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La pittura rivela un aumento della fiducia sociale: lo studio sui ritratti del passato

Di
Redazione
|
26 Settembre 2020

La pittura rivela un aumento della fiducia sociale: lo studio sui ritratti del passato

Di Vittorio Sangiorgi (Direttore del Quotidiano dei Contribuenti)


Ha suscitato curiosità ed interesse l’ipotesi formulata da un gruppo di esperti del Centre national de la recherche scientifique (CNRS), dell’Ecole normale superieure – Paris Sciences et Lettres (ENS-PSL) e dell’apocope Sciences Po, secondo cui la pittura degli ultimi secoli manifesterebbe un aumento della fiducia sociale.

Il curioso studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, è partito dalla creazione di un moderno algoritmo di analisi facciale, che è stato poi impiegato per analizzare ritratti ed autoritratti eseguiti tra il XIV e il XX secolo. Lo scopo? Verificare le emozioni connesse alla pratica pittorica e carpire i sentimenti che, ancora oggi, sono espressi dai volti dipinti. Tale algoritmo, infatti, è in grado di riprodurre i giudizi umani circa l’affidabilità mostrata da un volto. La sua efficacia, prima che venisse adoperato nello studio, è stata testata su una serie di fotografie di volti la cui affidabilità era stata già valutata da un gruppo di partecipanti.

Le ragioni che hanno portato a questa ricerca sono così spiegate da Lou Safra, assistente docente presso l’ENS-PSL: “Commissionare ritratti era un modo per guadagnare notorietà nelle società dell’epoca, suscitando inquietudine o affidabilità“. “Abbiamo scoperto una serie di fattori che possono influire su queste considerazioni – aggiunge Coralie Chevallier, collega e coautrice di Safra – come l’età, il genere, i tratti del viso o le emozioni che traspaiono”.

Protagonisti dello studio sono stati 1.962 ritratti inglesi realizzati tra il 1506 e il 2016 e conservati presso la National Portrait Gallery di Londra. Julia Grezes, terza firma dell’articolo, illustra così i risultati dell’intenso lavoro di analisi: “Il numero di segnali facciali legati alla fiducia interpersonale è aumentato nel tempo. Abbiamo ipotizzato che questa evoluzione possa riflettere la transizione da società relativamente violente a società più cooperative e per verificare questa teoria abbiamo applicato il modello anche a Selfiecity, un database che include 2.277 autoritratti fotografici pubblicati sui social media in sei città in tutto il mondo”. L’efficacia dell’algoritmo, inoltre, è stata dimostrata da un ulteriore studio, eseguito stavolta su 4.106 ritratti conservati presso la Web Gallery of Art, che include opere di diciannove paesi dell’Europa occidentale tra gli anni 1360 e 1918. L’attendibilità dei volti, secondo le risultanze, era correlata alla fiducia ed alla cooperazione interpersonale, rivelate tramite precise indagini internazionali.

La suggestiva ipotesi della correlazione tra la fiducia sociale e l’affidabilità percepita dai ritratti, sottolineano gli esperti, dovrà essere verificata ulteriormente tramite altri studi comparativi che, ad esempio, prendano in considerazione l’analisi di testi letterari e della produzione musicale.

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Fonte: Dal Quotidiano dei contribuenti
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