Enel Grids: design e innovazione per una rete più efficiente

Roma, 1 set. –  Una rete elettrica sempre più efficiente, sostenibile e in armonia con l’ambiente e le comunità locali: un obiettivo raggiungibile, se all’innovazione si accompagna un approccio aperto e collaborativo, come dimostrano i risultati della challenge sul design delle cabine primarie lanciata da Enel Grids. Il rinnovamento della rete di distribuzione elettrica passa da un’infrastruttura che sappia coniugare design innovativo, integrazione con il paesaggio urbano, sicurezza e flessibilità.  Elemento centrale all’interno di un sistema elettrico, la cabina primaria ha il compito fondamentale di trasformare l’energia ricevuta dalla rete di Trasmissione Nazionale dalla alta alla media tensione, così da distribuirla capillarmente a cittadini e imprese.
In questo contesto si pone il progetto vincitore “New Energies”, che ha proposto un sistema multifunzionale pensato per sfruttare al meglio tutti gli elementi naturali – sole, luce, vento e acqua piovana – e abbinare all’efficienza energetica delle cabine il migliore rapporto tra investimenti e benefici economici, ambientali e sociali. Un sistema versatile che risponde all’esigenza di innovare l’infrastruttura elettrica e renderla più resiliente anche in virtù di un’impronta sostenibile lungo tutto il suo ciclo di vita, in grado di facilitare l’integrazione delle fonti di energia rinnovabili e accelerare il percorso del Paese verso una maggiore elettrificazione.
Il progetto vincitore “New Energies” presenta numerose soluzioni concepite in un’ottica di efficienza e sostenibilità: i pannelli solari alloggiati sul tetto, il pavimento poroso che permette la penetrazione di acqua piovana ed evita il formarsi delle isole di calore, la recinzione a onda composta da una griglia modulare che fa entrare la luce e il vento, fino ad arrivare alla rigenerazione vegetale attorno alla cabina attraverso il metodo Miyawaki, che prevede la piantumazione di specie autoctone più piccole al di sotto di alberi più alti. La challenge rientra nella più ampia strategia di Enel Grids in chiave di riprogettazione degli elementi essenziali delle reti di distribuzione elettrica; un percorso che, dopo aver coinvolto design e struttura di contatori, cassette stradali, cabine secondarie e sostegni per linee elettriche – tutti rivisti alla luce delle nuove esigenze di circolarità e sostenibilità economica, ambientale e sociale – punta ora a trovare una nuova veste a strutture importanti e complesse come le cabine primarie. (Agi)

Cosa si aspettano i mercati

Milano, 1 set. – Gli investitori attendono oggi una serie di dati macro, utili per capire come sta evolvendo il quadro economico globale sulla base del quale le banche centrali calibreranno la propria politica monetaria. Il tema resta sempre lo stesso: proseguire o meno sulla strada del rialzo dei tassi per contrastare la corsa dell’inflazione.
In mattinata è prevista la diffusione dell’indice Hcob manifatturiero in Spagna, Italia, Francia, Germania e quindi nell’intera Eurozona. In Italia, inoltre, l’Istat pubblicherà i prezzi alla produzione e, soprattutto, l’andamento del Pil nel secondo trimestre. Oltreoceano, invece, c’è attesa per l’indice Pmi Ism manifatturiero agosto e per il rapporto sui posti di lavoro negli Usa nello scorso mese.

