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Fisco, tredicesime e straordinari detassati ma solo per i redditi bassi

La commissione Finanze della Camera torna a riunirsi nel primo pomeriggio per proseguire il voto sugli emendamenti. L’obiettivo resta quello di chiudere in settimana

Cuneo strutturale, stabilizzazione dei fringe benefit. E riduzione delle tasse su tredicesime e straordinari, ma «solo per le fasce deboli». Non ci sono solo le imprese e gli autonomi nei pensieri del governo, che assicura di essere ugualmente impegnato a risolvere i problemi dei lavoratori dipendenti. E promette un pacchetto di interventi, a partire da alcune misure già parzialmente introdotte, ma al momento limitate e a tempo. A rassicurare i lavoratori dipendenti è il viceministro dell’economia Maurizio Leo, che spiega: «In aggiunta alle deduzioni per la formazione e ai fringe benefit, per i quali abbiamo elevato il tetto e lo stabilizzeremo, stiamo cercando di rendere strutturale il taglio del cuneo».

Leo: detassazione tredicesime per fasce deboli

Sui fringe benefit il decreto lavoro, che dopo l’ok al Senato passa ora alla Camera, ha alzato il tetto di esenzione da 258 a 3mila euro, ma solo per i lavoratori con figli. Sul cuneo lo stesso dl ha aggiunto altri 4 punti che portano a 7 il taglio complessivo per i redditi fino a 25mila euro e a 6 per quelli fino a 35mila. Ma entrambe le misure sono al momento limitate al 2023. Un altro intervento a sostegno dei dipendenti, elenca Leo, è «la detassazione di tredicesime, straordinari e premi» che andrà «alle fasce deboli». La misura è oggetto di un emendamento del governo alla delega fiscale ancora non votato in commissione alla Camera.

Gli emendamenti alla delega fiscale approvati

Intanto la delega fiscale aggiunge qualche piccolo tassello. Approvati dalla commissione Finanze ala Camera un emendamento Pd per evitare lo spopolamento delle aree marginali, introducendo la possibilità di una specifica agevolazione temporanea per chi trasferisce la residenza nei comuni periferici e ultrapreriferici. Approvata anche una modifica di FdI che stabilisce come principio per la revisione del sistema la riduzione delle tasse per nuclei in cui sia presente un disabile. Nonché un emendamento di +Europa e Fdi con l’ok a incentivi per evitare la fuga di studenti all’estero e uno di Azione-Iv e Fdi per favorire lo stabile inserimento nel mercato del lavoro degli under 30;

Verso ok giovedì

L’obiettivo della commissione è quello di chiudere giovedì 29 giugno. In base agli accordi presi, il lavoro a Montecitorio dovrebbe limitarsi all’esame dei primi 13 articoli, lasciando al Senato la modifica dei restanti sette. Per l’approdo del testo in Aula alla Camera circola l’ipotesi del 13-14 luglio. Se così fosse, si assottigliano pero’ i tempi a disposizione del Senato. L’obiettivo del governo è infatti di chiudere la delega prima della pausa estiva.

FONTE: ILSOLE24ORE

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Pmi, spinta alle semplificazioni contabili

Il Governo presenta una serie di emendamenti al testo della legge delega di riforma fiscale. Vediamone alcuni in relazione alla tassazione delle società.

All’articolo 6 viene proposto di inserire, dopo la lettera a) che riguarda la riduzione dell’aliquota Ires in presenza di investimenti qualificati e nuove assunzioni, la lettera a-bis. Questa riguarderebbe l’introduzione della disciplina fiscale relativa alla scissione societaria parziale in base all’articolo 2506.1 del Codice civile, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Si tratta di una nuova operazione, introdotta di recente dal Dlgs 19/23, alternativa al conferimento, per cui la scissa trasferisce degli asset ad una beneficiaria (necessariamente neocostituita) ricevendo in cambio le partecipazioni. Queste, dunque, non vengono assegnate ai soci della scissa, come avviene nella scissione tradizionale, pur restandosi nell’alveo delle operazioni neutrali, e non realizzative come sono i conferimenti a cui la scissione parziale assomiglia. Viene richiesta quindi una disciplina ad hoc di queste operazioni, di recente tratteggiata da Assonime nella circolare n. 14, che potrebbe costituire un valido punto di partenza al riguardo.

