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Confedercontribuenti, crollano le denunce per usura criminale in Italia.

Calo delle denunce,  per Confedercontribuenti bisogna avviare fase nuova per incentivare a denunciare.

“Il dato è assolutamente preoccupante”  – afferma Carmelo Finocchiaro presidente Nazionale della Confedercontribuenti, dopo avere letto i dati forniti dalla Polizia di Stato. Sono state ‘solo’ 163 nel primo trimestre di quest’anno contro le 218 dello stesso periodo dell’anno scorso. In pratica il 25% in meno.  Dati che contrastano con un business che, calcola l’Eurispes, raggiunge gli 82 miliardi di euro.

“ Credo che emerga, – sottolinea Carmelo Finocchiaro,  sempre più una sfiducia nelle istituzioni, dati i tempi lunghi per ottenere il ristoro dallo Stato e magari rivedere i propri aguzzini dopo poco tempo di nuovo liberi ad aggirarsi per la via della città. Il calo delle denuncie diventa preoccupante proprio nel momento in cui le Banche hanno dimezzato il livello di concessione dei prestiti quasi del 50%. Parliamo in valore assoluto di oltre 42 miliardi di erogazioni in meno. Forse tanti imprenditori sono costretti a ricorrere al mercato degli strozzini, proprio per evitare di andare incontro a protesti o peggio ancora al sempre più incessante pressing fatto dalle società di riscossione crediti, frutto anche di quel mercato degli NPL, che consente a varie società di velocizzare le misure cautelari per la riscossione dei crediti e  finire nella rete degli strozzini diventa terribilmente facile. A fronte di questi dati drammatici, bisogna ripensare alle politiche di contrasto, partendo anche dall’inasprimento delle pene e potenziando i sostegni con tempi certi e brevi per l’imprenditore vittima. Si potrebbe pensare,-  aggiunge Finocchiaro – di inserire i beni confiscati agli usurai al Fondo Antiusura e Antiracket e contestualmente sburocratizzare  le procedure per l’ottenimento del ristoro, creando un criterio unico nazionale nella determinazione dei parametri per il mutuo agevolato a tasso zero. Oggi, malgrado l’impegno del Prefetto Cuttaia, assistiamo a ritardi nelle erogazioni anche di anni, e così le imprese che denunciano, rischiano di restare eroi della legalità, ma abbandonati a se stessi.” 

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LIBERO GRASSI, IMPRENDITORE CORAGGIO ED ESEMPIO ANCORA VIVO PER TUTTI

Siamo a 26 anni dalla tragica morte di Libero Grassi, imprenditore-coraggio nato a Catania ed ucciso da “Cosa Nostra” all’età di  67 anni a Palermo per essersi opposto al racket. 

“Se tutti si comportassero come me,non si distruggono le aziende,ma gli estorsori” – questa una delle tante frasi-denuncia di Libero Grassi.

Libero Grassi  non aveva peli sulla lingua e mettendoci la faccia senza se e senza ma  perseverava nella sua lotta per la legalità.

“Noi di Confedercontribuenti  abbiamo i valori  per i quali  questo grande uomo ha lottato sino alla morte.  Noi continueremo la nostra vocazione di supporto a chi sceglie di essere LIBERO promuovendo tutte le azioni che mirano ad educare alla legalità ma anche spronare le istituzioni affinché la giustizia non sia legata a numerosi cavilli burocratici che portano a desistere  alcune volte dalla denuncia. Come diceva Libero nelle sue numerose campagne mediatiche:  – Io non sono pazzo a denunciare,  non pago perché non voglio dividere le mie scelte con i mafiosi, perché io ho fatto semplicemente il mio mestiere di mercante” – interviene Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti nel ricordo di Libero Grassi.

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Il Commissario Straordinario Antiusura e Antiracket riceve delegazione di Confedercontribuenti

Alle 13 una delegazione di Confedercontribuenti guidata dal presidente nazionale Carmelo Finocchiaro è stata ricevuta dal prefetto dott. Domenico Cuttaia per proposte in materia di lotta all’usura.

