Lombardia, via libera dalla commissione a piano fitosanitario da 6,4 milioni di euro
Gli obiettivi sono potenziare la prevenzione dei rischi derivanti dagli organismi nocivi, rafforzare i programmi di sorveglianza del territorio e di gestione delle emergenze
Potenziare la prevenzione dei rischi derivanti dagli organismi nocivi, rafforzare i programmi di sorveglianza del territorio e di gestione delle emergenze e incrementare il dialogo con gli operatori professionali. Sono i tre obiettivi strategici del nuovo piano fitosanitario triennale da 6,4 milioni di euro di o che ha ricevuto il via libera della Commissione consiliare di Regione Lombardia. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi: «Nei mesi scorsi la Regione Lombardia ha assunto 20 funzionari che assumeranno il ruolo di Ispettori per potenziare il servizio e, presto, sarà inaugurata una nuova sede a Canneto sull’Oglio, in provincia di Mantova, nel cuore di una delle zone più importanti del vivaismo europeo. Vogliamo mettere in campo tutte le azioni necessarie per proteggere e conservare le coltivazioni lombarde».
In attuazione della legge regionale 13del 2020 che ha modificato l’art.67 della legge regionale 31 del 2008, le funzioni del Servizio fitosanitario regionale dal 1° gennaio 2021 sono inoltre state riunificate presso la Direzione generale Agricoltura di Regione Lombardia.
In seguito alla riorganizzazione di funzioni la direzione regionale dell’agricoltura si occuperà di programmazione mentre a Ersaf verrà affidata l’attività di controllo. Un riordino che renderà più fluide le procedure per costruire interventi di difesa adeguati.
«Studiare e combattere gli agenti esterni, insetti alieni su tutti, che stanno creando danni milionari all’agricoltura lombarda è fondamentale – ha aggiunto l’assessore – per non vanificare gli investimenti fatti dalle aziende agricole e per difendere il reddito dei lavoratori. Ci sono intere filiere a rischio, in particolare quella della frutta, e non possiamo permetterci di perdere un patrimonio che è parte integrante della nostra economia. Penso alla cimice asiatica, alla maculatura bruna, alla Popillia japonica, alla cascola delle olive: agenti sui quali bisogna intervenire rapidamente».
L’assessore ha ricordato che nella lotta alla cimice asiatica si sta sperimentando la vespa samurai e nel 2021 sono previsti ulteriori lanci oltre a studi scientifici aggiuntivi. Sempre Rolfi ha sottolineato inoltre il ruolo fondamentale svolto a supporto delle attività fitosanitarie da parte del Laboratorio regionale che ha sede presso la Fondazione Minoprio e che è punto di riferimento nel panorama nazionale.
«Vigileremo in maniera puntuale anche sul nuovo Piano d’Azione Nazionale – ha concluso Rolfi – che per alcuni aspetti sta prendendo una deriva ideologica che rischia di danneggiare l’agricoltura. La soluzione ai problemi non può essere quella di mettere al bando alcuni prodotti fitosanitari che al momento non presentano alternative valide. Vietarli significa lasciare gli agricoltori senza armi per combattere i problemi. L’uso sostenibile di questi prodotti deve incontrare le esigenze delle aziende agricole e la Regione Lombardia continuerà a lavorare per un equilibrio tra questi due fattori».
Fonte: Agrisole
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Source: Per le imprese
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