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Cultura: Sangiuliano, mille interventi in piano 2024-2026

Di
Lucia Cutrona
|
16 Aprile 2024

Mille interventi in tutto il territorio nazionale nel programma triennale dei lavori pubblici 2024-2026. L’importo complessivo dei lavori è pari a 235.424.970,15 euro. Lo prevede un decreto firmato dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Per il solo 2024 l’importo finanziato, con risorse di bilancio del Ministero della Cultura, è di 63.710.789,33 euro. Di questi fondi – si legge in un comunicato del Ministero della Cultura – 14.945.633,89 di euro (23,46% delle risorse) vengono destinati all’archeologia, 27.209.564,46 (42,71%) a belle arti e paesaggio, mentre ai musei andranno 12.448.948,98 (19,54%). Per gli archivi 3.710.331,00 (5,82%) per le biblioteche 5.396.311,00 di euro (8,47%). Sul triennio 2024-2026, al settore delle belle arti e paesaggio andranno 86.535.304,36 milioni, ai musei 66.604.660,17 milioni, all’archeologia 43.754.364,17 milioni, alle biblioteche 19.929.810,05 e agli archivi 18.600.831,40 milioni di euro. Quanto, poi, alla ripartizione territoriale di questi fondi, la cifra più grande, nel triennio in questione, spetta ai progetti del Lazio con 38.844.632,56 di euro con 133 progetti finanziati, un po’ meno alla Campania con 34.289.484,50 di euro a fronte di 125 progetti finanziati. A seguire, Toscana e Piemonte con oltre 25 milioni di euro ciascuno, per 138 e 66 progetti finanziati rispettivamente. Poi la Lombardia con 17.072.330 di euro per 59 interventi, il Veneto con 16.623.067,94 di euro per 67 interventi e poi l’Emilia Romagna con 10.567.847,54 di euro con 10 progetti di interventi.
“Il piano triennale 2024-‘26 rappresenta l’architrave dell’impegno finanziario che abbiamo a disposizione per intervenire concretamente per tutelare e valorizzare il ricchissimo patrimonio culturale della Nazione – sottolinea il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – Si tratta di cifre molto importanti e consistenti che vogliamo vedere trasferite in opere concrete in tutta Italia. Nostra cura, con la collaborazione delle strutture periferiche del Ministero, sarà quella di seguire l’andamento di questi interventi e provare a reperire ancora maggiori fondi per poter aggiungere altri progetti a quelli per ora inseriti nel piano”, conclude.