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Patto fiscale tra Stato e italiani per cancellare debiti insostenibili

Di
Redazione
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25 Febbraio 2016

L’associazione a difesa dei contribuenti ha lanciato un appello al governo Renzi perché stringa “un patto fiscale fra italiani”, in grado di superare un sistema sanzionatorio “usuraio” che triplica il debito fiscale rendendone impossibile la restituzione.

Nella sua lettera alle autorità di Palazzo Chigi, Carmelo Finocchiaro, presidente di Confedercontribuenti chiede interventi su Equitalia, banche emutui. Tra i suggerimenti è previsto un condono delle sanzioni, degli interessi e degli aggi delle cartelle esattoriali, per tutti coloro che non hanno potuto pagare.

Secondo Finocchiaro sarebbe insomma una ‘win-win situation‘, perché se il debitore non paga, lo Stato finisce anche lui per perdere i propri soldi.

“Io chiedo che il Governo, con la scelta della cartolarizzazione sui crediti bancari, non consenta di far cadere milioni di italiani nelle mani di società di scopo, magari straniere che con azioni a catena ‘esproprino’ la povera gente di risorse fondamentali per sopravvivere”.

Anche in questo caso un “patto per un piano sostenibile di rientro, spiega Finocchiaro, “dovrà costituire un impegno centrale del governo”, insieme a “una grande riforma che metta fine al ripetersi dei fenomeni legati all’usura bancaria e ai ricorrenti vizi contrattuali”.

L’Italia ha bisogno di riscatto

Infine il leader dell’associazione chiede al premier Matteo Renzi di intervenire anche nel mercato immobiliare e del credito, e nello specifico di non recepire la direttiva dell’Unione Europea 17 del 2014 (Mortgage Credit Direttive, ossia la direttiva sul credito ipotecario), “poiché diventerebbe un dramma per migliaia di famiglie, che aspirano ad avere una casa”.

I contribuenti italiani, secondo Finocchiaro, “hanno bisogno che venga data loro un’altra opportunità e tutta l’Italia ha bisogno di riscatto“. I cittadini italiani “hanno perso il loro potere di acquisto e a causa di ciò, sono in moltissimi coloro che a stento possono acquistare il necessario per la spesa quotidiana”.

“Imprenditori e padri di famiglia continuano a gettare la spugna, in molti casi compiendo gesti estremi come il suicidio, poiché non vedono alcuna speranza nel loro futuro”. Nonostante gli sforzi del governo, “le imprese continuano a chiudere, gli over 35 sono lasciati fuori dal mercato del lavoro e le banche trasformate in agenzie immobiliari per via degli espropri e pignoramenti in forte crescita”.

Per questi motivi “bisogna ridare la possibilità di poter pagare ai contribuenti, non secondo le aspettative di istituzioni pubbliche e private, che determinano a tavolino o sulla base di previsioni normative, condizioni irrealizzabili, ma secondo le reali possibilità di ognuno”.

(dal WSI)