Ieri, l’andamento di dati economici più deboli del previsto ha provocato una chiusura mista dei principali indici di Wall Street, mentre oggi i future prevedono un avvio in rialzo della Borsa americana: il future del Dow Jones sale dello 0,20%, quello dell’S&P 500 migliora dello 0,15%, mentre il future del Nasdaq sale dello 0,09%. La rilevazione sul Pil Usa di ieri ha mostrato che l’economia statunitense cresce meno delle attese nel secondo trimestre, un quadro che testimonia un rallentamento economico in corso e allontana quindi i timori di un nuovo rialzo dei tassi d’interesse a settembre.
I mercati asiatici, invece, proseguono in rialzo l’ultima seduta settimanale (Tokyo sale dello 0,58% e l’indice Kospi di Seul migliora dello 0,39%) con le piazze cinesi che mostrano però un progresso più contenuto (Shanghai +0,19%, Hong Kong sulla parità) continuando a risentire dei timori legati alla sofferenza del mercato edilizie: dopo Evergrande anche il gruppo immobiliare cinese Country Garden ha infatti dichiarato perdite record.
Sul fronte della materie prime, il prezzo del petrolio è in crescita sui mercati asiatici, i valori si mantengono più elevati rispetto alle ultime settimane, con il Brent sopra gli 87 dollari al barile, sostenuti da un forte calo delle scorte di greggio statunitensi e dalle aspettative che i leader dell’Opec+ manterranno l’offerta globale ridotta. Al momento i contratti sul Wti sono in rialzo dello 0,15% e vengono ceduti a 83,85 dollari al barile mentre quelli sul Brent passano di mano ad 87,03 dollari, in salita dello 0,23%.
Infine, passando al mercato delle valute, nei primi scambi della mattinata, l’euro si muove in leggero rialzo (+0,06%) nel cambio con il dollaro a 1,0845. La divisa comune è vicino alla parità sullo yen a quota 157,83. Cambio dollaro/yen a 145,51 (-0,02%). (AGI)

Cina taglia interessi su mutui per sostenere settore immobiliare

(AGI/EFE) – Shanghai, 1 set. – La Cina ha annunciato tagli ai tassi di interesse sui mutui e agli acconti per l’acquisto di case per promuovere lo “sviluppo stabile e sano” di un settore immobiliare che da più di due anni è impantanato in una grave crisi. Le misure, che entreranno in vigore il 25 settembre, sono state annunciate ieri sera in diversi comunicati emessi dalla People’s Bank of China (PBOC, banca centrale) e dal nuovo regolatore del settore finanziario, la National Administration of Financial Regulation (NAFR). Tra questi, la riduzione al 20% dell’acconto minimo per chi desidera acquistare la prima casa e al 30% per chi acquista una seconda casa.
Inoltre, per questi ultimi, la soglia minima degli interessi sui mutui sarà ridotta dagli attuali 60 punti base al di sopra del tasso di riferimento della banca centrale (LPR) a 20, mentre per gli acquirenti della prima casa rimarrà a 20 punti base al di sotto del suddetto tasso. (AGI)

E-commerce: studio, se sfruttato è volano da 110 mld (+6% Pil)

Cernobbio, 1 set. – L’e-commerce in Italia è un fenomeno rilevante da 48 miliardi di euro di transato, 71 miliardi di fatturato e 380 mila occupati, rappresenta una leva strategica di sviluppo per le imprese, mitiga l’inflazione e sostiene i consumi delle famiglie italiane. Se le su epotenzialità fossero sfruttate appieno potrebbe generare un effetto volano per il sistema-Paese di oltre 110 miliardi di euro (+6% del Pil al 2022).  Ad affermarlo il nuovo studio realizzato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Amazon e presentato oggi al Forum di Cernobbio. Dall’indagine emerge che le imprese italiane che vendono online hanno riportato, grazie all’adozione del canale digitale, un incremento medio del fatturato dell’8,8%, della marginalità dell’8,1% e dell’export dell’8,1%. I maggiori benefici si riscontrano per le Pmi, con una quota maggiore di piccole e medie imprese che riporta un aumento del fatturato (+9,3%), della marginalità (+64%) e dell’export (+3%) rispetto alle grandi imprese.
Per Mariangela Marseglia, Vice presidente e Country Manager Amazon Italia e Spagna, “questi dati confermano come lo sviluppo dell’e-commerce abbia sostenuto il potere d’acquisto delle famiglie, aumentato il livello di competitività tra le imprese, stimolando la crescita del sistema economico italiano. Soprattutto in questo contesto macroeconomico sfidante, continueremo ad investire ed innovare per sostenere le priorità del Paese: crescita economica ed occupazionale, digitalizzazione, sostenibilità, competenze. Oggi, oltre il 60% delle vendite nel nostro negozio online proviene da partner di vendita indipendenti, e per loro, solo nel 2022, abbiamo investito a livello europeo oltre 8 miliardi di euro in logistica, servizi, strumenti e formazione”.

