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Ex Ilva: nuova protesta indotto, “pagare subito fatture scadute”

Di
Redazione
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2 Gennaio 2024

A pochi giorni dall’ultima protesta che ha riguardato solo i trasportatori di Casartigiani, oggi un pezzo più ampio dell’indotto che ruota attorno ad Acciaierie d’Italia, l’ex Ilva, è tornato a presidiare a Taranto il grande piazzale della portineria imprese del siderurgico. Insieme ai trasportatori di Casartigiani, c’erano anche gli imprenditori di Aigi e Confapi. “Noi siamo qui per fare nuovamente richiesta ad Acciaierie d’Italia di pagare le fatture dei trasportatori che sono ampiamente scadute. Da settembre non riceviamo un centesimo, ma ci sono aziende che avanzano da aprile, giugno e luglio”, dice Giacinto Fallone di Casartigiani, che invoca “il rispetto delle regole dell’autotrasporto, regole fissate dalla legge e che prevedono il pagamento a 45 giorni dalla data fattura, nonche garanzie per i subvettori, cioè per coloro che prendono il trasporto dai contrattisti di Acciaierie. Invece accade che Acciaierie non paga i contrattisti e i subvettori, a loro volta, rimangono a terra”. Fabio Greco, presidente di Aigi, sottolinea che “i pagamenti in scadenza ammontano a circa 70 milioni”, e sollecita “trasparenza, chiarezza e risposte. Non si può più andare avanti tra rinvii del cda e dell’assemblea dei soci, dire che la fabbrica è strategica e poi lasciarla scivolare verso il declino. Noi speriamo che l’8 gennaio ci sia un accordo tra gli azionisti della società”. Per Ugo Poli, vice presidente di Confapi, “questi soldi non servono solo per chiudere posizioni e fatture. Servono per continuare a lavorare”. (AGI)
TA1/RAP