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Nel lavoro lo stipendio alto è il requisito più ricercato

Di
Redazione
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25 Luglio 2023

L’innesto di tecnologia e nuovi modelli organizzativi sulla questione generazionale ha profondamente cambiato l’approccio delle diverse generazioni al mercato del lavoro. E ha complicato la gestione delle risorse umane. Una ricerca di Assirm per Confindustria Intellect, con il contributo di Bilendi, GfK, IZI, ha indagato il tema della nuova relazione con il mondo del lavoro, prendendo un campione di 1000 intervistati, rappresentativi di circa 26,5 milioni di italiani dai 18 ai 55 anni, occupati e non. Emerge un universo valoriale in cui la vita privata prende il sopravvento, soprattutto tra chi è più giovane, e una buona retribuzione viene considerata centrale. Matteo Lucchi, presidente di Assirm e vicepresidente vicario di Confindustria Intellect, spiega che «ci sono 2 elementi di complicazione che emergono rispetto al passato. Il primo è dato dal fatto che con la pandemia abbiamo fatto delle riflessioni su noi stessi più analitiche. Il secondo è che oggi gli elementi alla base della soddisfazione del lavoro sono tanti. Questo fa sì che dovendo definire un podio devo mettere 3 vincitori, tre primi. Ma con una complicazione in più, data dal fatto che hanno un peso non analogo per le diverse generazioni».

Se consideriamo la media delle risposte, un lavoro che soddisfa combina l’equilibrio con la vita privata, come dice il 55% degli intervistati, il self improvement (55%), e la retribuzione e i benefit (53%) che continuano ad avere un peso centrale. C’è però un fattore su cui in molti (55%), almeno a parole sarebbero disposti ad un piccolo arretramento economico e cioè poter lavorare un giorno in meno alla settimana. «Flessibilità degli orari e smart working rappresentano qualcosa di ormai dato per scontato per i più giovani, ma sono vissuti quasi come un benefit per i più maturi. Sicuramente è fondamentale per gli occupati del terziario», interpreta Lucchi.

Se guardiamo alle medie, il livello di soddisfazione del proprio lavoro cresce con l’avanzare dell’età: è il 49% tra chi ha 18-24 anni e arriva al 66% nell’ultima fascia considerata, quella dei 45-54enni. Il lavoro per gli italiani ruota soprattutto attorno a due fattori: ambizione e sfida da un lato e necessità dall’altro. Seguono componenti di progettualità e istanze di autoespressione. Le risposte che indicano la ricerca di senso, però, cambiano a seconda dell’età: tra i 18-24enni il 27% dice un modo per realizzarsi, il 24% un’ambizione e il 22% una necessità. A mano a mano che si sale con l’età il tema dominante diventa la necessità.

Immaginando un nuovo lavoro, nella top five di quello ideale, in media, al primo posto c’è una buona retribuzione con il 61% delle risposte, seguita, allo stesso livello (58%) dal trattamento equo dei lavoratori e da un contesto di lavoro stimolante. Declinando le risposte per fasce generazionali, però, la gerarchia delle risposte cambia. Tra i 18-24enni predomina il trattamento equo dei dipendenti (68%), seguito dal contesto di lavoro stimolante (67%) e dalla buona retribuzione (66%). A mano a mano che l’età sale prevale la buona retribuzione.

Gli ingredienti sono tanti e tenerli insieme è tutt’altro che semplice, proprio per le differenze generazionali. Saverio Addante, presidente di Confindustria Intellect, osserva che «la condizione per contribuire al successo organizzativo ricercato dal sistema Impresa Italia include la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti, essere flessibili nel pensiero e nell’approccio, ma anche l’integrità, l’ambiente collaborativo e i comportamenti etici. E poi abilità di gestire e ispirare gli altri». Ma non solo. «Richiede anche uno sforzo del Governo verso visioni innovative che vadano oltre il mero assistenzialismo – aggiunge Addante -. Elegante sarebbe oggi parlare anziché di una Cassa Integrazione per il “caldo”, di un imponente progetto di costruzione del valore, che potrebbe passare per esempio da un Credito di Imposta forte sul condizionamento ecosostenibile delle sedi aziendali».

Fonte: Il sole 24 ore