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Made in Italy, 1 miliardo per il Fondo sovrano ma cala la dote aiuti

Di
Redazione
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1 Giugno 2023

Sulla dote del Fondo sovrano per il made in Italy, previsto dal disegno di legge approvato ieri dal consiglio dei ministri, si è discusso fino all’ultimo minuto. Il risultato è la previsione di 1 miliardo in due anni – 700 il primo e 300 il secondo – ma nel contempo cambia il coinvolgimento della Cassa depositi e prestiti, inizialmente immaginata come riferimento dell’operazione, attraverso fondi di i nvestimento. Per finanziare il Fondo, infatti, si ricorrerà probabilmente al Patrimonio destinato, un plafond già a disposizione della stessa Cdp. Il Fondo, che dovrà investire in aziende di filiere produttive strategiche, anche per facilitare l’approvvigionamento di materie prime critiche, nelle intenzioni del governo sarà alimentato per almento 500 milioni anche da Casse previdenziali dei professionisti, fondi privati, assicurazioni e fondi sovrani stranieri. Un successivo decreto attuativo fisserà le regole di funzionamento.

Il “Ddl per la valorizzazione, promozione e tutela del made in Italy”, un testo di 50 articoli coordinato dal ministero delle Imprese e del made in Italy, ricalca in buona parte le bozze fin qui circolate, soprattutto per le misure a costo zero e con limitato impatto di copertura. Saltano invece, quantomeno dall’ultima bozza, il rifinanziamento della Nuova Sabatini e la superdeduzione del 100% per i costi di ricerca e sviluppo relativi al design, che insieme sarebbero costati oltre 470 milioni (se ne riparlerà forse in prossimi provvedimenti). E non compare la misura con i conti correnti agevolati per gli studenti, fino a 100mila euro, da utilizzare dopo i 16 anni (costo una cinquantina di milioni annui). Confermato il rifinanziamento per l’imprenditorialità femminile (15 milioni). Il Ddl, come già emerso, fissa poi il percorso per arrivare, attraverso un regolamento del ministero dell’Istruzione e del merito, al varo del liceo del made in Italy che dall’anno scolastico 2024/25 prenderà il posto dell’opzione economico sociale dell’attuale liceo delle Scienze umane.

Tra le novità dell’ultima bozza, entra una norma sugli acquisti della Pa che dovrebbe consentire alle stazioni appaltanti di considerare anche criteri di qualità dei prodotti nella valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa (dovranno essere emanate delle linee guida ministeriali per fissare i criteri). C’è spazio anche per una commissione tecnica finalizzata a dare maggiori informazioni ai consumatori sulle fasi di produzione della pasta. Il ministero delle Imprese e del made in Italy, oltre ai contributi per progetti sulla blockchain, propone anche voucher per le imprese che iniziano a investire nel metaverso.

Tornando invece alle misure che erano già emerse nelle scorse settimane, il Ddl prevede la decontribuzione del 100% (fino a 8.060 euro annui) sugli assunti coinvolti in progetti di tutoraggio per il trasferimento delle competenze affidati ad ex dipendenti pensionati. Per il contrasto alla contraffazione confermati l’istituzione di un contrassegno “made in Italy” (le imprese potranno richiederlo su base volontaria), l’inasprimento delle sanzioni minime per chi compra i falsi (da 100 a 300 euro) e modifiche al codice di procedura penale per accelerare la distruzione delle merci contraffatte oggetto di sequestro, fatti salvi i campioni necessari ai fini probatori, per favorire la conclusione dei procedimenti giudiziari. Nel Ddl trovano spazio poi un Fondo da 15 milioni per il sostegno all’industria della prima lavorazione del legno, la previsione di un commissario straordinario per semplificare il reperimento di materie prime necessarie alla filiera della ceramica e a sostegno della nautica la riduzione da 60 a 20 giorni del termine per ottenere la registrazione delle imbarcazioni da diporto. Saranno dedicate al made in Italy una Giornata nazionale (15 aprile) e un’Esposizione nazionale permanente.

FONTE: Il SOLE 24ORE