Per Matteo Zoppas, Presidente di Ice, “l’e-commerce è uno strumento che accorcia la catena distributiva consentendo anche alle Pmi di raggiungere paesi stranieri senza la necessità di investimenti in strutture commerciali complesse, iniziando il processo di internazionalizzazione “digitale” aiutando al contempo quello di internazionalizzazione tradizionale. La diffusione globale dell’e-commerce, accelerata indubbiamente dalla pandemia, sta creando per il Made in Italy nuove opportunità di sviluppo, abbattendo barriere logistiche, distributive e burocratiche. Il moltiplicatore economico medio sugli investimenti pari a 2,48 (fonte Ambrosetti) sulla filiera, e la crescita media dell’8% sulle esportazioni di una azienda su cinque, dimostra la strategicità degli investimenti a supporto di questo canale distributivo. Tutti gli investimenti che possano fare incontrare la domanda e l’offerta del Made in Italy fanno parte del core business di Ice. Così come lo Studio Ambrosetti certifica, vi è quindi un indubbio vantaggio per le imprese a puntare all’estero attraverso il commercio digitale. Amazon rappresenta un autorevole e serio esempio delle potenzialità dell’e-commerce per le aziende italiane ed è per questo che ICE punta sempre di più su partnership consolidate con attori di primo piano, visti anche i risultati molto postivi dei progetti realizzati in questi anni”. (AGI)

Inflazione: Unc, cala ma con il contagocce

(AGI) – Roma, 31 ago. – Secondo i dati provvisori di agosto resi noti dall’Istat, l’inflazione annua scende al 5,5%, dal 5,9% del mese precedente. “Un calo insoddisfacente, con il contagocce. L’inflazione si abbassa ma troppo a rilento”, lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc). E prosegue: “Il raffreddamento dell’inflazione significa che i prezzi, pur se a un ritmo inferiore, continuano lo stesso a salire nonostante abbiano oramai raggiunto livelli stellari, insostenibili per troppe famiglie. Inoltre, se quella tendenziale cala, quella su base mensile decolla dello 0,4%, facendoci tornare ai livelli del mese di aprile. Per trovare un balzo superiore – continua nella riflessione Dona – bisogna risalire fino al mese di novembre 2022, quando si arrivò a +0,5%. Urge che il Governo, invece di far finta di intervenire con provvedimenti spot come il trimestre anti-inflazione, con effetti nulli sulle tasche delle famiglie, agisca seriamente, mettendoci i soldi, ad esempio riducendo le accise sui carburanti e ripristinando i crediti d’imposta e gli sconti sugli oneri di sistema di luce e gas, visto che queste voci, essendo costi di distribuzione e di produzione di tutte le imprese, hanno poi effetti moltiplicativi a cascata su tutti i prezzi dei beni finali, a cominciare dai prodotti alimentari”.
“Per una coppia con due figli, la famiglia tradizionale di una volta, l’inflazione a +5,5% significa un aumento del costo della vita pari a 1532 euro su base annua. Di questi ben 777 euro servono solo per far fronte ai rialzi del 10,1% dei prodotti alimentari e bevande analcoliche, 817 euro per il carrello della spesa a +9,6%. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 1393 euro, di cui 701 per cibo e bevande, 742 euro per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona. In media per una famiglia la stangata è di 1109 euro, 570 per mangiare e bere, 601 euro per la spesa di tutti i giorni. Il primato alle famiglie numerose con più di 3 figli con una mazzata pari a 1728 euro, 928 euro per il carrello della spesa” conclude Dona. (AGI)

Mobilità: Audi, carenza chip nel settore auto durerà anni

Roma, 11 ago. – Ci vorranno anni per risolvere la carenza di semiconduttori che ha creato colli di bottiglia per l’industria automobilistica tedesca. Lo ha dichiarato  Renate Vachenauer, responsabile degli acquisti di l’Audi.  Dirigenti e responsabili politici stanno ripensando le linee di fornitura e cercando di ridurre la dipendenza da fornitori di chip asiatici e statunitensi. “Ci voranno anni. Si tratta di miliardi di dollari investiti”, ha affermato Vachenauer al giornale “Augsburger Allgemeine”. VSecondo il manager, le case automobilistiche potrebbero alleviare i colli di bottiglia riducendo le varietà di chip utilizzati dagli 8.000 tipi diversi nei veicoli oggi. (AGI)

