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Imprese: FederTerziario,nuova rappresentanza per micro e piccole

Di
Lucia Cutrona
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5 Giugno 2024

“Accantonare posizioni precostituite e autoreferenziali che troppe volte hanno impedito al diritto del lavoro e alle relazioni industriali di creare sinergie costruttive ed emanare norme in grado di rispondere alle reali esigenze del mercato del lavoro”. Le parole di Alessandro Franco, segretario generale di FederTerziario e autore della prefazione del libro “La Rappresentanza delle Imprese Minori. Importanza delle Imprese e ruolo della Rappresentanza” di Enrico Tezza, edito da Franco Angeli, prospettano una nuova era della rappresentanza che metta al centro l’analisi scientifica della realtà produttiva italiana, costituita nella stragrande maggioranza dalle imprese cosiddette “minori” – quindi micro e piccole – che hanno subìto una sorta di marginalizzazione nel dibattito politico – sindacale che la Confederazione, ormai da trent’anni, cerca di ribaltare, evidenziando ai tavoli governativi l’esigenza di collocarle al centro dei processi decisionali. Se ne discuterà oggi pomeriggio, nella sala convegni dell’Universitas Mercatorum, nel corso di un convegno, moderato da Emanuela D’Aversa, responsabile ufficio relazioni industriali FederTerziario, per la presentazione del libro. “Universitas Mercatorum è ben lieta di ospitare questo importante dibattito che mette al centro le micro e piccole imprese, pilastri importanti del nostro sistema economico – ha precisato il Rettore dell’Ateneo, il professor Giovanni Cannata -. Solo attraverso un approccio inclusivo che tenga conto del valore delle diversità, possiamo costruire un quadro normativo che risponda meglio alle esigenze del mercato del lavoro contemporaneo. Le micro e piccole imprese devono essere riconosciute per il loro ruolo cruciale e devono avere una voce forte e chiara nei processi decisionali che influenzano il loro futuro. Questo libro di Enrico Tezza rappresenta un passo interessante in questa direzione, offrendo un’analisi approfondita e proposte concrete per una rappresentanza più efficace e giusta”.
Un processo condiviso che necessita di sviluppare un dibattito politico sindacale che oggi risulta decisivo di fronte ai continui processi transizionali che le imprese sono costrette ad affrontare, considerando lo scenario della competitività globale. “Di fronte ai cambiamenti del lavoro – spiega il professore Enrico Tezza, autore del libro -, viene ricercata una prospettiva innovativa capace di superare il corporativismo della rappresentanza, inteso come un sistema di rappresentanza di interessi riconosciuto dallo Stato che assegna un monopolio della rappresentanza alle organizzazioni maggiormente rappresentative in cambio del sostegno politico”. In quest’ottica, il volume “si colloca – prosegue il professore – all’interno della dottrina aziendale italiana rivolta alla imprese minori, aggregati imprenditoriali di lavoratori autonomi, micro imprese fino a 10 unità e piccole imprese fino a 50 unità, per ricercare una politica di rappresentanza coerente con i loro bisogni”. Un lavoro compiuto attraverso l’utilizzo dei manuali dell’ILO (International Labour Organization), per approfondire “le funzioni sindacali primarie di una organizzazione imprenditoriale – conclude Tezza -, come le relazioni industriali e la contrattazione e quelle secondarie, come la strategia associativa e la governance”. A chiudere i lavori ci sarà Nicola Patrizi, presidente FederTerziario, che nel suo intervento evidenzierà il raggio d’azione necessario per un’adeguata protezione delle imprese minori. “Abbiamo chiesto al governo – precisa il presidente Patrizi -, di impegnarsi per agire nei tavoli europei dove si pianificano le politiche economiche che poi inevitabilmente incidono sull’azione delle nostre aziende, un’azione che deve chiaramente legarsi anche a una diffusa opera di sburocratizzazione che semplifichi la vita produttiva. Inoltre, siamo in prima linea per superare le difficoltà legate alla rappresentanza delle imprese minori in quanto la piccola dimensione si traduce nella difficoltà di avere peso nella definizione delle proposte alla politica”.