DIVENTA SOCIO

Led Zeppelin

Di
Redazione
|
18 Gennaio 2019

a cura di Lillo Venezia

( fonti Il Fatto Q. pagina web)

Usciva 50 anni fà Led Zeppelin I. Primo disco di Jimmy Page e compagni (con quest’ultimo che spegneva 75 candeline qualche giorno fa). Registrato pochi mesi prima presso gli Olympic Studios di Londra che avrebbero negli anni ospitato, tra gli altri, artisti come  Cure, Paul McCartney, Brian Eno, Traffic. Il debutto dei Led Zeppelin richiese tre giorni di lavorazione (mix incluso) a fronte di un investimento di 2000 sterline. Giunto sul mercato, Led Zeppelin I non faticò a imporsi fin da subito, e per copie vendute e mettendo d’accordo critica e riviste di settore. Il gruppo inglese, che l’hard rock moderno lo ha inventato dettandone i canoni partendo da questo stesso album, va riconosciuto il merito di avere cambiato la musica dell’ultimo mezzo secolo senza avere, in fin dei conti, inventato niente dal nulla. Buona parte delle canzoni rappresenta infatti una splendida reinterpretazione del meglio del repertorio blues e folk degli anni addietro. In particolare, il brano Dazed And Confused sarà oggetto, più avanti, di una curiosa disputa tra il già citato Page e Jake Holmes, risolta poi nel 2011 con un accordo extragiudiziale a seguito del quale il secondo verrà riconosciuto come l’autore originale del pezzo. Dallo stile batteristico percussivo (e, anche per questo, avveniristico) del mago delle pelli John Bonham, alla chitarra versatile dell’ex Yardbirds, passando per il doppio ruolo di bassista e tastierista di Jones fino ad arrivare al cantato armonioso di Robert Plant, viene difficile spiegare i Led Zeppelin se non come uno dei rari (e per questo unici) esempi di unità musicale che viaggiava oltre la semplice sommatoria delle singole parti che la componevano. Non c’è Greta Van Fleet che tenga, a cospetto di un gruppo che riuscì nell’impresa di dare una nuova veste al rock dove altre band di livello, avevano in larga parte fallito. A loro va riconosciuto allo stesso modo il merito, se non il primato, di avere sfornato quattro album (i primi) tutti fondamentali: fattore questo che basterebbe da solo per avere sempre infinita stima nei loro confronti. Con questo, e i dischi successivi, nasceva non solo una nuova stella nel firmamento musicale (già molto popolato in quegli anni) ma, più in generale, il rock così come lo conosciamo. Più o meno vi è l’impronta dei Led Zeppelin in qualsiasi cosa prodotta, nel genere. Dopo, questo disco è un prima e un dopo evidenti. Senza di loro, la storia non sarebbe la stessa e noi non saremmo qui a raccontare di canzoni e album dei quali vale la pena, cogliere qualsiasi pretesto utile si presenti su strada per parlarne sempre.

 

 

Fonte: Editoriali di Quotidiano dei Contribuenti
Leggi tutto sul quotidiano: Led Zeppelin