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I Casaleggio ai tempi della Brexit. E il Partito della Cambridge Analytica italiana.

Di
Redazione
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2 Settembre 2019

di Finocchiaro Carmelo

Fu una mattina di Gennaio dell’anno 2015 che lo Stato maggiore dei fautori della Brexit entrarono negli uffici della Casaleggio Associati in Via Morone, 6 a Milano.  Raheem Kassam (stratega a suo tempo dell’UKIP, Liz Bilney CEO di LEAVE.EU,  una delle organizzazione della campagna referendaria della Brexit, non mancava Nigel Farage, leader attuale del Brexit Party. Naturalmente era in vita Gianroberto Casaleggio. Proprio Bilney dichiaro alla rivista Wired, che quell’incontro milanese aveva lo scopo di preparare un grande evento che avrebbe avuto notevoli ricadute a livello mondiale. Si, l’evento si chiamava Brexit. Tutti i partecipanti sono amici di Bannon, che non è stato il solo ideologo della nuova destra americana, non è stato il solo stratega di Donald Trump o uno dei pi’ famigerati diffusori di fake news. E l’uomo del Russiagate.  E’ stato il braccio politico di Cambridge Analytica, rete di consulenza politica che agiva in ogni angolo del continente per manipolare il consenso popolare. Il motivo della riunione era quello di conoscere il sistema Casaleggio per poterlo applicare in Inghilterra. Volevano sapere del potere manipolare di Rousseau. Cio’ che è successo in Italia e opera della Cambridge Analytica italiana, ovvero della Casaleggio Associati, che ha utilizzato i dati raccolti per organizzare un partito, selezionare la sua classe dirigente, capirne gli umori, testare la propaganda poi da diffondere in rete con strumenti sempre piu’ affinati. E proprio domani saremo ad aspettare i dati del voto sulla Cambridge Analytica italiana, per conoscere se la piattaforma manipolatrice darà il consenso ad un nuovo Governo della Repubblica.

 

Fonte: Editoriali di Quotidiano dei Contribuenti
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