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Maniscalco a 25 anni, quando la passione incontra l’opportunità: intervista a Luigi Caprino

Di
Redazione
|
29 Luglio 2020

Maniscalco a 25 anni, quando la passione incontra l’opportunità: intervista a Luigi Caprino

Di Daiana De Luca (Responsabile Comunicazione Confedercontribuenti)


Per la rubrica “l’Italia che non si arrende”, la redazione del Quotidiano dei Contribuenti ha intervistato, Luigi Caprino, giovane imprenditore venticinquenne, che ha fatto della sua passione, l’amore per gli animali, una vera e propria professione, continuando l’originario progetto del padre di gestire l’azienda agricola di famiglia.

 

Sulla scelta professionale

“La scelta di intraprendere questa strada, un po’ inusuale per un venticinquenne, nasce da una passione che mi è stata tramandata da mio padre. Ho iniziato  a fare il maniscalco subito dopo il diploma, mentre, prima di quel momento, in virtù della mia grande passione per i cavalli, andavo ad aiutare mio padre dopo la scuola, conseguita la maturità ho, appunto, iniziato un vero e  proprio percorso professionale che mi ha portato, oggi, ad essere autonomo in quello che faccio. Gestisco anche, insieme a mio fratello, la nostra azienda agricola che si trova a Letojanni, una realtà, anch’essa creata da mio padre ed oggi portata avanti, nel rispetto delle passioni di famiglia, da noi figli”

 

Giornata tipo

La mia giornata tipo inizia abbastanza  presto; soprattutto in questo periodo, considerato che abbiamo in programma di partecipare ad una gara di cavalli, usciamo abbastanza presto per non fare affaticare gli animali con l’allenamento. Al rientro, prima che il sole sia già caldo, iniziamo con la mungitura delle capre e vacche, e  governiamo i cavalli e gli animali, tra cui pecore, capre e mucche che portiamo al pascolo. Se il lavoro in azienda me lo consente ed io ho richieste di ferrature di cavalli, mi dedico a questa attività, oltre a quelle di allevamento ed allenamento di cavalli arabi ed orientali. La sera, poi,  di nuovo lo stesso iter della mungitura; ogni tanto, poi, quando mi portano qualche puledro in doma, mi dedico a questo. Non esiste un giorno di riposo con gli animali; non esistono il sabato, la domenica, le feste… c’è sempre tanto da fare. Faccio molto raramente la vita del venticinquenne; mi stimola molto di più dedicarmi alla mia azienda che, peraltro, attualmente è interessata da lavori di ristrutturazione; l’impegno è, dunque, raddoppiato ed io rifarei sempre la scelta di proseguire in questa attività che mi riempie di orgoglio e soddisfazione“.

 

Messaggio ai coetanei

“Cosa dico ai miei coetanei? Li invito a provare a vivere questo stile di vita perché completamente diverso da quello cittadino o di paese; questa è la vita migliore che si possa fare per chi è amante della terra, degli animali e delle tradizioni“.

 

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Fonte: Dal Quotidiano dei contribuenti
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