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Lotta alle aste giudiziarie, serve battaglia comune.

Di
Redazione
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14 Novembre 2020

di Carmelo Finocchiaro

La mafia, i poteri collusi e i grandi poteri finanziari non si battono scegliendo di fare le prime donne nella lotta alla ingiuste aste immobiliari, ma partecipando ad un grande movimento per fare giustizia e cambiare le leggi. Ma anche per sospendere, nel tempo del Covid, le aste e le azioni esecutive per un anno. Noi di Confedercontribuenti crediamo che solo un movimento fra tutti, potrà portare ad ottenere risultati credibili. Creando un “fronte bipartisan” che in Parlamento e nelle istituzioni, ponga in maniera forte le ingiustizie, vincolando  la magistratura verso scelte che non privilegino i creditori e facendo in modo che si agisca in maniera corretta rispetto ai dettami costituzionali.  La battaglia è talmente grande che nessuno potrà vincerla da soli. Oggi è in gioco la stessa “sovranità immobiliare” di milioni di famiglie e imprese. Ma soprattutto la felicità e la serenità di un popolo in crisi. Serve una riforma radicale, che fermi lo strapotere delle società che gestiscono gli NPL e degli stranieri proprietari delle società di cartolarizzazione. Bisogna fermare le mafie e i finanzieri senza scrupoli. L’Italia non puo’ far finire milioni di metri quadrati nelle mani estere, della mafia e della speculazione finanziaria che potrebbero condizionare nel futuro le scelte urbanistiche delle città e la tutela stessa delle bellezze italiane. Per fare tanti soldi. Serve dire stop, per salvare le famiglie e le imprese e imporre che ogni asta sia preceduta da una trattativa con il debitore, con gli stessi meccanismi e parametri economici della cartolarizzazione. E’ anche necessario che si dica basta ai parlamentari che in nome di qualche slogan ammaliano i cittadini in crisi e in buona fede, mandando  teste d’ariete a promettere e illudere in una giustizia, che cosi’ non arriverà mai.