Roma, 7 febbraio 2017 – La delegazione di Confedercontribuenti guidata dal presidente nazionale Carmelo Finocchiaro e composta dal vice presidente nazionale avv.  Bruno Viaggio, dagli avvocati Concetta Italia, Alessandro Palermo e Giuseppe Baldassarre dell’Ufficio Legale Nazionale, dall’avv. Pierpaolo Pelosi di Confedercontribuenti Campania e da Paolo De Carlo di Confedercontribuenti Puglia,  alle 13 è stata ricevuta dal dott.  Domenico Cuttaia, tema dell’incontro la  lotta all’usura e ripresa dell’attività per le vittime che scelgono la legalità.

“Il Prefetto si è dimostrato molto disponibile all’ascolto e alle proposte  che mirano all’educazione alla legalità” – ha dichiarato Carmelo Finocchiaro all’uscita.

Tra gli argomenti che sono a cuore  di Confedercontribuenti anche l’usura bancaria che spesso verrebbe  trattata diversamente in sede di giudizio.

“Il Prefetto ha giustamente ribadito che l’USURA è reato che non subisce  differenziazioni sia che venga commesso dalla criminali che dal sistema bancario. Ha sollecitato a non arrenderci e continuare nelle costituzioni di parte civile nei processi e ha mostrato massima disponibilità affinché ci possa essere anche  per le vittime di usura praticata all’interno di istituti di credito   la possibilità di accedere al fondo di solidarietà. Ha inoltre sottolineato che sarà creato un metodo unico di valutazione per tutte le Prefetture in modo che non ci siano discriminazioni tra le vittime” – ha riferito l’avv. Concetta Italia.

Le imprese  e i soggetti vittime di usura e racket  sono quasi sempre segnalate alla centrale rischi perdendo il merito creditizio, e spesso sono gravate da procedure esecutive  che provocano  non pochi problemi per la ripresa reale  a cui effettivamente mira il fondo.

“In merito a tale argomento il dottor Cuttaia  ha preso nota della osservazione che girerà alla Banca d’Italia in modo da trovare un sistema che permetta  di oscurarne i dati concordando le modalità caso per caso.” – chiarisce l’avv. Pelosi.

La lunga attesa della nomina del Commissario che ha visto la sede vacante per circa 6 mesi, la si starebbe compensando con la professionalità, sensibilità  e competenza del Prefetto Cuttaia nel curare al massimo questa piaga sociale al fine di risanare il nostro Paese e la sua imprenditoria.

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ACCOLTA LA RICHIESTA DI CONFEDERCONTRIBUENTI, NOMINATO COMMISSARIO ANTI RACKET E ANTI USURA

Durante il 6. Consiglio dei Ministri  del Governo Gentiloni, il Ministro dell’Interno Minniti su proposta del Presidente del Consiglio ha nominato  il dott. Domenico Cuttaia, già prefetto di Venezia, Commissario Straordinario anti racket ed anti usura.

Il dottor Cuttaia, nato ad Agrigento nel 1953 si è laureto in Giurisprudenza e porta con se l’esperienza emotiva provata nel territorio veneto a causa della crisi economica.

“Siamo soddisfatti,  grazie alla nostra perseveranza e diplomazia siamo riusciti a sollecitare la nomina del commissario straordinario anti racket e anti usura. Ringraziamo chi si è prodigato in vari modi affinché come richiesto dalle nostre missive anche chi sceglie la strada della legalità  possa trascorrere delle serene festività. Auguriamo un buon lavoro al neo commissario e la nostra disponibilità nella lotta al vortice del racket ed usura sia criminale che bancaria” – il commento di Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.

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CONFEDERCONTRIBUENTI, L’ONOREVOLE ALBANELLA DEL PD PRESENTA OGGI INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA SULLA NOMINA DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO ANTI USURA E ANTI RACKET

L’onorevole Albanella del PD, molto attenta ai problemi sociali  non lascia nulla al caso ed ha fatto sue le richieste di Confedercontribuenti in rappresentanza della numerose vittime di usura e racket che attendono da fine luglio la nomina del Commissario straordinario anti usura e anti racket.