Tra le altre disposizioni previste nell’articolo 9, viene proposto l’inserimento della lettera c-bis al fine di garantire il rafforzamento del processo di avvicinamento dei valori fiscali a quelli civilistici della precedente lettera c). A tale riguardo le proposte sono due. La prima riguarda la semplificazione e la razionalizzazione della disciplina del Codice civile in materia di bilancio, con particolare riguardo alle imprese di minori dimensioni. Questa proposta sembra seguire come logica il comunicato stampa dell’Oic del 24 marzo 2023 finalizzato a valutare come i principi contabili nazionali possono essere resi maggiormente fruibili dalle imprese di minori dimensioni. È importante individuare anche correttamente la platea di tali soggetti, che potrebbe coincidere con le imprese obbligate a redigere il consolidato (si veda «Il Sole 24 Ore» del 31 maggio 2023) per far sì che la platea sia piuttosto ampia, visto che talune semplificazioni parrebbero importanti anche per le imprese non piccolissime.

La seconda proposta riguarda l’impianto dei bilanci (consolidato e di esercizio) per i soggetti Ias adopter ed Oic adopter. La proposta mira a modificare il Dlgs 38/05 in materia di opzioni per i principi contabili internazionali. Nell’ottica di coordinare il bilancio di esercizio con la sua funzione organizzativa ed evitare eccessivi aggravi amministrativi, si propone di prevedere per i soggetti che adottano gli Ias per il consolidato di applicare tali principi anche al bilancio d’esercizio, fatti salvi i casi in cui sono le lacune dei principi internazionali a prevedere delle eccezioni. È chiara la finalità di uniformare il processo secondo i principi Ias-Ifrs. È anche vero che oggi le realtà quotate già redigono ambedue i bilanci secondo i principi internazionali. La principale dicotomia che si rileva è infatti per le compagnie assicurative laddove spesso accanto al bilancio civilistico Oic va redatto il consolidato Ias. Ma questo è storicamente legato ad alcune specifiche contabilizzazioni di tali imprese che suggerivano quel doppio binario.

Fonte: Il sole 24 ore

 

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Pmi del Sud premiate per i Piani di Transizione 4.0

Per le Pmi del Mezzogiorno 400 milioni con incentivi fino al 75% della spesa.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha firmato il decreto che istituisce il nuovo bando che ha lo scopo di rafforzare la crescita sostenibile e la competitività dei territori delle regioni del Sud Italia.

Possono accedere le imprese che sono ubicate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Il decreto prevede lo stanziamento di 400 milioni dal programma nazionale «Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027» (Pn Ric 2021-2027).

L’obiettivo della misura è sostenere il processo di transizione delle piccole e medie imprese nelle regioni mediante l’incentivazione di investimenti imprenditoriali innovativi, che facciano ampio ricorso alle tecnologie digitali, secondo il piano transizione 4.0.

Per avere accesso all’incentivo, i progetti presentati devono prevedere l’utilizzo di tecnologie abilitanti del piano transizione 4.0.. Possono riguardare:

le «advance manufact solutions», come robot collaborativi interconnessi e rapidamente programmabili;

«additive manufacturing», cioè le stampanti in 3D connesse a software di sviluppo digitale;

«augmented reality», la realtà aumentata a supporto dei processi produttivi;

«simulation», simulazione tra macchine interconnesse per ottimizzare i processi;

«horizontal/vertical integration», cioè integrazione informazioni lungo la catena del valore del fornitore al consumatore;

«industrial internet», comunicazione multidirezionale tra processi produttivi e prodotti;

«cloud», gestione di elevate quantità di dati su sistemi aperti;

«cyber-security», sicurezza durante le operazion in rete e su sistemi aperti;

«big data anche analytic», analisi di una ampia base dati per ottimizzare prodotti e processi produttivi.

