L’intelligenza artificiale per la transizione digitale e sostenibile delle imprese è stato il tema affrontato oggi a Palermo al Forum dei Territori Sicilia di Unicredit. Le potenzialità e le sfide connesse all’adozione di strumenti innovativi come l’Intelligenza artificiale generativa, sono oggi al centro di un dibattito molto complesso che coinvolge l’intero sistema economico e sociale del Paese, dai singoli individui, alle realtà produttive, alle Istituzioni. In aggiunta, il progresso sempre più incalzante e la pervasività dei recenti sviluppi tecnologici stanno ulteriormente accelerando questo confronto, ponendo l’accento sulla necessità e l’importanza per le imprese di cogliere queste opportunità tempestivamente, al fine di costruire e mantenere un posizionamento competitivo nell’arena globale, anche considerando il significativo contributo che l’Intelligenza Artificiale può fornire in termini di abilitazione e accelerazione della doppia transizione, digitale e sostenibile: efficientamento dei processi, risparmio di costi e tempi, miglioramento del servizio al cliente e ancora accuratezza delle previsioni climatiche, risparmio di energia e risorse naturali, smart agricolture, per citare alcuni esempi tangibili. Questa necessità diventa imprescindibile per il tessuto imprenditoriale siciliano, composto da oltre 380mila realtà produttive attive sul territorio: si tratta in prevalenza piccole e medie imprese (quasi il 70% sono imprese individuali) per le quali le opportunità dell’adozione di strumenti basati sull’Intelligenza artificiale e sul potenziale dei dati, possono essere determinanti per compiere un significativo salto dimensionale e per completare il processo di trasformazione, grazie anche alle opportunità messe a disposizione dal Governo, come il Pnrr e i piani transizione 4.0 e 5.0. Tuttavia, se da un lato si riconosce il grandissimo potenziale di queste frontiere innovative, dall’altro, l’effettiva e concreta messa a terra di queste opportunità si scontra con sfide importanti in termini di risorse necessarie e competenze, ma prima di tutto, per le imprese diventa necessario compiere un percorso complesso che parta a monte, attraverso consapevolezza, conoscenza e visione strategica.”L’Intelligenza artificiale – ha detto Remo Taricani, Deputy Head of Italy di UniCredit – rappresenta un elemento importante della transizione digitale in corso che interessa tutte le realtà, indipendentemente dal settore in cui operano. Grazie al plafond di 5 miliardi di euro stanziato per il Piano di Transizione 5.0, che rientra nella terza edizione del programma Unicredit per l’Italia, siamo al fianco delle nostre aziende clienti in questa transizione, supportandole nel loro percorso verso un futuro digitale e sostenibile”. “Il Forum dei Territori – ha sottolineato Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di Unicredit – è stato un’occasione importante per arricchire il dialogo con il sistema produttivo siciliano riguardo al ruolo chiave che possono giocare la digitalizzazione e le nuove frontiere tecnologiche, come l’Intelligenza Artificiale generativa a supporto di una pronta ed efficace attuazione della doppia transizione. Nel 2023 abbiamo erogato in Sicilia nuovi finanziamenti per 1,2 miliardi di euro e, nei primi nove mesi del 2024 già oltre 1 miliardo di euro, di cui più della metà proprio a favore delle imprese – e passa anche attraverso iniziative come questa”. Francesco Ubertini, Presidente Cineca e professore dell’Università di Bologna, ha condiviso l’esperienza di Cineca, centro di eccellenza nell’ecosistema italiano ed europeo nell’ambito delle tecnologie del supercalcolo in ottica di supporto e sviluppo per applicazioni di frontiera, e ha focalizzato l’attenzione sulla strategicità dell’investimento in questi strumenti per rendere l’Italia ancora più competitiva. Stefano Micelli, Presidente e Ad Upskill 4.0 e professore dell’Università Ca’ Foscari Venezia, ha parlato del tema attraverso la chiave di lettura delle competenze e del capitale umano, sottolineando la centralità strategica che rivestono la consapevolezza e la conoscenza, da parte delle imprese, delle opportunità rivenienti da queste nuove frontiere. La testimonianza, portata da Massimo Midiri, rettore Università degli Studi di Palermo, ha approfondito il ruolo che riveste l’Università e il mondo della formazione per il territorio riguardo alle nuove frontiere tecnologiche, in termini sia di strategia formativa sia di iniziative a supporto al sistema imprenditoriale, con un focus dedicato alle sfide demografiche e sociali e alle trasformazioni in atto sul territorio. (AGI)