Roma, 21 dicembre 2016 – Questa mattina  l’onorevole Luisa Albanella del PD presenta una interrogazione a risposta scritta circa la nomina del commissario straordinario anti usura e anti racket.

L’interrogazione parlamentare consiste nella domanda rivolta per iscritto da un parlamentare al Governo o ad un Ministro per verificare la conoscenza di una determinata situazione ed eventualmente quali misure si intendono adottare.

A seguito delle missive e comunicati inoltrati a firma del Presidente Nazionale di Confedercontribuenti, l’onorevole Albanella che era presente anche al convegno nazionale  “Contro tutte le Usure” organizzato lo scorso marzo alla Camera dei Deputati ha dato seguito al suo impegno a favore di chi lotta per affermare la legalità.

“L’usura è un fenomeno diffuso in tutta Italia che da sempre purtroppo accompagna la storia dell’uomo ma non per questo dobbiamo accettarla. Dobbiamo perseverare nella  lotta al fenomeno del racket e dell’usura che prevede da un lato azioni e misure repressive nei confronti di coloro che gestiscono le attività illegali e dall’altro il sostegno delle istituzioni e delle leggi dello Stato alle vittime. Purtroppo  da luglio 2016 si sono accumulate una serie di pratiche sul tavolo vacante del Commissario Straordinario anti usura e anti racket, già gravate da lungaggini burocratiche, a cui sono legate le speranze e il sostentamento di chi ha deciso la strada della legalità. Abbiamo il dovere di  far uscire dal disagio gli imprenditori e le famiglie che desiderano ripartire liberi dal vortice dell’usura e racket” – commenta questa mattina l’onorevole Albanella.

Il presidente Finocchiaro ha commentato così: “Un grazie di cuore all’On. le Luisa Albanella del PD per la sensibilità ad una battaglia di Confedercontribuenti per la legalità. L’interrogazione parlamentare che presenterà questa mattina  sollecita e pone l’urgenza affinché sia nominato subito il Commissario Antiracket e Antiusura. Le vittime non possono più aspettare. E da Luglio che tutte le pratiche sono bloccate”.

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L’USURA FATTURA PIU’ DI UNA IMPRESA, PER CONFEDERCONTRIBUENTI NECESSARIO UN INTERVENTO IMMEDIATO DEL GOVERNO

Roma, 7  settembre 2016 – Secondo una indagine Eurispes negli ultimi 2 anni  circa il 12%  delle famiglie si sarebbe rivolto  a soggetti privati (non parenti o amici) per ottenere un prestito, non potendolo ottenere dal sistema bancario.

L’usura di strada ha registrato purtroppo un  giro d’affari di 82 miliardi di euro l’anno scorso, più di quanto fattura la maggiore azienda italiana, l’Eni.

“Oltre alle famiglie purtroppo tanti imprenditori si sarebbero rivolti all’usura criminale pensando di risollevare le sorti delle proprie aziende ma di fatto le precipitano ancora di più” – interviene Carmelo Finocchiaro di Confedercontribuenti.

Secondo la ricerca, il fenomeno riguarderebbe un’azienda su dieci soprattutto nei settori dell’agricoltura, del commercio e dei servizi.

L’usuraio non è  sono solo legato alle organizzazioni criminali, mafia in testa, ma anche una serie di “insospettabili” che  approfittano della crisi per arricchirsi a scapito di chi è finito con l’acqua alla gola.

“Ormai tutto il paese è vittima di questo vortice ma non finiremo mai di sensibilizzare a non cadere in questa piaga, a denunciare eventuali abusi e soprattutto a farne partecipi con azioni a favore delle imprese e famiglie le autorità di governo sollecitando la nomina del nuovo commissario antiracket ed antiusura e sburocratizzazione dell’iter legato alla denuncia” – conclude Finocchiaro.

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A 25 ANNI DALLA MORTE DI LIBERO GRASSI, CONFEDERCONTRIBUENTI CHIEDE CERTEZZE E TUTELA PER CHI SCEGLIE LA LEGALITA’

Roma, 29 agosto 2016 – Libero Grassi era un imprenditore tessile che per essersi ribellato al racket ed aver scelto la legalità fu ucciso in via Alfieri a Palermo nel 1991.

