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Il 2023 delle Start-Up e PMI Innovative in Italia: Sfide e Prospettive

Di
Redazione
|
28 Dicembre 2023

Il 2023 è stato un anno di sfide significative per le start-up e le PMI innovative in Italia. Se da un lato si è registrato un calo complessivo del 5,25% nel numero di queste imprese, dall’altro Milano ha consolidato la sua posizione come capitale delle start-up nel paese, rappresentando il 24,9% del totale. Nonostante le difficoltà, l’ambiente imprenditoriale italiano ha mostrato segni di resilienza e adattamento.

Investimenti e Difficoltà

La raccolta totale alla fine del terzo trimestre 2023 è scesa a 772 milioni, una marcata diminuzione rispetto all’anno precedente. Questo declino è stato riflesso anche nel settore della finanza innovativa tecnologica (Fintech), che ha registrato un crollo quasi ai livelli del 2020. Tuttavia, un elemento incoraggiante è emerso: nonostante la diminuzione degli investimenti, le start-up hanno raggiunto più facilmente gli obiettivi prefissati, evidenziato dalle 41 “exit” rispetto alle 26 dell’anno precedente.

Scenario Europeo e Nazionale

Il 2023 ha visto un calo degli investimenti a livello europeo e nazionale, con l’Italia che ha registrato un crollo del 100% negli investimenti fintech. A livello continentale, l’Europa ha sperimentato un calo del 49%, mentre la Francia ha subito una diminuzione meno netta (-37%). L’incertezza del mercato e l’aumento dei tassi di interesse sono stati identificati come cause principali di questa tendenza, con le riforme attuate in Francia che hanno contribuito a una minore incidenza sulla crisi degli investimenti.

Il Ruolo delle Università e dell’Innovazione

In questo contesto, il professor Gimede Gigante, esperto di Finanza e direttore dell’Innovation and Corporate Entrepreneurship alla Sda Bocconi, ha sottolineato l’importanza delle università nel supportare le imprese emergenti. Ha presentato l’acceleratore “Ice”, finalizzato a facilitare la connessione tra aziende, operatori finanziari, start-up innovative, ricercatori e il mercato internazionale, concentrandosi sulla valutazione, gestione e governance delle start-up fintech, anche sotto l’aspetto regolatorio.

Prospettive per il Futuro

Nonostante le sfide, c’è un dato incoraggiante per le start-up italiane: nel corso del 2022, la quota di investitori internazionali è salita al 45%. Gimede Gigante interpreta questo aumento come una testimonianza della crescente maturità delle start-up italiane, in particolare nel settore fintech, offrendo opportunità di investimento competitive a livello globale.

Il 2023 è stato un anno di prove per le start-up e le PMI innovative in Italia, ma nonostante le difficoltà, emergono segnali di resilienza e adattamento. Le sfide sono state affrontate con determinazione, e con l’acceleratore “Ice” e l’aumento degli investitori internazionali, c’è la speranza che il 2024 possa portare nuove opportunità e crescita per l’ecosistema imprenditoriale italiano.