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E-commerce: studio, se sfruttato è volano da 110 mld (+6% Pil)

Di
Redazione
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1 Settembre 2023

Cernobbio, 1 set. – L’e-commerce in Italia è un fenomeno rilevante da 48 miliardi di euro di transato, 71 miliardi di fatturato e 380 mila occupati, rappresenta una leva strategica di sviluppo per le imprese, mitiga l’inflazione e sostiene i consumi delle famiglie italiane. Se le su epotenzialità fossero sfruttate appieno potrebbe generare un effetto volano per il sistema-Paese di oltre 110 miliardi di euro (+6% del Pil al 2022).  Ad affermarlo il nuovo studio realizzato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Amazon e presentato oggi al Forum di Cernobbio. Dall’indagine emerge che le imprese italiane che vendono online hanno riportato, grazie all’adozione del canale digitale, un incremento medio del fatturato dell’8,8%, della marginalità dell’8,1% e dell’export dell’8,1%. I maggiori benefici si riscontrano per le Pmi, con una quota maggiore di piccole e medie imprese che riporta un aumento del fatturato (+9,3%), della marginalità (+64%) e dell’export (+3%) rispetto alle grandi imprese.
Per Mariangela Marseglia, Vice presidente e Country Manager Amazon Italia e Spagna, “questi dati confermano come lo sviluppo dell’e-commerce abbia sostenuto il potere d’acquisto delle famiglie, aumentato il livello di competitività tra le imprese, stimolando la crescita del sistema economico italiano. Soprattutto in questo contesto macroeconomico sfidante, continueremo ad investire ed innovare per sostenere le priorità del Paese: crescita economica ed occupazionale, digitalizzazione, sostenibilità, competenze. Oggi, oltre il 60% delle vendite nel nostro negozio online proviene da partner di vendita indipendenti, e per loro, solo nel 2022, abbiamo investito a livello europeo oltre 8 miliardi di euro in logistica, servizi, strumenti e formazione”.

Per Matteo Zoppas, Presidente di Ice, “l’e-commerce è uno strumento che accorcia la catena distributiva consentendo anche alle Pmi di raggiungere paesi stranieri senza la necessità di investimenti in strutture commerciali complesse, iniziando il processo di internazionalizzazione “digitale” aiutando al contempo quello di internazionalizzazione tradizionale. La diffusione globale dell’e-commerce, accelerata indubbiamente dalla pandemia, sta creando per il Made in Italy nuove opportunità di sviluppo, abbattendo barriere logistiche, distributive e burocratiche. Il moltiplicatore economico medio sugli investimenti pari a 2,48 (fonte Ambrosetti) sulla filiera, e la crescita media dell’8% sulle esportazioni di una azienda su cinque, dimostra la strategicità degli investimenti a supporto di questo canale distributivo. Tutti gli investimenti che possano fare incontrare la domanda e l’offerta del Made in Italy fanno parte del core business di Ice. Così come lo Studio Ambrosetti certifica, vi è quindi un indubbio vantaggio per le imprese a puntare all’estero attraverso il commercio digitale. Amazon rappresenta un autorevole e serio esempio delle potenzialità dell’e-commerce per le aziende italiane ed è per questo che ICE punta sempre di più su partnership consolidate con attori di primo piano, visti anche i risultati molto postivi dei progetti realizzati in questi anni”. (AGI)