“Nel ricordare questo grande uomo, esempio per molti, vorremmo fortemente rimarcare la necessità di perseverare nell’educare alla legalità e nella denuncia ma che allo stesso tempo chi intraprende questa nobile strada abbia il supporto dalle istituzioni di aver agito bene con la certezza della pena  e la massima tutela. Ci siamo stancati di assistere a continue ingiustizie e lungaggini burocratiche tipo quella all’imprenditore agricolo Maurizio Ciaculli a cui non è stata ancora assegnata una scorta  oppure a Pino Masciari a cui vorrebbero toglierla” – interviene Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.

In memoria di Libero Grassi ed altre vittime della criminalità, Confedercontribuenti supporta tutti gli imprenditori  e cittadini vessati.  Per info: antiracket@confedercontribuenti.it

“Senza se e senza ma, Confedercontribuenti non ha paura di lottare contro tutti i criminali siano essi in cravatta o con la coppola” – conclude Finocchiaro.

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Giornata Memoria Vittime Mafia 2016: Confedercontribuenti ogni giorno con le forze dell’ordine a fianco di chi sceglie la legalità

Roma, 21 marzo 2016 – Oggi si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno per le vittime della mafia deliberata ufficialmente dal Senato affinché l’impegno duri tutto l’anno.

“L’obiettivo di questa Giornata della Memoria e dell’Impegno serve non solo a ricordare le vittime innocenti delle mafie, ma anche a rinnovare l’impegno nella dura lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata. Per combattere la mafia serve  maggiore potere delle forze dell’ordine affinché abbiano mano libera, nel quadro ovviamente, delle norme costituzionali, per fermare il dilagante fenomeno criminale e mafioso. Gli imprenditori e i cittadini in generale devono essere salvaguardati dallo Stato, non possono correre il rischio di lasciarsi ammazzare nel tentativo di una legittima difesa. In questa giornata particolare rinnoviamo la richiesta di  una modifica delle norme che spesso rallentano le azioni di polizia nella prevenzione e nella lotta quotidiana, costretti ad attendere i tempi dell’autorità giudiziaria, spesso lenta, perché carica da troppe incombenze. Serve velocità nelle azioni repressive, e dunque bisogna lasciare massima autonomia alle forze dell’ordine anche in fase di indagine. L’eccessivo garantismo mortifica lo Stato di diritto, e i cittadini italiani pagano le imposte anche per vedersi garantire la propria sicurezza, senza dover dubitare dell’efficienza dello Stato” dichiara  il Presidente di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro.

La Giornata della Memoria in ricordo delle vittime della mafia serve anche per stare vicino alle persone che non vogliono rassegnarsi alla violenza mafiosa e agli abusi di potere.

“Facciamo appello anche a tutti i  Cittadini affinché dimostrino realmente di essere contro la mafia e con la legalità. Non possiamo assistere impassibili a dimostrazioni di affetto e ammirazione verso i boss come avvenuto a Castelvetrano, a Bari o a Roma.   Noi affianchiamo  e supportiamo chi denuncia,  Non è vero che lo Stato non c’è! Non c’è solo quando ci si affida alla mafia”  ha concluso Finoccchiaro.

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Plauso di Confedercontribuenti all’operazione VICERE’. Orgogliosi delle Forze dell’ordine e della magistratura catanese.

Grazie all’operazione “Viceré”, Catania e la sua provincia si è liberata da un clan mafioso che attraverso il pizzo, lo spaccio di sostanze stupefacenti e le peggiori forme di criminalità organizzata, faceva affari e vessava imprese e comuni cittadini. Una delle cupole del crimine catanese. Grazie alla grande attività investigativa dei Carabinieri, oggi in 109 sono stati garantiti alle patrie galere.
“Ci complimentiamo per questa operazione che porta una grande pulizia anche nel sistema economico: molti imprenditori sono stati liberati da estorsioni e usura;  è stata  liberata l’economia da attività illecite gestite dai clan, attraverso il riciclaggio dei soldi del malaffare.  Questa operazione è un importante segnale della Presenza dello Stato nella lotta alla criminalità e un forte incoraggiamento per gli imprenditori vessati dalla criminalità che non devono avere paura a denunciare pizzo e usura”. – dichiara Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.
“Non ci stancheremo di appoggiare e supportare le forze dell’ordine nelle loro operazioni di controllo e repressione del crimine organizzato – conclude Franca Decandia coordinatrice nazionale Confedercontribuenti -ANVU – e continueremo nella campagna a favore della legalità e della denuncia. Denunciare è… mandarli in galera, gli imprenditori non abbiano paura lo Stato c’è”.