Inflazione: Istat rivede al ribasso stima, +5,9% a luglio

Roma, 10 ago. – L’inflazione scende sotto la soglia del 6% a luglio per la prima volta da aprile 2022. Il dato definitivo diffuso dall’Istat rivede leggermente al ribasso la stima preliminare e sancisce che il mese scorso l’indice dei prezzi al consumo è rimasto fermo su base congiunturale ed è salito del 5,9% su base tendenziale.
“La dinamica dell’inflazione, ancora fortemente influenzata dall’evoluzione dei prezzi dei beni energetici”, spiega l’istituto di statistica, “riflette anche il rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei prodotti alimentari lavorati (che tuttavia restano su ritmi di crescita relativamente sostenuti) e dei servizi”. Rallenta, inoltre, l’inflazione di fondo, che a luglio si attesta al +5,2%. In attenuazione, per il quinto mese consecutivo, risulta infine la dinamica tendenziale del “carrello della spesa”, scesa a luglio al +10,2%.

La decelerazione del tasso di inflazione, sottolinea l’Istat, si deve, in prima battuta, al rallentamento della crescita tendenziale dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +4,7% a +2,4%), dei Beni energetici non regolamentati (da +8,4% a +7,0%), degli Alimentari lavorati (da +11,5% a +10,5%) e, in misura minore, di quelli degli Altri beni (da +4,8% a +4,5%) e all’ampliamento della flessione su base annua degli Energetici regolamentati (da -29,0% a -30,3%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalle tensioni al rialzo dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +9,4% a +10,4%) e di quelli dei Servizi relativi all’abitazione (da +3,5% a +3,6%).
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi rallenta ancora (da +5,6% a +5,2%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +5,8%, registrato a giugno, a 5,5%). Si attenua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +7,5% a +7,0%) e quella relativa ai servizi (da +4,5% a +4,1%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -2,9 punti percentuali, da -3,0 di giugno. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano in termini tendenziali (da +10,5% a +10,2%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +5,7% a +5,5%).

La stabilità sul piano congiunturale dell’indice generale risente delle dinamiche opposte di diverse componenti: da una parte, la crescita dei prezzi degli Alimentari lavorati (+0,6%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,4% entrambi, per effetto anche di fattori legati alla stagionalità), dei Beni non durevoli e dei Servizi vari (+0,3% entrambi); dall’altra, la diminuzione dei prezzi degli Energetici sia regolamentati (-1,8%) sia non regolamentati (-1,3%), degli Alimentari non lavorati (-0,8%) e dei Tabacchi (-0,6%).
L’inflazione acquisita per il 2023 rimane stabile a +5,6% per l’indice generale e si attesta a +5,1% per la componente di fondo. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce dell’1,6% su base mensile, a causa dei saldi estivi di cui l’indice generale non tiene conto, e aumenta del 6,3% su base annua (in decelerazione da +6,7% di giugno); la stima preliminare era +6,4%. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e del 5,7% su base annua. (AGI)

Eni: in stazioni servizio arriva Satispay per pagamenti ‘mobile’