Premialità

Il comunicato reperibile sul sito del ministero evidenzia che nella valutazione della finanziabilità hanno punteggi premiali per i progetti aventi ad oggetto l’efficientamento energetico dell’impresa, che consentano un risparmio energetico almeno pari al 5%, nonché per quelli finalizzati a introdurre nel processo produttivo soluzioni legate all’economia circolare.

Le premialità sono riconosciute anche per i progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici individuati dall’articolo 9 del regolamento (Ue) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020, ovvero per le Pmi che abbiano aderito a un sistema di gestione ambientale o di efficienza energetica o che siano in possesso di una certificazione ambientale di prodotto.

Incentivi

I progetti dovranno prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente a 750mila euro e non superiori a 5 milioni.

L’incentivo pubblico potrà coprire fino al 75% dalle spese ritenute ammissibili con un’agevolazione articolata in un contributo a fondo perduto e in un finanziamento agevolato.

FONTE: IL SOLE 24ORE

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Decreto alluvione, rinviate al 25 giugno le scadenze contabili

Nei comuni colpiti dall’alluvione scatta la sospensione degli adempimenti societari e contabili. Le bozze del decreto alluvione prevedono, oltre alla sospensione dei versamenti tributari fino al 31 agosto, il rinvio a domenica 25 giugno 2023 delle scadenze riguardanti adempimenti societari, tra cui la tenuta delle assemblee per l’approvazione del bilancio 2022. Sospeso anche il versamento del diritto camerale.

Per i contribuenti che al 1° maggio 2023 avevano residenza o sede operativa nei territori alluvionati è prevista una proroga fino al 31 agosto 2023 dei termini per i versamenti fiscali, comprese le ritenute alla fonte, nonché di quelli contributivi e assicurativi, che scadono tra il 1° maggio e il 31 agosto. Il versamento dovrà effettuarsi in unica soluzione entro il 20 novembre 2023.

I dipendenti o soggetti assimilati residenti nei comuni interessati, ma con datori di lavoro aventi sede al di fuori dell’area colpita dall’alluvione, possono richiedere al sostituto di imposta di non applicare fino al 31 agosto le ritenute alla fonte per Irpef e addizionali. Nel caso di sostituti e dipendenti entrambi residenti nei comuni alluvionati, le ritenute, sempre a richiesta degli interessati, sono in misura ridotta al 50%. Anche qui il versamento si effettua entro il 20 novembre 2023. Questa possibilità non riguarda le ritenute sui redditi di lavoro autonomo. La sospensione dei versamenti in scadenza entro fine agosto si estende alle cartelle di pagamento e agli altri atti della riscossione.

È poi prevista la sospensione, dal 1° maggio al 31 agosto, degli adempimenti tributari (come la presentazione delle comunicazioni fiscali), nonché dei versamenti e adempimenti previsti per le varie sanatorie della legge 197/2022. Anche per gli adempimenti sospesi, regolarizzazione entro il 20 novembre 2023 senza sanzioni o interessi.

Del tutto nuova è la sospensione degli adempimenti contabili e societari per imprese con sede operativa nei comuni alluvionati. Il periodo di sospensione, secondo le bozze, riguarda tutti gli adempimenti in scadenza fino a domenica 25 giugno (con proroga automatica a lunedì 26), ma non viene indicata la data a partire dalla quale la sospensione stessa assume efficacia (è da ritenere sarà quella di entrata in vigore del decreto).

Per la tenuta delle assemblee sul bilancio 2022, la sospensione riguarderà soltanto quelle società che non si sono avvalse della proroga a 180 giorni (29 giugno) prevista dall’articolo 2364 del Codice civile e che tengono le adunanze in seconda convocazione. Non essendo precisata una data entro cui effettuare l’adempimento sospeso, pare doversi ritenere che tutte le scadenze che cadono in questo arco temporale ricomincino a decorrere dal giorno seguente e dunque dal 27 giugno. Fino alla medesima data sono sospesi i versamenti del diritto annuale della Camera di commercio, diritto che, peraltro, ha una scadenza naturale generalmente successiva al 26 giugno, coincidendo con quella del versamento della prima rata di acconto delle imposte (30 giugno 2023). Sospesi inoltre, fino al 31 luglio 2023, i termini per i depositi di atti presso le Camere di commercio, come quelli relativi a bilanci e cariche sociali.

