Secondo il barometro dell’Ifo, la fiducia delle imprese in Germania è in caduta libera e ad agosto è scesa per il quarto mese consecutivo, segno del persistente crollo della principale economia europea. Dopo una serie di aumenti all’inizio dell’anno, l’Ifo è in costante calo da maggio.
“L’economia tedesca sta sprofondando nella crisi”, ha commentato Clemens Fuest, presidente dell’Ifo, in una nota.
L’indice è sceso bruscamente nel settore manifatturiero, dove gli affari correnti sono giudicati meno buoni e le aspettative per i prossimi sei mesi sono scese al livello più basso da febbraio, ha dichiarato l’istituto. I produttori di beni strumentali, in particolare, vedono ridursi il loro portafoglio ordini. Il sentimento degli affari è peggiorato anche nel settore dei servizi, mentre è rimasto stabile a un livello basso nel settore delle costruzioni ed è aumentato nel settore del commercio al dettaglio.
L’attività della prima economia del continente si è contratta nel secondo trimestre, contro ogni aspettativa, e non ci sono segnali di miglioramento per l’estate. La fiducia manca perché “l’economia globale è in difficoltà, i rischi geopolitici permangono e l’esito delle elezioni presidenziali statunitensi si profila come un’ulteriore incertezza”, commenta Elmar Völker, economista di LBBW. E nonostante le misure annunciate in estate per rilanciare la crescita, “la performance del governo federale testimonia più la sua impotenza che uno spirito di ottimismo”, aggiunge l’economista.
Il governo di coalizione del cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz prevede solo una leggera crescita dello 0,3% nel 2024, ben al di sotto di quanto previsto per l’intera eurozona (0,8% secondo la Commissione europea). (AGI)