Presentato a Forlimpopoli il gran tour della Notte Bianca del Cibo italiano, iniziativa fortemente voluta dai Ministeri dei Beni e delle attività Culturali e quello delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per la notte del 4 agosto, ricorrenza della nascita di Pellegrino Artusi. L’iniziativa è stata indetta per valorizzare nel 2018 Anno del Cibo Italiano, lo straordinario patrimonio enogastronomico nazionale. Un tour che, a partire da Rimini a Piacenza passando per Bologna, attraverserà gran parte dell’Emilia-Romagna e del Paese.
La Notte tributo ad Artusi (Forlimpopoli 1820/Firenze 1911) riconosce ed esalta il suo ruolo da perfetto testimonial nel mondo. Artusi infatti con il ricettario La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene aggregò, per la prima volta, la cucina italiana raccogliendo e sintetizzando le mille tradizioni locali esaltandone basi comuni e le diversità. Una ‘manuale artusiano’ tradotto in moltissime lingue per chi ama o vuole conoscere la cultura italiana.
Tanti gli eventi previsti, a partire da Forlimpopoli dove sommelier aderenti all’Ais presenteranno i migliori vini della regione nella terza tappa di Tramonto DiVino, iniziativa che promuove l’abbinamento vino-cibo. Dall’entroterra alla costa dove, il Grand Hotel di Rimini, ha deciso si celebrare Artusi con ricette tratte dal manuale e preparate dallo chef Claudio Di Bernardo. Con dimostrazioni di pasta tirata a mano dalle Mariette e una mostra di disegni sul cibo realizzati dal grande regista romagnolo, Federico Fellini.
Non stupisce che sia l’Emilia-Romagna, tra le grandi locomotive italiane del comparto gastronomia, a rivendicare un forte ruolo: “Siamo la Regione che detiene il record italiano e europeo dei prodotti di eccellenza – ha voluto sottolineare l’assessore all’Agricoltura della Regione, Simona Caselli – ben 44 tra Dop ed Igp. Oltre a 393 specialità iscritte nell’elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali (PAT). Dalle paste fresche alla biscotteria artigianale, per finire con i formaggi e le carni.
Il fatturato 2016 delle imprese emiliano-romagnole del circuito Dop-Igp è stato stimato in oltre 2,7 miliardi di euro e l’agroalimentare di qualità – ha proseguito l’assessore – è il nostro biglietto da visita sui mercati internazionali. Insieme ad un ambasciatore della cucina italiana come Massimo Bottura, miglior chef al mondo, Casa Artusi, punto di riferimento internazionale per la cucina emiliano-romagnola e Parma città Unesco della Gastronomia”
E che iniziative come la Notte Bianca del cibo siano un indicatore e un potente attrattore per lo sviluppo di un turismo attento e alla ricerca di nuovi interessi nel nome dell’identità territoriale e del buon vivere lo ha precisato Andrea Corsini, titolare dell’Assessorato al Turismo dell’Emilia Romagna: “Il cibo è cultura e tradizione, legame col territorio e traino di promozione turistica. Non a caso la nostra Food Valley è indicata nelle motivazioni che hanno spinto una guida, come Lonely Planet, a incoronare l’Emilia-Romagna come prima meta Europea nel ‘Best in Europe 2018’ davanti a nazioni come Spagna e Olanda. Un segno ulteriore dell’attrattività delle nostre eccellenze enogastronomiche – ha argomentato Corsini – ormai ampiamente conosciute e riconosciute fuori dai confini regionali e nazionali. Come dimostrano i dati dei flussi turistici sempre in crescita che a, fine 2017, hanno premiato le città e i territori della nostra regione con cifre record: presenze che hanno sfiorato i 57 milioni – 3,4 milioni in più rispetto al 2016”.
A partire dalla via Emilia, saranno tantissimi i luoghi coinvolti e gli eventi dedicati. A partire dai Musei del gusto, dall’Enoteca Regionale e dai ristoratori. A partire da quelli presenti sulla ‘Via Artusiana’ che, da Forlimpopoli arriva a Firenze. E il Capoluogo toscano, città di adozione del grande gastronomo romagnolo, non poteva mancare, con un focus dedicato a Pellegrino Artusi e la sua Cucina che si terrà nel Mercato Centrale in San Lorenzo, ritrasmesso in diretta da Radio Toscana, in collaborazione con l’Accademia della Cucina italiana.
Aderiranno all’iniziativa, anche molte case museo degli italiani illustri aderenti all’Associazione Case della Memoria, aprendo le porte nella serata della Notte Bianca del Cibo Italiano: come Casa Artusi a Forlimpopoli, Casa Pascoli a San Mauro Pascoli (FC) o Casa Puccini a Lucca,
Ma la Notte Bianca passerà anche negli Eataly di Torino, Firenze e Roma dove, per l’occasione, saranno proposti i dolci che Pellegrino Artusi presenta come simbolo delle tre città simbolo dell’Unità d’Italia: Dolce Torino, Dolce Firenze e Dolce Roma.
Ai capi opposti del globo Andrea Segre, del Comitato Scientifico Casa Artusi e Presidente Fondazione FICO, sarà a Toronto con la Comunità emiliano-romagnoli Amarcord, mentre Margarita Fores titolare di Casa Artusi Philippines (Miglior Chef Donna dell’Asia 2016 – 50 Best San Pellegrino) sarà a Manila con la proposta di ricette Artusiane nei dodici locali della catena Cibo. Anche altri chef premiati nel nome di Artusi, hanno aderito alla notte bianca del cibo, come Gino Angelini (Osteria Angelini) a Los Angeles.
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Fonte: beni culturali