Roma, 10 ago. – “Nel costruire Satispay ci siamo posti l‘obiettivo di migliorare la vita delle persone semplificando le loro abitudini di pagamento quotidiane: essere stati scelti da un grande operatore del settore mobilità come Eni Sustainable Mobility conferma che possiamo produrre un impatto significativo per utenti ed esercenti. Garantire efficienza, semplicità e affidabilità nella gestione dei pagamenti è un aspetto chiave per permettere ai nostri partner di offrire un’ottima esperienza di acquisto ai clienti, migliorando la qualità del servizio nel complesso. Raggiungere questo obiettivo è ancora più importante proprio in quei luoghi in cui può concentrarsi un elevato numero di persone come le stazioni di rifornimento che, specialmente con l’arrivo delle vacanze estive, riscontrano una maggiore affluenza e necessitano per questo di velocità e affidabilità nei pagamenti. La nostra community ha accolto con entusiasmo la possibilità di pagare anche il carburante con Satispay ma, grazie a questa collaborazione, possiamo portare la nostra soluzione a tutti i clienti delle Eni Live Station, un traguardo di cui andiamo molto fieri”, ha affermato Stefano Schiavio, Partnerships & Corporate BD Director di Satispay.
Sono oltre 4 milioni gli utenti Satispay che possono già utilizzare il sistema di pagamento per fare il pieno in modo sicuro, semplice e veloce. Per pagare il carburante ai totem self o alle casse sarà sufficiente aprire l’app, inquadrare il QR code per abilitare il pagamento dell’importo pre-autorizzato e successivamente selezionare l’erogatore che si vuole utilizzare per il rifornimento. Al termine dell’operazione viene rilasciato uno scontrino digitale direttamente sull’app. Per i clienti delle Eni Live Station che non hanno ancora Satispay, accedere alla nuova modalità di pagamento è molto semplice: basta scaricare l’app su un qualsiasi smartphone (iOS o Android) e registrarsi inserendo i propri dati identificativi e l’Iban del proprio conto corrente.

Eni Sustainable Mobility e Satispay annunciano che il sistema di mobile payment alternativo e indipendente dai circuiti tradizionali delle carte di credito e debito si aggiunge ai metodi di pagamento disponibili nelle stazioni di servizio Eni. Con l’integrazione di Satispay, i clienti delle Eni Live Station possono pagare i rifornimenti di carburante self e servito, le consumazioni e gli acquisti negli Eni Café e nei negozi Emporium, nelle casse e nei terminali di piazzale di oltre 1.300 Eni Live Station.
“Con l’accordo con Satispay, Eni Sustainable Mobility amplia ulteriormente le opzioni di pagamento disponibili per i propri clienti con l’obiettivo di rendere ancora più semplice e accessibile la loro esperienza nella stazione di servizio. Per far fronte alle loro esigenze di prodotti e servizi per la mobilità, sono più di un milione le persone che ogni giorno entrano nella rete delle Eni Live Station che, in Italia, conta oltre 4.000 punti vendita”, ha commentato Luigi Napolitano, Responsabile Operations, Sistemi e Profili di Eni Sustainable Mobility. (AGI)

Titoli Stato: Mef colloca 8 mld Bot annuali, tassi in calo

(AGI) – Roma, 10 ago. – Il ministero dell’Economia ha collocato Bot annuali per 8 miliardi di euro. Il rendimento si è collocato al 3,820%, in calo di 13 punti base rispetto all’asta di luglio. Le richieste sono ammontate a 10,571 miliardi, per un rapporto di copertura pari a 1,32. (AGI)

Caro voli: Ue, chiesti chiarimenti a Italia su nuove misure

(AGI) – Bruxelles, 10 ago. – “I servizi della Commissione europea hanno contattato le autorità italiane e si aspettano di ricevere informazioni più dettagliate” sulle nuove misure sulla fissazione dei prezzi dei biglietti aerei “in merito al preciso contenuto delle misure in questione”. Lo ha dichiarato Adalbert Jahnz, portavoce della Commissione europea, rispondendo a una domanda sul provvedimento italiano.
“La Commissione, in generale, sostiene le norme per promuovere la mobilità a prezzi accessibili in linea con le norme del mercato interno”, ha precisato il portavoce.

“La concorrenza sostenibile con un libero sistema di fissazione del prezzo normalmente è garanzia di tariffe accessibili nel mercato europeo liberalizzato dei trasporti”, che rappresenta “un successo”, ha sottolineato Jahnz. “Solo in situazioni specifiche, per esempio nelle rotte che non sono adeguatamente servite dagli operatori di mercato, come quelle da e per regioni remote, il diritto europeo consente obblighi di servizio pubblico con regole sui prezzi”, ha ricordato il portavoce. Ciò è consentito per garantire “sia la connettività territoriale che l’accessibilità con il sostegno dei fondi pubblici”, ha concluso. (AGI)