancaria non è un termine corretto… a tutti gli effetti è semplicemente usura punita dall’art. 644 del codice penale che prevede le aggravanti se commessa in ambito bancario… l’usura in banca e l’usura di strada sono equiparabili.
Io sono nata guerriera, sin da bambina mi chiamavano Giovanna D’Arco per il mio spirito ribelle e per la capacità che avevo di vedere le ingiustizie… non ho mai avuto paura di dire le mie idee e di difendere chi era vittima anche di una piccola ingiustizia.. crescendo tutto questo mi è rimasto, non ho mai avuto paura di chi avevo di fronte, soprattutto se mi reputavo vittima di ingiustizia, ho sempre sostenuto il confronto senza mai farmi intimorire… non ho mai pensato di mollare perchè sapevo che ne sarebbe valsa la pena e che avrei vinto la mia guerra… dovevo salvare la mia azienda, la mia casa, la mia vita e i miei figli che crescevano… avevo il dovere di farli stare bene e di dargli un futuro sereno.
Nel senso che chi sbaglia paga…. nella mia vita ho fatto degli errori e li ho sempre pagati ma non ho mai voluto pagare gli errori degli altri…. tolleranza zero vuol dire che le banche devono avere gli stessi doveri di tutti noi, non sono dei privilegiati, non possono distruggere aziende e famiglie e restare impuniti, devono avere rispetto, onestà e lealtà. Punto.
Successi ne raggiungiamo tutti i giorni…. nell’ambiente bancario mi conoscono bene, sanno che non faccio le battaglie se non sono giuste, i numeri che scrivo nelle perizie sono corretti e se chiedo 100 è perché ci spetta 100… direi che mi stimano e spesso e volentieri vengono a trattative ben sapendo che ho ragione…. non è nel mio stile contestare cose assurde e quindi sanno che sono corretta e leale… le attività spaziano da trattative stragiudiziali con le banche cioè accordi di ristrutturazione del debito e se ci sono delle contestazione anche uno sconto sullo stesso…. se non vengono al tavole con le buone, facciamo le perizie e notifichiamo atto di citazione…. molto spesso arrivano al tavolo prima che il giudice emetta la sentenza…
Bella domanda. Le leggi che regolamentano il credito sono chiare ma come sempre in questo paese le leggi sono interpretabili per gli amici e applicabili per i nemici generando una grandissima confusione. la politica dovrebbe approfondire dove stanno le dubbie interpretazioni della legge e modificare la legge nei punti in cui da adito ad interpretazioni… ora siamo nelle mani del giudici che purtroppo sono ondivaghi.
Fare attenzione quando si chiede un fido o un mutuo in banca… non fare il passo più lungo della gamba…. la prospettiva di un grosso fido e molti soldi a disposizione allieta, ma bisogna pensare che poi bisogna essere in grado di restituirlo… evitare il più possibile di dare ipoteche…. bisogna convincere la banca della solidità dell’azienda e convincerla ad avere fiducia nell’azienda… non devono dare i soldi solo perché riescono a catturarvi la casa…. loro non hanno fretta e la casa la possono vendere con calma…