“Continuerò a difendere la via del lavoro, del risparmio e degli investimenti nel futuro”. Parola del ministro delle Finanze francese, Bruno le Maire che, in un’intervista a Le Figaro ha illustrato i risultati dei suoi sette anni a Bercy, mettendo in guardia sulle conseguenze deleterie di un possibile cambio di rotta da parte del prossimo governo. “Abbiamo adottato misure coraggiose per ridurre le spese inefficaci dei francesi” ha detto. “Misure che hanno dato i loro frutti: la Francia è scesa al di sotto del 3% di deficit alla fine del 2017, prima di uscire dalla procedura per disavanzo eccessivo l’anno successivo. Ciò ci ha dato spazio di manovra di fronte a un futuro incerto. È stata una buona cosa per noi, perché ci siamo trovati rapidamente di fronte alle due crisi economiche più gravi degli ultimi decenni: la crisi Covid e la crisi inflazionistica”. E ha aggiunto: “Abbiamo protetto massicciamente imprese e dipendenti, come nessun altro Paese al mondo. Il costo era elevato, ma era necessario risparmiare ai francesi conseguenze economiche e sociali ancora più gravi sull’occupazione, sull’attività, sulla crescita e, in ultima analisi, sulle finanze pubbliche”. “È mia responsabilità come ministro delle Finanze garantire la continuità dello Stato e preparare il bilancio al più tardi all’inizio di agosto” ha proseguito Le Maire spiegando che “ora che siamo usciti collettivamente da queste crisi, e come dico instancabilmente dal 2022, dobbiamo risanare nuovamente le nostre finanze pubbliche. Si tratta di ridurre il nostro debito ma anche di creare spazio di manovra per prepararci al nostro futuro, in particolare accelerando la transizione ecologica, rafforzando il nostro sistema di sicurezza e modernizzando il nostro sistema sanitario”. (AGI)