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La Tutela dei Lavoratori con Disabilità: Recenti Pronunce Giuridiche Ridefiniscono i Limiti del Licenziamento per Malattia

Di
Redazione
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28 Dicembre 2023

La recente sentenza del Tribunale di Rovereto, emessa il 30 novembre scorso, solleva questioni cruciali sulla tutela dei lavoratori con disabilità nel contesto dell’assenza per malattia. Il tribunale ha ribadito l’importanza di considerare la disabilità non solo secondo i parametri delle leggi speciali interne, ma anche sulla base della nozione elaborata dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea in materia antidiscriminatoria. L’interpretazione fornita apre nuove prospettive sulla determinazione del periodo di comporto e sui limiti del licenziamento per malattia.

Disabilità e Protezione Legale: La sentenza sottolinea che una condizione di disabilità meritevole di tutela differenziata nel periodo di comporto si verifica ogni volta che la menomazione fisica del lavoratore ostacola la sua partecipazione alla vita professionale su un piano di uguaglianza con gli altri dipendenti. Contrariamente a quanto richiesto dalle leggi speciali come la legge 68/1999 e la legge 104/1992, il riconoscimento ufficiale della disabilità da parte di commissioni mediche Asl o Inail non risulta determinante.

Invalidità di Clausole Contrattuali Discriminatorie

La Cassazione ha già confermato l’invalidità di previsioni contrattuali collettive che non introducono una disciplina differenziata nella gestione del periodo di comporto per i lavoratori con disabilità. La sentenza del Tribunale di Rovereto si allinea a questa direzione e amplia la protezione ai casi in cui la patologia prolunga la malattia, creando condizioni di lavoro meno favorevoli rispetto ai colleghi. La nozione di disabilità elaborata dalla Corte Ue è adottata dal tribunale, affermando che la condizione di minorazione fisica non riconosciuta secondo le leggi interne non è rilevante quando si valutano le disparità nel contesto lavorativo.

Il Caso del Lavoratore con “Gonalgia Bilaterale”

Nel caso specifico, il Tribunale di Rovereto ha dichiarato la nullità del licenziamento di un operaio addetto all’assemblaggio di pezzi metallici a causa di una “gonalgia bilaterale”. La patologia impediva al lavoratore di maneggiare pesi con la stessa capacità fisica dei colleghi, generando una disparità nell’ambiente di lavoro. La sentenza sostiene che ciò basta per includere il lavoratore nella categoria dei disabili, richiedendo una regolamentazione differenziata per il licenziamento rispetto ai lavoratori non disabili.

Perplessità e Nuove Prospettive

La sentenza solleva perplessità in quanto sfuma il confine tra lo stato di malattia e la condizione di inabilità, complicando la gestione del licenziamento per superamento del periodo massimo di malattia. Tuttavia, apre nuove prospettive per la tutela dei lavoratori con disabilità, spingendo a una valutazione più ampia e inclusiva delle condizioni di salute nell’ambito lavorativo. La sicurezza del confine tra malattia e disabilità potrebbe essere messa in discussione, ma l’obiettivo di garantire uguaglianza e inclusività si rafforza.