Roma, 4 ago. – Gli stimoli all’economia cinese, una serie di dati macroeconomici, le trimestrali delle società. Questi i punti di attenzione dei mercati nell’ultimo giorno di una settimana volatile, iniziato con maggiore ottimismo dopo le perdite legate alla revisione del rating Usa da parte di Fitch. Le dichiarazioni del governo cinese su ulteriori misure di stimolo per rilanciare la seconda economia mondiale incoraggiano gli investitori: Pechino intende stimolare la spesa dei consumatori e migliorare la liquidità locale, ma non ha fornito dettagli.
In Europa occhio a numerosi dati economici: gli ordini all’industria tedeschi a giugno sono saliti di un robusto 7% sul mese, un risultato decisamente migliore rispetto al calo del 2,0% previsto. La produzione industriale italiana è cresciuta dello 0,5% a giugno, ma risulta in flessione dello 0,8% su base annua. La produzione industriale francese è scesa dello 0,9% e quella spagnola è arretrata dell’1%.
Saranno diffusi poi i dati Pmi sulle costruzioni dell’Eurozona, del Regno Unito e della Germania, nonché le vendite al dettaglio dell’Eurozona.
L’evento clou della giornata sarà la pubblicazione del rapporto ufficiale sull’occupazione negli Stati Uniti. La previsione è che il tasso di disoccupazione resti fermo al 6,9% e che gli occupati salgano un pò meno di 200.000 unità. Qualsiasi segnale di ripresa del mercato del lavoro potrebbe dare alla Federal Reserve più spazio per continuare ad aumentare i tassi di interesse.
L’attenzione sarà poi rivolta a Wall Street dopo che Apple, la più grande società al mondo per capitalizzazione di mercato, ha registrato il terzo trimestre consecutivo di calo delle vendite e ha previsto una performance simile per il periodo in corso. Il gigante della vendita al dettaglio online Amazon ha invece registrtao una crescita delle vendite e degli utili che hanno superato le aspettative, grazie ai pesanti tagli ai costi.
Riflettori puntati anche sulla riunione dell’Opec+, alla luce della decisione dell’Arabia Saudita di estendere per un altro mese il taglio volontario della produzione di petrolio di un milione di barili al giorno, continuando la sua campagna di sostegno dei prezzi.
Sul fronte del conflitto, nella notte la difesa antiaerea russa ha distrutto dieci droni ucraini che hanno attaccato la Crimea. Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal ha dichiarato che la guerra costa all’Ucraina circa 50 miliardi di dollari all’anno.