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CONFEDERCONTRIBUENTI: SI DIA CONCRETA ATTUAZIONE AL DECRETO LEGISLATIVO SULLE “VITTIME DI REATO”

Il 5 gennaio u.s.  è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 15 dicembre 2015, n. 212 di attuazione della direttiva 2012/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato. Il provvedimento è in vigore dal 20.1.2016.

Carmelo Finocchiaro, Presidente Nazionale Confedercontribuenti e Franca Decandia Coordinatrice Nazionale Confedercontribuenti, presidente A.N.V.U. – Confedercontribuenti commentano, così, nella speranza che il DL possa smuovere le coscienze:

 

“C’è voluta l’Europa a dire quello che già da anni andiamo dicendo noi, nel frattempo la burocrazia, l’arroganza, il menefreghismo di persone, funzionari dello STATO, pagati perché aiutassero e tutelassero le vittime, gli hanno creato più danni, economici, fisici e psichici, di quanto spesso ne avrebbero fatto usurai ed estortori con i loro tempi infiniti, la poca preparazione.

Spesso ci siamo sentiti dire da funzionari addetti al settore usura ed estorsione che non fossero competenti. Le vittime di usura e racket, dovrebbero essere aiutate in un lasso di tempo preciso, ma sempre più spesso invece quando gli aiuti arrivano, si è perso tutto!  I debiti iniziali, se la delibera del Commissario Straordinario viene fatta dopo anni è chiaro che saranno aumentati.

Le vittime, come lo sono stata io, vengono passate ai raggi x, vengono spesso messe in dubbio persino le sentenze a ns favore, si metterebbero in dubbio anche le relazioni peritali rilasciate dal “CMO Cecchignola” delle lesioni personali”.

 

Il COMMISSARIO STRAORDINARIO delegato ad aiutare le vittime, da anni, sembrerebbe vada contro le vittime trattandole spesso come esseri fastidiosi o truffatori; pare non sarebbe più possibile incontrare il COMMISARIO, che dovrebbe essere invece il riferimento.

 

Precisano il Presidente Finocchiaro e la Decandia: “Le solite Associazioni avrebbero questo privilegio, ma lui è nominato per tutte  le vittime che deve ascoltare se hanno problemi con le Prefetture”. 

 

L’ascolto delle vittime va fatto da persone preparate, da chi comprende le problematiche, da chi non giudica e non ha pregiudizi, possibilmente da una vittima uscita dal reato con la denuncia, e reinserita.

 

“Noi di CONFEDERCONTRIBUENTI – ANVU diciamo da anni che servono tutte le figure professionali, ma la cosa più importante è che la vittima non si senta più sola, ma protetta e rispettata, non discriminata, da nessuno, soprattutto da funzionari deputati al loro aiuto” – aggiungono.

 

Confedercontribuenti segue ed ascolta i suoi assistiti, ma non può in toto assumersi tutte le responsabilità.

 

Concludono: “Ci auguriamo che questa direttiva faccia ragionare, coloro che devono tutelare le vittime, che finalmente capiscano che hanno a che fare con esseri umani anziché marziani,  e che tutto questo aiuti la gente a non prendere drastiche fatali decisioni. Inoltre auspichiamo che il COMMISSARIO GIUFFRE’ E IL COMITATO leggendo ed analizzando le pratiche pensino che dietro ci sia una impresa, una famiglia, un dramma, tanto dolore ed essere più disponibili quando si chiede un incontro. Il commissario ricopre quel ruolo perché ci sono le vittime purtroppo e non solo per presenziare a convegni organizzati dalle solite associazioni snob e  ci sia concreta attuazione al decreto legislativo”.