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MORNING BELL = Cosa si aspettano i mercati

Di
Lucia Cutrona
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28 Febbraio 2024

Milano, 28 feb. – Il governatore della Fed Michelle Bowman ha dichiarato ieri di non avere fretta di tagliare i tassi, per via dei rischi al rialzo sull’inflazione. Intanto il 63% dei trader si aspetta che la Fed inizi a tagliare i tassi entro giugno, in calo rispetto a quasi il 98% di fine di gennaio, mentre la scommessa per un taglio dei tassi a luglio è alta e si attesta all’83,6%. Sul fronte obbligazionario i rendimenti sui Treasury ondeggiano, col 10 anni sotto al 4,3% e il 2 anni, che segue da vicino l’andamento dei tassi Fed, sotto il 4,7%.
“Penso che gli investitori si stiano abituando all’idea che la Fed non taglierà i tassi tanto presto”, afferma Peter Andersen, fondatore di Andersen Capital Management a Boston, secondo il quale le speranze di un atterraggio morbido – in cui la Fed abbasserà l’inflazione senza danneggiare gravemente l’economia – stanno sostenendo il sentiment del mercato.”Mi aspetto un dato favorevole per il Pce, che indichi che l’atterraggio morbido abbia guadagnato terreno” ha aggiunto.      In Asia, lo yen è rimasto bloccato al livello psicologicamente alto di 150 per dollaro e a Tokyo il Nikkei arretra, dopo aver toccato nuovi picchi record questa settimana. In calo Hong Kong e Shanghai, rispettivamente quasi dell’1% e di oltre lo 0,50%, dopo che lo sviluppatore immobiliare cinese Country Garden ha fatto sapere di aver ricevuto oggi al Tribunale di Hong Kong un’istanza di liquidazione dai creditori, offuscando le sue prospettive di risanamento del debito e minando gli sforzi di Pechino per ripristinare la fiducia nell’indebitato settore immobiliare. La Borsa di Seul avanza quasi dell’1% e quella neozelandese di oltre l’1%, mentre Sydney è sotto la parità, dopo che in Australia l’inflazione si è mantenuta ai minimi da due anni a gennaio, nonostante le previsioni al rialzo, rafforzando le aspettative secondo cui difficilmente i tassi di interesse aumenteranno ulteriormente.