 

FONTE: SOLE 24 ORE

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Confedercontribuenti: Prestiti alle Partite Iva, complicati e solo dopo l’ok dell’Europa.

Il decreto per la liquidità rischia di ritrovarsi con un rubinetto che eroga a gocce. Stando a quanto emerge dai testi in circolazione ieri, l’onere per gestire le nuove garanzie mobilitate – fino a 200 miliardi da Sace che si sommano a quelle relative al fondo per le Pmi – viene scaricato ancora una volta sulle banche.

E la novità è che, nonostante il limitato numero dei casi in cui la garanzia pubblica può arrivare fino al 100 per cento, gli istituti di credito dovranno in ogni caso svolgere un’istruttoria. Questa sarà più veloce per i crediti interamente garantiti, più dettagliata per quelli coperti dal 90% in giù, come accade per le garanzie di Sace che sono inversamente proporzionali al livello di fatturato.

Questo per dire che per accedere alle garanzie ci vorrà tempo e non verranno comunque concesse a tutte le imprese a prescindere dal merito di credito.

Ancora una volta fra cio’ che è stato detto e cio’ che sarà fatto c’è una bella differenza, afferma il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, non trascurando che deve arrivare prima il permesso della “matrigna” Europa.

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Confedercontribuenti Sicilia: la Sicilia perde 380 milioni di Fondi UE. Licenziare i responsabili.

La Sicilia perde 380 milioni di Fondi UE, un taglio deciso dalla Corte di Giustizia UE che ha respinto il ricorso dell’Italia contro la riduzione delle risorse europee relative al programma operativo regionale 2000-2006. Il taglio dei fondi è dovuto alle gravi carenze nella gestione e nei controlli e a numerose irregolarità: la Sicilia, infatti, non ha garantito una corretta amministrazione dei Fondi europei ricevuti nell’ambito della Politica di Coesione. Le irregolarità riscontrate, in alcuni casi rilevate anche dall’Organismo europeo antifrode (OLAF), riguardano il finanziamento di progetti presentati oltre la scadenza dei termini ma anche l’assenza di qualifiche da parte dei consulenti esterni, così come la presentazione di giustificativi di spesa non coerenti con i progetti. Diverse incongruenze sono emerse anche in merito alla violazione delle procedure in materia di appalti. Un fatto di assoluta gravità, si individuino i responsabili e si provveda al loro licenziamento, afferma in una nota la Confedercontribuenti Siciliana.

Proroga agevolazioni Sisma: istruzioni INAIL

Le istruzioni INAIL per la ripresa dei versamenti da parte delle imprese colpite dagli eventi sismici del Centro Italia, prorogata al 2019.

Con la Circolare n. 32/2018 l’INAIL ha fornito indicazioni operative relativamente alla proroga per la ripresa del versamento dei premi sospesi dovuti dai soggetti ubicati nei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi nel 2016 e nel 2017 nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria.

Proroga agevolazioni

La circolare fa seguito alla conversione in legge (Legge n. 89 del 24 luglio 2018), del Decreto Legge 29 maggio 2018, n. 55, recante “Ulteriori misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016”, con il quale è stata disposta la proroga al 16 gennaio 2019 e al mese di gennaio 2019 dei termini, precedentemente fissati al 31 maggio 2018, per la ripresa della riscossione di tributi e contributi previdenziali e dei premi di assicurazione sospesi.

Ripresa contributi INAIL

L’INAIL precisa quindi che entro:

  • il 31 gennaio 2019 deve essere effettuato il versamento in unica soluzione dei premi sospesi;
  • il mese di gennaio 2019 deve essere effettuato il versamento della prima rata in caso di pagamento rateizzato, previsto fino a un massimo di 60 rate di pari importo. La richiesta di versamento rateale deve essere effettuata presentando apposita domanda alla sede INAIL competente utilizzando il modulo allegato alla Circolare n. 32/2018;
  • il 31 gennaio devono essere riavviati i piani di ammortamentodelle rateazioni concesse ai sensi dell’art. 2, comma 11 del DL n. 338/1989.