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MORNING BELL = Cosa si aspettano i mercati

Di
Lucia Cutrona
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29 Febbraio 2024

Roma, 29 feb. – I mercati viaggiano deboli e incerti, in attesa dei dati di oggi sul Pce, l’indice dei prezzi Usa preferito dalla Fed, che potrebbero fornire nuovi indizi su quando la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse. Dopo il rally della scorsa settimana, alimentato dall’euforia per il potenziale dell’intelligenza artificiale, il trend dell’azionario appare in calo e su questo incide anche il mood degli investitori che puntavano ad un primo taglio Fed a primavera ma hanno posticipato le previsioni a giugno. D’altra parte l’economia Usa appare solida: il Pil è cresciuto a un ritmo sostenuto nel quarto trimestre grazie alla forte spesa dei consumatori, anche se ieri è stato rivisto al ribasso dal 3,3% al 3,2%.  Intanto diversi funzionari della Federal Reserve hanno avvertito che la banca centrale ha parecchio lavoro da fare per ridurre l’inflazione.Il presidente della Boston Fed Bank, Susan Collins, ha detto ieri che la Fed dovrebbe “prendersi del tempo” per valutare i dati prima di apportare qualsiasi modifica alla sua politica, al fine di essere sicuri di rispettare entrambi i mandati della banca centrale di massima occupazione e di stabilità dei prezzi. Inoltre, il presidente della Federal Reserve di New York John Williams ha affermato che, anche se c’è ancora una certa distanza da percorrere per raggiungere l’obiettivo di inflazione del 2% della Fed, quest’anno si aprirà la porta a tagli dei tassi a seconda di come arriveranno i dati. Oggi in Asia i listini sono contrastati. La Borsa di Tokyo è sotto la parità e arretra ulteriormente rispetto ai massimi storici. I dati sull’inflazione nipponica più caldi del previsto pubblicati all’inizio di questa settimana hanno alimentato le scommesse secondo cui la Boj potrebbe porre fine al suo regime di tassi di interesse negativi entro aprile. E questo non è piaciuto ai mercati.