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Il volontariato in tempo di emergenza sanitaria

Di
Redazione
|
2 Gennaio 2021

di Andres

Tante sono le categorie professionali che nel terribile anno 2020, che ci siamo appena lasciati alle spalle, hanno dato un contributo fondamentale alla gestione dell’emergenza pandemica: dal mondo sanitario a quello delle forze dell’ordine e forze armate, dall’istruzione ai trasporti, alle commesse dei supermercati e a tanti altri ancora.

In questi momenti difficili legati al Coronavirus molti sono stati chiamati a fare la loro parte per tutelare la salute di tutti noi. Il nostro Paese ha affrontato ieri, con il primo lokdown e oggi con la seconda ondata, giorni difficili fatti di limitazioni, domande, ma anche duro lavoro per chi è impegnato in prima linea a far fronte ai bisogni degli altri.

Fra tutti si sono distinte le associazioni di volontariato. Le azioni dei volontari a favore della comunità sono un patrimonio inestimabile che dobbiamo conservare e valorizzare. Il volontariato ha dato un contributo concreto al benessere di tutta la comunità. Esso è un elemento fondamentale per prendersi cura del territorio, degli emarginati, degli ultimi, dei più fragili, rafforzando quel senso di comunità che, oggi ancora di più, è condizione indispensabile per sentirsene responsabili. 

C’è da chiedersi, in questo drammatico momento, cosa sarebbe il nostro Paese senza volontariato?

Vi sono associazioni che hanno assicurato servizi di assistenza alla popolazione nella consegna di farmaci e viveri a coloro che sono in quarantena, hanno adottato famiglie bisognose e si prodigano a consegnare nell’immediato beni di prima necessità acquistati dai produttori del territorio. Altre hanno donato respiratori e ventilatori attraverso iniziative benefiche.

Ai sensi dell’art. 17 del D.L. 217/2017, n. 117 – Codice del terzo settore, “…il volontario è una persona che, per sua libera scelta, svolge attività in favore della comunità e del bene comune, anche per il tramite di un ente del Terzo settore, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per promuovere risposte ai bisogni delle persone e delle comunità beneficiarie della sua azione, in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, neanche indiretti, ed esclusivamente per fini di solidarietà”.

Va a tutti loro un sentito ringraziamento e un augurio particolare per il prossimo anno.

Confedercontribuenti, da sempre vicina al volontariato, fa proprio il pensiero del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Sincera gratitudine al mondo del volontariato e del Terzo settore. Sostenere il volontariato e facilitare la partecipazione dei nostri giovani in questo settore concorre alla formazione di cittadini responsabili in grado di affrontare sfide locali e globali, contribuendo attraverso l’inclusione alla creazione di una società sempre più equa e priva di pregiudizi, in cui si rafforzano i valori di generosità e di altruismo”.

In questi mesi, i volontari hanno svolto con dedizione e generosità un ruolo fondamentale, dedicando spontaneamente il loro tempo alle persone in difficoltà. Nel rimanere vicino a chi soffre, ai più deboli, a chi ha bisogno di aiuto, i volontari hanno spesso sacrificato la propria salute, perdendo in alcuni casi anche la vita pur di soccorrere e di donare conforto.

La pandemia ha evidenziato fragilità sociali ed economiche. Le misure per cercare di rallentare la diffusione della pandemia hanno cambiato il modo in cui viviamo, ma le attività dei volontari e delle volontarie non si sono fermate portando, con coraggio e abnegazione, conforto fattivo alle categorie più vulnerabili.

Il volontariato nel nostro Paese ha radici lontane, è un importante volano di solidarietà ed è stato artefice, lavorando in sinergia con i territori, di un profondo cambiamento sociale che ha migliorato la qualità della vita della collettività.

Questa è la parte dell’Italia che ci piace e che ammiriamo.